Chernobyl seconda puntata: continua giovedì 25 giugno l’appuntamento con la mini-serie evento Chernobyl in prima visione in chiaro su La7.
Di seguito la trama degli episodi tre e quattro di Chernobyl in onda giovedì 25 giugno a partire dalle ore 21.15 su La7.
Chernobyl seconda puntata: trama episodio 3
Valery Legasov (Jared Harris) elabora un piano per la decontaminazione di Chernobyl con l’aiuto di Boris Shcherbina (Stellan Skarsgård). I due riferiscono al Comitato Esecutivo Centrale della necessità di mobilitare un ingente numero di liquidatori che giocheranno un ruolo fondamentale nella decontaminazione della zona.
Intanto l’incubo delle radiazioni incombe su Lyudmilla (Jessie Buckley), che ignora colpevolmente i segnali di allarme. Nonostante sia incinta, in Lyudmilla è troppo forte il desiderio di restare accanto al marito Vasily (Adam Nagaitis) nei suoi ultimi giorni di vita all’ospedale di Mosca.
Legasov ha inviato Ulana Khomyuk (Emily Watson) in un ospedale di Mosca, dove sono ricoverati Dyatlov (Paul Ritter), Toptunov (Robert Emms) e Akimov (Sam Troughton), i tre ingegneri in servizio a Chernobyl la notte del 26 aprile. La sua missione è quella di ricostruire gli eventi che hanno portato all’esplosione del reattore numero quattro.
Chernobyl seconda puntata: trama episodio 4
Valery e Boris cercano disperatamente una soluzione per liberarsi dei detriti radioattivi mentre il KGB osserva attentamente le loro mosse per assicurarsi che i fatti che emergeranno dalla loro inchiesta non rappresentino un problema per il partito.
Nel frattempo Khomyuk vuole scoprire la vera causa dell’esplosione recandosi fino agli archivi di Mosca. Sarà grazie all’aiuto di Dyatlov che Khomyuk si renderà conto che il governo non ha alcuna intenzione di disseppellire la verità sull’esplosione di Chernobyl.
Questa consapevolezza arriva nel momento in cui Shcherbina e Legasov le comunicano che saranno chiamati a testimoniare in quanto esperti nel processo a carico di Djatlov, Bryukhanov (Con O’Neill) e Fomin (Adrian Rawlins). Più indagano e più risulta chiaro che la responsabilità del disastro non può essere imputata soltanto a loro tre.
Legasov ha di fronte a sé un dilemma: rivelare quanto è avvenuto a Chernobyl durante la riunione dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, o tacerla per non incorrere nelle rappresaglie del governo.
Una tragica notizia su Lyudmilla giungerà a Legasov tramite Khomyuk.
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