A casa tutti bene – La serie, la scommessa vinta di Sky
Debutta lunedì 20 dicembre “A casa tutti bene – La serie”, primo progetto per la tv di Gabriele Muccino. La serie Sky Original è tratta dal suo film omonimo del 2018, la produzione targata Sky Studios è la seconda serie originale italiana ad esordire sul canale Sky Serie, inaugurato lo scorso luglio, dopo “Ridatemi mia moglie” con Fabio De Luigi e Anita Caprioli.
“A casa tutti bene – La serie” costituisce l’esornazione dell’offerta di Sky Serie che ricomprende le migliori serie tv mainstream destinate a un pubblico ampio e che ama spaziare tra i generi. Al fianco di titoli internazionali come “And Just Like That…”, l’attesissimo nuovo capitolo della saga di “Sex and the City”, il palinsesto di Sky Serie si arricchisce con un nuovo titolo italiano.
Squadra che vince, non si cambia. Ogni volta che la serialità originale di Sky ha cambiato pelle, lo ha fatto sperimentando con gli innesti tra cinema e serie tv, dimostrando che non esiste più alcun distinguo tra l’intrattenimento “alto”, quello destinato alla sala, e quello che un tempo si considerava “basso”, ovvero ciò che era congegnato per il piccolo schermo.
La commistione tra cinema e serialità alla maniera di Sky ha dato origine ad alcune delle produzioni che hanno maggiormente contribuito a cambiare il linguaggio seriale italiano. Fu così che nacque “Romanzo Criminale – La serie”, unità ereditaria fondamentale del DNA di Sky Italia che dimostrò che, giocando in casa, era possibile competere con la serialità internazionale. Poi toccò a “Gomorra – La serie”, che con il suo dialetto napoletano al passo coi tempi è stata in grado di dare prova che i racconti con un forte portato identitario locale potevano essere visti ed apprezzati da un pubblico – nazionale e non – molto più ampio di quello che si pensava.
Con “A casa tutti bene – La serie”, le produzioni originali di Sky compiono un ulteriore passo evolutivo. La serie di Gabriele Muccino dimostra che l’autorialità italiana sa confezionare racconti dall’alto valore produttivo e di intrattenimento facendo propri gli stilemi della serialità americana senza rinunciare al suo gusto nazionale. Da questo punto di vista, l’operazione può considerarsi una scommessa vinta.
Com’è A casa tutti bene – La serie?
“A casa tutti bene – La serie” è un family drama in piena regola che a tratti ricorda “Brothers & Sisters – Segreti di famiglia”, lo show con Calista Flockhart trasmesso da Fox alla fine degli anni Duemila, e che talvolta ammicca ad epopee famigliari più recenti (e audaci) come “Succession”, la cui terza stagione è attualmente in onda su Sky Atlantic.
Capace di catturare l’attenzione dello spettatore anche grazie ad una traccia mystery intessuta nelle relazioni conflittuali dei protagonisti e offerta da una serie di flashback che conferiscono ritmo al racconto, la serie si articola in un una saga famigliare animata da personaggi complessi e non scontati.
I Ristuccia gestiscono da quarant’anni il ristorante San Pietro affacciato sul Gianicolo. “L’unico valore che conta nella vita di un uomo è il valore della famiglia” dice il capostipite Pietro Ristuccia (interpretato da Francesco Acquaroli) in occasione della festa per i suoi settant’anni organizzata dalla moglie Alba (una straordinaria Laura Morante). Questa celebrazione è l’occasione per il loro terzogenito Paolo (Simone Liberati), di rientro da Parigi dopo più di due anni, di riunirsi ai fratelli Carlo (Francesco Scianna) e Sara (Silvia D’Amico) che lavorano nel ristorante di famiglia.
Paolo ha inseguito per undici anni il sogno di diventare scrittore, e dopo un divorzio logorante fa ritorno a casa nella speranza di potersi riscattare come padre. Carlo desidera emanciparsi dall’ingombrante presenza del padre e scalpita per concretizzare un ambizioso progetto imprenditoriale, mentre Sara cerca di compiacere i genitori e di fare i conti con un marito troppo assente.
Alla festa di compleanno di Pietro sono presenti anche i Mariani, la famiglia composta da sua sorella Maria (Paola Sotgiu) e dai figli Sandro (Valerio Aprea), affetto da una forma di Alzheimer in rapido peggioramento, e Riccardo (Alessio Moneta), quest’ultimo afflitto dal vizio del gioco. Si dice che l’entità nucleare di una famiglia si rafforzi a discapito di ciò che si considera un elemento estraneo. “I Mariani e i Ristuccia non possono lavorare insieme”, riassume efficacemente Sandro. Due rami della stessa famiglia che non riescono ad andare d’accordo. La radice del male è una verità troppo grave per essere pronunciata ad alta voce.
Sarà un terremoto emotivo, il cui epicentro è un evento drammatico quanto improvviso, a scuotere le vite dei Ristuccia e dei Mariani. Le onde d’urto contribuiranno a fare affiorare quel segreto indicibile che per decenni ha destabilizzato i loro precari rapporti famigliari. Nel momento di maggiore difficoltà i Mariani pretendono un posto alla tavola dei Ristuccia, i quali si scoprono più divisi che mai. Spetterà a ciascuno e a ciascuna decidere come affrontare questa presa di coscienza: lottare per ritrovare la sintonia famigliare o alzare bandiera bianca ed inseguire la propria felicità individuale.
“A casa tutti bene – La serie” è la quintessenza della produzione artistica di Gabriele Muccino. I temi di emancipazione famigliare, di paternità, di confronto generazionale e di indagine della felicità come elemento interiore trovano ampio spazio di sviluppo nelle otto ore della serie, svincolati dalle costrizioni del minutaggio cinematografico.
Quando e dove vedere A casa tutti bene – La serie
Dal 20 dicembre “A casa tutti bene – La serie” va in onda ogni lunedì dalle ore 21.15 in prima visione assoluta su Sky Serie, il canale alla posizione 112 del telecomando, e on demand. Scopri come abbonarti a Sky.