Wayward Pines 2×01 – “Enemy Lines”
Il Dr. Theo Yedlin (Jason Patric) – nuovo abitante di Wayward Pines – si risveglia dall’animazione sospesa e si ritrova in mezzo ad una ribellione e cercherà di capire cosa sia in realtà questa città e come contribuire a preservare la razza umana.
La prima puntata della seconda stagione di Wayward Pines serve a fare un recap di quanto abbiamo visto finora, condensando in 45 minuti tutto ciò che nella prima stagione abbiamo scoperto, durante la prima stagione, solamente dopo parecchie puntate. Il nuovo protagonista è tale Theo Yedlin, un chirurgo che si risveglia nel pieno della rivoluzione.
Wayward Pines, infatti, è in pieno tumulto: come abbiamo potuto vedere negli ultimi minuti della prima stagione, il paese adesso è in mano ai ragazzi dell’Accademia, i quali usano il pugno duro per reprimere i moti di ribellione, arrivando addirittura ad impiccare parecchie persone lasciando i cadaveri appesi per strada, come monito ai dissidenti. A capo del movimento rivoluzionario troviamo Ben, il figlio di Ethan Burke, protagonista della prima stagione. Insieme ad altri ribelli si muove di soppiatto all’interno di un furgoncino, progettando chissà quali piani di rivolta. Se il livello intellettivo del ragazzino è rimasto quello di prima, credo sia difficile riuscire nell’impresa di combattere i bad boys… tant’è vero che, in questa prima puntata, riescono già a farsi catturare (ma solamente dopo aver inutilmente fatto uccidere una loro amica dissidente).
Theo Yedlin, dicevamo, è il nuovo Ethan Burke. Ricostruiamo brevemente la sua storia, da quello che ci è dato sapere finora: chirurgo di successo, è sposato con la bella Rebecca, un brillante architetto. Una sera va a farsi un bicchierino in un bar sulla spiaggia (già lo odio) e chi incontra? Arnold Pope, lo sceriffo morto nella prima stagione che, come ricordiamo, aveva il compito di trovare e “arruolare” i futuri abitanti di Wayward Pines. Qui arriviamo al primo nonsense di questa stagione: scopriamo che Theo è importante per la comunità, in quanto è l’unico dottore in circolazione. Non voglio essere iper critico, ma mi sembra assurdo che in ottica di preservazione dell’umanità non si sia fatto in modo di avere a disposizione più di un misero dottore a disposizione del paese… che gli altri siano tutti morti? O si sono schierati dalla parte dei ribelli?
Il chirurgo, che ci sembra più sveglio di Ethan, intuisce da subito come vanno le cose e tenta di fuggire senza però riuscirci. Condotto all’ospedale, sarà costretto ad operare una nostra vecchia conoscenza, la ribelle per definizione Kate Hewson. Assistiamo al primo vero colpo di scena della seconda stagione, la sua morte. Non per colpa di Theo, il quale invece svolge egregiamente il suo compito salvandola, ma per mano della stessa donna. Mentre si trova convalescente sul letto d’ospedale, riceve la visita della simpaticissima Meghan, insegnante del liceo del paese e fervida sostenitrice del progetto di David Pilcher. La bionda psicopatica cerca di convincere Kate che ormai i suoi amici ribelli sono stati definitivamente sconfitti e cerca di convincerla a passare dalla loro parte. La sua opera di convincimento è talmente credibile che la Hewson preferisce tagliarsi la gola con il bisturi. Viene così improvvisamente a mancare uno dei protagonisti della prima ora al quale, bene o male, ci eravamo affezionati (anche solo per poter pronunciare o leggere il cognome dell’attrice, Carla Gugino, che mi ha sempre provocato grasse risate).
Il primo episodio, che possiamo definire tranquillamente di assestamento, parte con delle buone premesse anche se un tantino forzate. Vedremo se il racconto cercherà di staccarsi dalle dinamiche della prima stagione o se sarà una sorta di replica, magari analizzata sotto un differente punto di vista. Ciò che è certo è che voglio vedere al più presto i miei amati mutanti in azione, mentre banchettano con i corpi di qualche malcapitato.
Bentornati a Wayward Pines!
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