In occasione della seconda edizione del FeST, il festival delle serie tv, che si tiene a Milano dal 20 al 22 settembre 2019 presso la Triennale di Milano, viene presentata la serie Netflix Curon. Il panel è moderato della direttrice artistica del FeST Marina Pierri e sul palco ci sono gli sceneggiatori di Curon: Ezio Abbate (head writer), Ivano Fanchin, Giovanni Galassi e Tommaso Matano.
Ecco quello che rivelano su Curon in diretta dal FeST 2019!
18:17 Il titolo della serie arriva dal nome di un paesino situato a pochi chilometri dal confine con il Sud Tirol.
18:18 La storia tocca diversi generi, a partire dal soprannaturale. L’elemento che ha più incuriosito gli autori è una piccolissima leggenda secondo cui in certe notti dell’anno è possibile sentire le campane del campanile suonare. In realtà le campane sono state tolte anni fa… e da qui si è scatenata la fantasia. Come fanno a suonare le campane?
18.20 La trama ruota intorno a una famiglia non troppo funzionale né troppo disfunzionale dove ci sono due gemelli di diciassette anni, a un passo dalla maturità. Anna è la madre di questi adolescenti e decide di tornare a Curon dopo un lungo periodo di assenza. È stata lontana a tal punto che i due gemelli non hanno mai conosciuto né il paese né il resto della famiglia che vive nel paese. Quando arrivano succede un imprevisto: la loro mamma scompare. I due ragazzi cominciano un percorso di ricerca di Anna.
18:22 La ricerca della madre porta con sé la scoperta di moltissimi segreti sui loro famigliari e su Curon. L’obiettivo dei gemelli si innesta nel percorso di crescita dei diciassettenni. Scoprono anche cosa significa innamorarsi per la prima volta, fare l’amore per la prima volta o litigare.
18:23 Curon è una serie che gli sceneggiatori presentano a Netflix a settembre 2018. Considerano un evento quasi “soprannaturale” il sogno di vedere sulla via della realizzazione loro sogno.
18:24 Il termine “realismo magico” dovrebbe essere ribaltato per Curon in “magia realistica” perché l’assunto della storia porta subito in un territorio fantastico. Il modo in cui viene affrontato, però, è realistico.
18:25 Le serie italiane spesso sono ambientate da Roma in giù, viene fatto notare da Marina Pierri. Difficilmente il Nord viene scelto come ambientazione perchè c’è meno “disagio”. Curon, però, è un paesino nel Nord Italia: il disagio è un po’ ovunque, in modo diverso. Più che un discorso di “disagio“, è un discorso di genere: se pensiamo alle fiction di genere crime come Suburra, Gomorra, Romanzo Criminale sono attinenti al territorio perché attingono anche alla cronaca. Quindi attecchiscono molto bene in città come Roma e Napoli.
18:26 Con il genere mystery, soprannaturale e horror come Curon viene spontaneo spostarsi in altri luoghi [diversi dal Sud Italia dei crime, ndr]. La location è fondamentale in generale e, in particolare, qui ci sono “atmosfere rarefatte e isolate” particolarmente suggestive.
18:28 Curon, il paesino, è a tutti gli effetti un personaggio. Questo è un luogo che suggerisce un genere: il campanile che esce dall’acqua già richiama l’idea di far riemergere quello che era stato nascosto. Curon viene descritto come un personaggio timido e schivo.
18:29 La protagonista si chiama Anna. Ivano Fanchin commenta: “il problema è che i personaggi femminili sono stereotipati” e continua: “spesso una donna viene descritta ‘bellissima’ cosa che con un uomo non accade mai.”
18:31 Ivano Fanchin racconta di come il team di sceneggiatori abbia cercare di non appoggiarsi agli stereotipi. “Il mio tentativo è di rivolgersi alle persone che conosci“. Attingere ai mondi che ci circondano è un modo per raccontare Anna in modo diverso.
18:33 “Ciascuno dei due generi (maschile e femminile, ndr) porta con sè degli stereotipi.” Marina Pierri, direttore artistica del FeST. Il team editoriale dietro a Curon ha monitorato tutto il lavoro.
18:34 Netflix l’anno prossimo ci propone anche Luna Nera, un altro esempio del piccolo “miracolo” che il colosso dello streaming ha fatto con il genere soprannaturale.
18:35 Netflix é riuscito in questo Paese a riportare al centro una parola in disuso: entertainment. L’intrattenimento, a sua volta, mette al centro lo spettatore. Avendo riportato sulla scena lo spettatore, Netflix mette in gioco molti generi che possano – letteralmente – intrattenere i fan.
18:37 Netflix ha una natura globale. Il pubblico internazionale aumenta esponenzialmente il genere di serie che si possono raccontare. Così, se l’Italia all’inizio è restia a accettare altri generi, poi c’é un’evoluzione, anche verso il soprannaturale.
18:39 Le riprese di Curon si avvicinano. Si sta per avverare il sogno.
18:40 La prima idea di Curon arriva quando questo team era alle prime armi. “Siamo orgogliosi di essere entrati in questo circolo virtuoso“.
18:41 Netflix porta Curon in 190 Paesi.
18:42 La temporalità è stata fondamentale perché tre anni fa questa idea era impensabile. Questo è un cambiamento epocale per l’Italia: è esaltante vivere questo momento felice per l’autorialità.
18:44 Ezio Abbate, oltre a Curon, cita anche Suburra 3 tra i suoi prossimi progetti.
18:48 Mettendo insieme le storie degli autori, la Writers Room diventa una fucina di idee. La creatività singola è molto difficile. Il team di autori di Curon è molto affiatato e
18:49 Curon è ambientata ai giorni nostri. Le riprese sono nella Valle di Resia. Curon è Resia a nord e San Valentino Alla Muta a sud. Sono lí nei dintorni della valle.
18:50 I riferimenti di Curon sono legati alla cultura pop. La speranza è quella di essere più pop possibile. Ezio Abbate: “non avevo mai scritto horror soprannaturale e […] non sono un grande esperto di questo genere“, ma si è messo in gioco in quello che viene definito il “quality horror“. In questo genere la magia è “reale“.
18:53 La storia con un legame locale perché dovrebbe affascinare il pubblico globale? La profondità dei personaggi e l’universalità dei temi come l’adolescenza. All’inizio il punto di vista è quello di una madre con due figlio, ma poi si sono resi conto di aver tra le mani qualcosa di molto più complesso. É un racconto di formazione che non è rivolto solo ai giovani, ma anche agli adulti.
19:00 Fine del panel.
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