Ci sono telefilm che ti colpiscono così, al primo colpo. Basta una clip, pochi istanti ed il gioco è fatto. Così mi è successo con Glee (i bei tempi delle prime due serie quando era ancora scritto bene), e così mi è successo qualche settimana fa con Bunheads. È bastato un video postato su Facebook ed è scattata la curiosità di scoprire cosa ci fosse dietro. Insomma, ho fatto click e in meno di due giorni ho divorato quasi tutta la prima stagione.
Bunheads è telefilm scritto e prodotto da Amy Sherman-Palladino, autrice di Una mamma per amica, e lanciato la scorsa primavera da ABC family. Si tratta di una commedia (se non vi è ancora chiaro è il mio genere preferito): una ballerina di Las Vegas, Michelle (interpretata da Sutton Foster), dopo l’ennesima audizione andata male decide di sposarsi con Hubbell, uomo un po’ buffo che la corteggia da tempo. Dopo il matrimonio i due vanno a vivere a casa di lui, in un paesino della California dal nome inequivocabile, Paradise.
In effetti, è davvero un paradiso: il mare a pochi passi, il clima perfetto, le casette basse e una piccola comunità dove tutti conoscono tutti. Primo “intoppo” per la povera e confusa Michelle: Hubble abita con sua madre, Fanny, buddhista, testarda, orgogliosa e molto possessiva (Fanny è interpretata da Kelly Bishop, già protagonista di Una mamma per amica, dove era la madre invadente e sofisticata di Lorelai). Ma il twist è dietro l’angolo: dopo nemmeno un giorno di matrimonio, il povero Hubble muore in un incidente stradale. Così, quando Michelle decide di rimanere a Paradise, la storia prende il via.
Al centro del telfilm c’è il rapporto tra Michelle e Fanny: una delle cose più interessanti che abbia mai visto in tv. Michelle è una ballerina “fallita” e Fanny è un’insegnante di danza, i loro scontri e le battute tra le due suono a dir poco fantastici. Sullo sfondo ci sono le “follie” degli abitanti di Paradise, nonché le storie di quattro giovani ballerine di Fanny: Sasha (Julia Goldani Telles), Melanie (Emma Dumont), Ginny (Bailey Buntain) e Boo (Kaitlyn Jenkins).
Bunheads è un perfetto incrocio di commedia sofisticata, teen drama e “meta show”, un telefilm che racconta cosa c’è dietro il mondo dello spettacolo. Per certi versi simile al miglior Glee, ma con una struttura narrativa molto più “credibile” e lineare, molti meno personaggi e nessun protagonista che si gira e inizia a cantare. Semmai balla. Ma non più di un’esibizione per puntata. E soprattutto, senza la terribile morale finale. Una cosa in comune, però, Glee e Bunheads ce l’hanno davvero: è Brad Ellis, il pianista!
Insomma, se vi piace il genere, Bunheads è da vedere, perché fa ridere, fa tenerezza (in particolare le storie delle quattro ragazzine) e lascia lo spettatore con una piacevole sensazione: 40 minuti di puro intrattenimento, spunti di riflessione, balletti, battute al vetriolo, una trama mai scontata che si incastra a perfezione con le vicende rocambolesche dei personaggi. Ah, questa è la clip che mi ha folgorato (un piccolo capolavoro cinematografico).
Attualmente Bunheads è in onda su ABC Family (siamo al termine della prima serie), ma presto arriverà anche in Italia. Stay tuned, perché torneremo a parlarne presto!