Attenzione: vi suggeriamo di accompagnare la lettura di questo articolo
con una fetta di cherry pie e una tazza di damn good coffee.
1. Northwest Passage.
Che il titolo del pilot lungo due ore fosse “North-West passage” è cosa nota a tutti. Quello che forse non sapete è che in realtà sarebbe dovuto essere anche il titolo dell’intera serie, nonché il nome della cittadina. Il motivo di questa scelta ovviamente non aveva nulla a che fare con la figlia di Kim Kardashian e Kanye West, ma era dettato dal volere di Lynch&Frost di ambientare le vicende della serie in una zona di confine tra il Canada e gli Usa, utilizzando il “passaggio” come metafora volta a sottolineare l’ambiguità del confilitto tra bene e male, due forze non manicheistiche, ma compresenti e complementari allo stesso tempo. Purtroppo, una città con quel nome esisteva davvero e a causa dei contenuti “forti” della serie, la produzione decise di cambiare il titolo in Twin Peaks, dopo aver visto all’orizzonte una catena montuosa con una doppia cima, ambientando la serie nello stato di Washington a pochi chilometri da Seattle.
2. BOB non era previsto.
Il perfido demone assassino e stupratore, protagonista degli incubi di Laura è passato alla storia come uno dei personaggi più terrificanti della televisione. Chiunque abbia visto la serie non può levarsi dalla mente le sue entrate improvvise e l’inquietante sguardo dell’attore che lo impersonava. Quello che pochi sanno è che in realtà, Frank Silva, altro non era che un assistente scenografo. Durante le riprese del pilot uno dei tecnici si accorse che in una scena si intravedeva l’inquietante volto di Silva nel riflesso di uno specchio. Invece di correggere l’errore, Lynch pensò bene di creargli su misura il personaggio demoniaco che tutti oggi noi conosciamo.
3. Il Diario.
Uno dei protagonisti non umani della storia è sicuramente il diario segreto di Laura, molti non sanno però che esso esiste davvero in versione cartacea e l’autrice è la figlia di Lynch. In Italia ebbe molta popolarità tanto che venne venduto come allegato al settimanale Tv, Sorrisi & Canzoni per promuovere la messa in onda della serie su Canale 5. A causa dei contenuti scabrosi, molti adolescenti raccontano di averlo acquistato in gran segreto, come gesto di ribellione verso i genitori. Tutto ciò contribuì a farne un vero e proprio cult.
4. Piper Laurie.
Il tema del “non è come sembra” è uno dei più ricorrenti nella mitologia di Twin Peaks, a ricordarcelo sono gli onnipresenti gufi. La cosa incredibile è che questa massima per David Lynch valeva non solo nel plot ma anche sul set. Nella sua autobiografia 2011, Piper Laurie racconta che per mantenere il segreto sulla sopravvivenza del suo personaggio, Catherine Martell, nella seconda stagione, escogitarono un brillante piano. Le chiesero di essere sul set solo nelle vesti di “uomo d’affari giapponese” con tanto di make-up protesico; al resto del cast e alla troupe la produzione disse che si trattava di un reale attore giapponese di nome Fumio Yamaguchi che aveva lavorato per lo più con Akira Kurosawa, e che non parlava molto inglese . Per essere più credibili, il nome di Piper Laurie venne rimosso dai crediti , inoltre le fu impedito di dire alla stampa o anche alla sua famiglia che non era stata licenziata dallo show . Molte delle sue co-star sono ci sono cascate in pieno , tra cui Jack Nance (suo marito nella serie) e Peggy Lipton ( che sospettava si trattasse di Isabella Rossellini sotto mentite spoglie) .
5. Josie & Giovanna
Il ruolo di Josie Packard, la moglie cinese del (presunto) defunto Andrew Packard è impersonato da Joan Chen, ed è l’unico personaggio della serie a non essere nativo della città. In origine il ruolo della “straniera” misteriosa e seducente era stato scritto per Isabella Rossellini, all’epoca musa del regista, la quale avrebbe dovuto interpretare Giovanna Packard, una giovane donna italiana.
6. Le voci della loggia
Ricordate la voce del nano nella loggia nera? Per ottenere il lugubre effetto sonoro gli attori hanno dovuto registrare le loro battute dette al contrario, successivamente la registrazione veniva incorporata al video con il nastro a sua volta al contrario, così da ottenere nella fase finale le lettere pronunciate nel verso giusto ma con un’alterazione sonora da brividi.
7. The Simpsons love Twin Peaks!
Matt Groening omaggia Twin Peaks in ben due episodi dei Simpson:
“Who shot Mr Burn?”: il commissario Winchester sogna di trovarsi nella loggia mentre Lisa, parodia del nano, gli suggerisce indizi per risolvere il caso del presunto omicidio di Burns.
“Lisa’s sax”: Homer è intento a guardare un episodio di Twin Peaks, nel quale appare il Gigante che danza con un cavallo bianco su un motivetto molto simile a quelli di Badalamenti, compositore della colonna sonora dello show. Homer afferma di essere ipnotizzato, ma allo stesso tempo di non aver capito molto di cosa parla lo show.
8. Tra Audrey e Cooper sarebbe dovuta nascere una relazione
Ma, Kyle MacLachlan (Cooper) si riufiutò , costringendo gli sceneggiatori ad alcuni cambiamenti bruschi del plot . Tale scelta non fu condivisa dal pubblico e portò all’introduzione del personaggio di Annie. Per giustificare il suo dissenso, MacLachlan sostenne che il suo personaggio era troppo moralmente corretto per uscire con una minorenne come Audrey . Ironia della sorte Annie era una studentessa ancora più giovane . Tuttavia , si dice che in realtà fu colpa delle pressioni fatte da Lara Flynn Boyle, che all’epoca era la sua ragazza. Tra lei e Sherilyn Fenn non correva buon sangue, inoltre l’atteggiamento litigioso della Boyle portò la produzione a sostituirla con Moira Kelly nel prequel cinematografico della serie, “Fire walk with me”.
9. Una canzone per Laura
Il singolo “Laura Palmer” dei Bastille è un chiaro omaggio alla sfortunata homecoming queen della serie. Il leader del gruppo si è dichiarato più volte fan della serie al punto da avviare una collaborazione musicale con lo stesso Lynch.
10. Cosa hanno in comune Marilyn Monroe e Twin Peaks?
Numerosi sono i parallelismi riscontrabili tra Laura Palmer e Marilyn, questo perché in quel periodo, prima che venisse proposta l’idea di Twin Peaks, Frost e Lynch erano stati invitati dal network a realizzare un biopic sulla vita della diva degli anni ’50, che sarebbe dovuto chiamarsi “Goddess”.