Quando lo speciale per il Cinquantesimo anniversario di Doctor Who ha iniziato a prendere vita, lo showrunner Stephen Moffatt ha pensato che Cristopher Eccleston potesse riprendere il ruolo del Dottore, per questo grande evento.
Eccleston, che non ha lasciato lo show nei migliori dei modi, ha rifiutato l’offerta, così Moffat ha dovuto rivisitare la storia della “Guerra del Dottore”.
Però, le storyboard recentemente svelate mostrano che il Nono Dottore era incluso nelle fasi di pianificazione della puntata. Anche se la storia è rimasta la stessa, la versione dello speciale, raffigurato nelle storyboard, ha delle notevoli differenze rispetto quello che abbiamo visto sullo schermo.
Le storyboard sono state rivelate dall’artista Andrew Wildman, che lavorò per Doctor Who nel periodo iniziale, ritornando ad aiutare per la pianificazione dello speciale “Day of the Doctor”. Wildman ha anche lavorato per altri episodi, come “Nightmare in Silver”, “The Time of the Doctor” e “Dinosaurs on a Spaceship” e ha creato un libro, che raccoglie alcune delle sue storyboard, da vendere ai fan alle convention. Il lavoro svolto per “Day of the Doctor” viene mostrato in questa raccolta, dove troviamo alcune bozze con le sembianze di Cristopher Eccleston, in scene insieme a “War Doctor“, interpretato da John Hurt, e una ragazzina comparsa prima di Nine, ma non è Rose Tyler.
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Oltre ad aver cambiato il Nono Dottore attraverso un rigenerazione “perduta”, alcune delle scene dello storyboard sono state inscenate diversamente dalla versione finale. Alla moto di Clara Oswald (Jenna Coleman) scoppia una ruota mentre si dirige verso il TARDIS, e Nine viaggia prima attraverso il portale per incontrarsi con il Decimo Dottore (David Tennant) – e le due versioni della Regina Elisabetta I- invece del Undicesimo Dottore (Matt Smith). L’introduzione delle due versioni della Regina Elisabetta suggerisce che la trama complessiva dell’episodio è rimasta la stessa, anche se alcuni dei dettagli sono cambiati.
Wildman ha descritto le basi di quello che stava succedendo quando è stato coinvolto con l’episodio “Bleeding Cool”.
“Ci sarebbero stati tre Dottori in questo. L’attuale, l’Undicesimo, il Decimo e il Nono Dottore. Ok, non ha quindi funzionato, alla fine, come tutti sappiamo. I contratti sono una cosa strana e alla fine Stephen Moffatt doveva trovare una soluzione. Al mio tempo dello show, però, erano i tre Dottori “moderni”e la compagna Clara.” -Wildman
Naturalmente, se Eccleston fece ritorno per lo speciale del Cinquantesimo anniversario, le cose potrebbero essere cambiate leggermente. La “War Doctor” lascia l’Undecismo dottore con una rigenerazione in meno, costruendo il dramma dell’ultimo episodio con Matt Smith. Se Eccleston fosse stato nell’episodio al posto di Hurt, il cambiamento tra Smith e il Dodicesimo dottore di Peter Capaldi, poteva essere stato interpretato diversamente dal momento che non si sarebbe preoccupato più di tanto per la sua rigenerazione finale.
E’ un peccato che Eccleston non sia tornato nell’universo di Doctor Who per un’ultima volta. Gli sarebbe certamente piaciuto vedere il Nono Dottore discutere con se stesso, su come avrebbe potuto porre fine alla Guerra del Tempo, o cercare una nuova via, e i fan che che sono stati introdotti al “Dottore” grazie a Eccleston, sarebbe stati contenti di vedere il loro “primo Dottore” tornare sullo schermo.
Almeno possiamo avere un idea di quello che sarebbe potuto essere se non per qualche wibbly-wobbly timey-wimey.
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