Approfittando dell’assenza del fratello, Thea e Alex ne approfittano per concedersi un riposante weekend lontano da Star City. Le cose, però, cominciano ad essere strane fin da subito: Thea si sente a disagio, come se si trovasse bloccata in una città troppo perfetta, in cui le cose si ripetono sempre uguali all’infinito.

Alla fine, scopriamo che le sue sensazioni sono giuste: le “vitamine” che Ruvèe ha consigliato ad Alex di prendere non sono altro che le pillole gialle dell’HIVE, che provocano il condizionamento mentale! Thea è prigioniera in una città fasulla, al di sotto di Star City.

No, non sono impazzita e ora vi spiego tutto: la cosa sotto la pelle di Lyla era il Rubicon (sì, quello degli Shadowspire), un protocollo di controllo che impediva alle testate nucleari di tutto il mondo di essere utilizzate per scopi non autorizzati. Ma così come impedisce ai missili di partire, può consentire a tutti i missili di esplodere, tutti insieme, su un obiettivo prestabilito.

Appare uindi chiaro quale sia il progetto di Darhk: Genesis, come il Libro della Genesi, in cui Dio, per ricostruire il mondo, scatenò il suo Diluvio Universale. Per Darhk, quel diluvio sarà una gigantesca esplosione nucleare che raderà al suo l’intero pianeta, tranne la sua Arca, rappresentata da quella piccola città in cui, al momento, Thea si trova prigioniera.
Beh ora tutto ha un senso, se non fosse che questo porta con se numerosi altri problemi: ci sarà un modo per fermare il Rubicon? Se anche Oliver riuscisse a contrastare Darhk con la luce della sua anima, scaturita grazie al pensiero di Felicity e di tutte le persone a lui care, come farebbero a recuperare Thea da un posto di cui nessuno conosce l’esistenza?
Nell’attesa di trovare una risposta a queste (ormai infinite domande), gustiamoci il promo del prossimo episodio di Arrow, Monument Point.
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