Cosa manca in una serie tv come Friends?
Friends è una delle sitcom che hanno fatto la storia della tv. Fin dal suo debutto nel 1994 è stato un successo con tutte le sue stagioni. I dieci cicli di episodi sono stati trasmessi anche in Italia più volte e, nonostante gli anni trascorsi, i sei protagonisti continuano a essere esilaranti e mai noiosi. Tuttavia, la perfezione non esiste. Cosa manca in una serie tv come Friends? Da tempo diversi fan e critici si sono accorti di un vuoto che, per certi versi, è inaccettabile. La co-creatrice di Friends Marta Kauffman ammette che nella serie tv manchi una rappresentazione omnicomprensiva dal punto di vista culturale e etnico.
A Friends manca la diversità. È un tasto dolente per Marta Kauffman che, con il senno del poi, non nasconde il suo imbarazzo per questa ragione. Si tratta di una scelta che pesa particolarmente se pensiamo, tra l’altro, che Friends è ambientata a New York, una delle città più cosmopolite degli Stati Uniti.
Dopo Friends Marta Kauffman co-crea Grace and Frankie per Netflix e inizia a toccare con mano quello che, con la serie targata NBC, aveva “trascurato”.
Cosa hanno in comune i protagonisti di Friends?
È inutile girarci intorno. Jennifer Aniston (Rachel Green), Courteney Cox (Monica Geller), Lisa Kudrow (Phoebe Buffay), Matt LeBlanc (Joey Tribbiani), Matthew Perry (Chandler Bing), David Schwimmer (Ross Geller) sono tutti attori bianchi. Proprio David Schwimmer (Ross Geller) in un’intervista rilasciata nel 2020 afferma di trovare “semplicemente sbagliata” la mancanza di una rappresentazione culturale più ampia in Friends. Ad esempio, afferma: “Io percepivo il fatto che Ross potesse avere il desiderio di uscire con altre persone, donne di tutte le etnie”.
Marta Kauffman guarda avanti oltre a Friends
La co-creatrice di Friends Marta Kauffman, resasi effettivamente conto di questo aspetto, si pente di alcune scelte, ma è inutile piangere sul latte versato. È altresì esclusa l’opzione di indagare questo aspetto all’interno della reunion di Friends al debutto su HBO Max negli Stati Uniti e in Italia sia su Sky sia su NOW. Non è il luogo adatto.

In compenso Marta Kauffman ha messo di tasca sua quattro milioni di dollari per istituire una cattedra in African and African American Studies presso la Brandeis University. Si sa che il cambiamento parte dai giovani, dalla sensibilizzazione delle nuove generazioni.
“I’ll be there for you” è una canzone e una sigla iconica: (purtroppo solo) a posteriori, è diventata più inclusiva.
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