Al via con i primi due episodi “A casa tutti bene – La serie” su Sky Serie
Parte stasera, lunedì 20 dicembre, il primo progetto televisivo di Gabriele Muccino. Dopo essere stata presentata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma come evento speciale fuori concorso arriva in televisione “A casa tutti bene – La serie”, reboot del film omonimo di Gabriele Muccino che ha esordito nelle sale nel 2018. La serie Sky Original è realizzata da Sky e Marco Belardi per Lotus Production – società di Leone Film Group.
L’appuntamento è dal 20 dicembre ogni lunedì alle 21.15 su Sky Serie, canale inaugurato lo scorso luglio. “A casa tutti bene – La serie” riparte dalla stessa premessa e personaggi del film per raccontare una storia inedita nell’arco di otto episodi. Il regista Muccino evidenzia come gli stia a cuore “mettere le relazioni umane, le ambiguità, la bellicosità, la trasversalità dei comportamenti degli uomini e delle donne al centro” delle sue storie.
Sono le relazioni ciò che spinge il regista a mettersi dietro alla macchina da presa dei suoi lungometraggi. Non cambia l’intento quando l’obiettivo è confezionare un racconto a puntate, vale a dire una serie tv in un’epoca in cui il piccolo schermo non ha nulla da invidiare al cinema.
Grandi successi internazionali come Il trono di spade – disponibile nel catalogo di Sky con tutte e otto le stagioni – e titoli nostrani con eco globale come Gomorra – La serie, che ha debuttato lo scorso 19 novembre su Sky Atlantic con la stagione finale, sono esempi di come la serialità televisiva abbia raggiunto una cifra stilistica in grado di tener testa alla rinomata qualità film d’autore per la sala cinematografica e, a volte, per superarla.
Per immergersi nei primi due episodi di “A casa tutti bene – La serie” e nei successivi non è indispensabile aver visto il lungometraggio omonimo. La storia ruota intorno a diciannove personaggi che incarnano il mosaico umano della serie tv, la cui trama non è una continuazione di quanto portato sul grande schermo. Il tema resta lo stesso: nessuno sceglie la propria famiglia, i cui legami esistono fintantoché si è vicini, anche geograficamente.
Poi, una volta che ci si allontana, ognuno resta invischiato nei propri problemi, un’isola di sentimenti e di emozioni da sciogliere e da comprendere man mano. Questa idea di solitudine nella moltitudine è ancora più evidente nel film, ambientato su proprio un’isola: Ischia. La serie, invece, ha come sfondo una Roma malinconica e incantata che conferisce ad “A casa tutti bene – La serie” una dimensione di porto sicuro per i suoi personaggi.
Una movimentata riunione di famiglia nel primo episodio di “A casa tutti bene – La serie”
Già dall’incipit del primo episodio di “A casa tutti bene – La serie” si capisce che la famiglia non è quel nido accogliente che raccontano le favole. Dalle parole di esordio che Pietro (Francesco Acquaroli) rivolge alla moglie Alba (Laura Morante) è chiaro che l’equilibrio, se mai c’è stato tra loro, si è spezzato.
Ciononostante, anni dopo, la coppia si ritrova, insieme al resto della famiglia Ristuccia, a festeggiare un’occasione speciale. In una società dove la figura del capofamiglia è ancora imprescindibile, il settantesimo compleanno di chi tiene in mano le redini del nucleo famigliare, non può passare inosservato. Parenti e amici si uniscono ai festeggiamenti per Pietro, ma anche se l’evento sembra procedere nel migliore dei modi, aleggia – fin da subito – la percezione che ci sia qualcosa fuori asse.
Nel profondo, racconta Gabriele Muccino, esiste “l’idea del peccato originale che macchia la storia e il destino dei figli e di quelli che verranno, tutti fondamentalmente schiacciati in una esistenza che sta a tutti troppo stretta.” In apparenza, invece, buon cibo, musica e salamelecchi coprono gli scontri che esistono tra genitori e figli di diverse generazioni, tra coniugi che non si amano più o che cercano disperatamente di ritrovarsi. Relazioni clandestine, silenzi nascosti dietro un sorriso, vite che stanno per arrivare: tutto si intreccia in una serata che potrebbe essere indimenticabile. Lo sarà ma in modo inaspettato. Quando anche l’ultimo invitato lascia il ristorante di famiglia, scelto come location dei festeggiamenti, Pietro discute con la moglie Alba e si accascia a terra, colto da improvviso malore.
Dolori e sorprese: la svolta del secondo episodio di “A casa tutti bene”
Il malore che ha colto Pietro Ristuccia dopo il festeggiamento del suo settantesimo compleanno non è passeggero. Il capofamiglia viene ricoverato in terapia intensiva e i medici non possono dare ai parenti una garanzia sulla possibile operazione. Quando il patriarca sta lottando tra la vita e la morte, due dei suoi tre figli si assentano. Il primogenito Carlo (Francesco Scianna) riceve una telefonata e lascia l’ospedale per chiudere un affare. Paolo (Simone Liberati), invece, si reca in aeroporto per accogliere il figlio undicenne Giovanni (Federico Ielapi). Motivi diversi e obiettivi differenti, ma il punto resta lo stesso. Nessuno dei due figli è presente quando Pietro esala l’ultimo respiro. È Ginevra (Laura Adriani) ad informare il compagno Carlo della dipartita del padre. Paolo, invece, lo apprende dalla madre Alba, quest’ultima alle prese con la consapevolezza di essere diventata vedova. L’unica figlia fisicamente vicina nel momento cruciale è Sara (Silvia D’Amico), la cui serenità è offuscata a causa della lontananza, sia fisica che emotiva, del compagno Diego (Antonio Folletto).
Il modo per affrontare il lutto, per Alba è la sua famiglia, è organizzare sia un funerale sia un rinfresco alla casa al mare nei pressi di Orbetello, dove si trova la dimora famigliare dei Ristuccia. Di quest’ultimo viene incaricata Ginevra che, però, non è mai stata davvero accettata dalla famiglia del suo compagno. Lei non è mai riuscita a scrollarsi di dosso l’etichetta di sfasciafamiglie, essendo stato Carlo in precedenza sposato con Elettra (Euridice Axen). Quest’ultima continua ad essere la prediletta di Alba, la sua ormai ex suocera, a qualsiasi evento di famiglia a cui Elettra è ancora opportunamente invitata insieme alla figlia Luna (Sveva Mariani). La giovane sta vivendo un flirt clandestino con Manuel (Francesco Martino), cuoco in forze al ristorante San Pietro di proprietà dei Ristuccia.
Niente è scritto nella pietra, finché non sarà aperto il testamento. Pietro ha comunicato al notaio una decisione inaspettata che cambierà le sorti non solo dei figli e della moglie, ma anche dell’altro ramo della famiglia, quello dei Mariani, capitanato da Maria (Paola Sotgiu). La sorella di Pietro è legata ad Alba da un segreto che le due donne custodiscono da tre decenni e che ha creato uno strappo irricucibile nel loro tessuto famigliare.
Quando vanno in onda i prossimi episodi di “A casa tutti bene – La serie”
Dopo il debutto con questi due episodi il 20 dicembre, “A casa tutti bene – La serie” prosegue ogni lunedì per quattro settimane dalle ore 21.15 in prima visione assoluta su Sky Serie, il canale alla posizione 112 del telecomando e on demand. Scopri come abbonarti a Sky.