La 2×09 di Da Vinci’s Demon è assolutamente la puntata della “redenzione/purificazione”. Di chi? Di chi non ti aspetti: Riario. Già da qualche episodio avevamo intravisto uno “spiraglio di luce” uscire da quel personaggio cui eravamo abituati a conoscere, ed è in questo episodio, all’inizio, come nel finale, che veniamo a conoscenza di un passato traumatico del cavaliere oscuro del Vaticano.
Sempre più vicini. Leonardo e Riario condannati dal popolo inca, riescono grazie alla scaltrezza del solito Leo e all’aiuto improvviso di Nico e Zoroastro, a fuggire per mettersi in salvo. Una corsa rocambolesca contro il tempo li condurrà nuovamente li, nel punto più alto della montagna: l’unica via di fuga è quella di buttarsi verso lo strapiombo, muniti di una sorta di paracadute fatti al momento.
Ma non prima di aver risolto l’ultimo enigma. La volta celeste si apre e al suo interno…non c’è alcun libro! Una testa di bronzo realizzata in modo sopraffino emette in modo regolare la voce della madre di Leonardo! Riario è distrutto, Leonardo è (come al solito) eccitato per la nuova scoperta.
Ora, è il momento del salto. L’avventura oltreoceano sembra davvero terminata.
In Vaticano invece, sta accadendo dell’incredibile: Beyazid secondo, il primogenito del sultano, viene accolto (naturalmente) in malo modo da Papa Sisto e uscirà dalle porte di Roma letteralmente in mutande!
Voto 8:
Come detto all’inizio di questa recensione, in questo episodio non può non spiccare il “lato buono” di Riario, il quale, perse ormai le speranze circa il libro e le persone più care vicino a lui, si sente di dover esternare e condividere le sue ombre del passato. Potremmo chiamare questo episodio “la confessione”. La confessione di Riario.
Vedremo, se i buoni propositi, troveranno seguito all’interno dell’universo narrativo della serie. Secondo voi?