Il lunedì, il giorno più odiato da tutti, per me è uno dei più belli della settimana perché so, che dopo una lunga giornata di studio, mi posso gustare (e criticare, ovviamente) una nuova puntata del Trono di Spade.
Altro giro, altra corsa, altro episodio: Game of Thrones 5×03 – ” High Sparrow”.
L’episodio inizia nella Casa del Bianco e del Nero, dove Arya domanda a Jaqen per quanto tempo ancora dovrà spazzare pavimenti prima di diventare una serial killer e servire il Dio dai Mille Volti e diventare Nessuno. Ma di Arya parlerò più avanti, per un momento di super feels.
Passiamo invece nella capitale, Approdo del Re. 4 matrimoni e un funerale: la scena è proprio l’ennesimo matrimonio reale per Margaery Tyrell, il terzo, ma dal terzo al quarto marito a cui fa fare una brutta fine il passo è breve. Il matrimonio, celebrato poco tempo dopo il funerale di Tywin Lannister, viene descritto nei libri come molto modesto. La differenza di età tra Margaery e Tommen, il nuovo re, è palese anche sullo schermo, ma nei libri è ancora più netta: Tommen infatti, è un bambino di 9 anni, ma il fatto che in uno scenario che sa di Medioevo, un matrimonio in così giovane età non è poi tanto strano. Disturbante e inventata è invece la scena della consumazione del matrimonio. Insomma Margaery, va bene che vuoi per forza diventare regina, però questa si chiama pedofilia! Tommen, visto che la tua prima volta è stata con Natalie Dormer, t’è andata di lusso.
Inoltre, la Margaery della serie tv è molto più subdola nei modi in cui cerca di sbarazzarsi una volta per tutte la Regina Reggente, cercando, tramite Tommen, di farla andare via da Approdo del Re (non riuscendoci) e, rispondendo con toni abbastanza sarcastici e quasi offensivi.Sebbene non mi sia dispiaciuto il modo cattivello della Tyrell di rispondere alla Leonessa, hanno reso il suo personaggio abbastanza diverso dal delicato fiorellino, anche se non sempre un angioletto, descritto nei libri. Inutile dirlo, Cersei non la prende un granché bene.
Segue una scena non proprio carina di gente scuoiata viva da Ramsey Bolton e del povero Reek che guarda. Ramsey viene ripreso dal padre, che gli fa giustamente notare che in questo modo il Nord continuerà sempre a ribellarsi al loro dominio. Secondo Bolton padre, il miglior modo per tenere insieme il Nord, è il matrimonio. E qui iniziano i dolori. Come avevo immaginato, la moglie in questione nella serie tv sarà Sansa Stark. La ragazza, viene a sapere da Ditocorto che si stanno recando proprio a Grande Inverno e, quando ne coglie il motivo, rimane giustamente scioccata; di certo, sposare gli assassini che hanno ucciso brutalmente suo fratello e sua madre, non è proprio una gran cosa.
Nei libri, essendo Sansa sempre a Nido dell’Aquila, i Bolton organizzano un matrimonio più subdolo. E qui entra in gioco un personaggio comparso in mezza scena della prima stagione: Jeyne Poole, figlia dell’attendente di Grande Inverno e presentata come la migliore amica di Sansa. Jeyne, nei libri, dopo aver seguito gli Stark ad Approdo del Re proprio quando Ned Stark diventa primo Cavaliere, si ritrova, dopo la morte di re Robert, senza casa e senza famiglia. Ella viene scambiata più volte per Arya, finché non lascerà la città proprio con i Bolton per dirigersi con loro a Grande Inverno. Per renderla il più simile possibile alla vera Arya, le viene addirittura data la spilla con il metalupo, emblema della casata Stark, appartenuta proprio ad Arya. Una volta tornati nel Nord, i Bolton decidono di far sposare Jeyne aka Arya con Ramsey, per rinforzare ancora di più il dominio della casata su Grande Inverno. Con metà famiglia Stark defunta e Jon alla Barriera, i Bolton sono ben consapevoli che nessuno si accorgerà mai dello scambio di identità delle fanciulle.
Ma torniamo ad Arya che nella Casa del Bianco e del Nero viene aggredita da una ragazza lì presente, che gioca con lei al ‘gioco delle facce’ e sentendosi minacciata cerca di prendere Ago, la spada che Jon Snow le aveva regalato prima della partenza per la Barriera. Arriva Jaqen, che nei libri invece è ‘l’uomo gentile’, che incalza la giovane Stark, dicendole che lei non è ancora pronta a diventare Nessuno. Ma lo sappiamo com’è fatta Arya, testarda e coraggiosa ripete per l’ennesima volta di esserlo. Per diventare Nessuno però Arya Stark deve lasciarsi alle spalle la sua identità: non può più essere un lupo, deve buttare i suoi vestiti, il suo passato, deve lasciare la sua amata spada. Così, Arya va verso le acque del mare che circondano Braavos e butta via tutto. I vestiti, l’argento rubato, la moneta che Jaqen le aveva dato..butta via tutto, ma non riesce a disfarsi di Ago, che nasconde in un luogo sicuro. In questo caso, libri e serie tv coincidono in maniera perfetta facendomi quasi piangere, perché “Ago era Robb, Bran, Rikon, sua madre, suo padre e anche sansa. Ago erano le pareti grigie diGrande Inverno. Ago era il sorriso di Jon Snow”.
Jon intanto, si dimostra di essere un vero e proprio Boss della Barriera: assegna ordini a destra e a manca, ma tutti sono felici di dargli retta…o quasi. Janos Slynt infatti, pensando che la giovane età e la poca esperienza, autorizzino Jon a fare quel che vuole, si rifiuta di eseguire l’ordine di andare a comando di Guardia Grigia. Ma Jon è stanco di essere disubbidito da Janos: nei libri, il nuovo Comandante dei Guardiani della Notte, ordina che l’arrogante confratello venga portato in cima alla Barriera per essere impiccato ma Slynt continua con un atteggiamento arrogante per cui Jon, non ha altra scelta. Impugna Lungo Artiglio e senza dare ascolto alle suppliche dell’uomo che ormai si è reso conto della sua imminente morte, lo giustizia personalmente. Anche qui, scene identiche sia nei volumi che sullo schermo. Seguire un codice morale rigido e gli ideali di giustizia alla fine, è una cosa di famiglia, tant’è che la scena ci riporta al passato, alla 1×01 del Trono di Spade, in cui Eddard Stark giustizia con le sue mani e non tramite un sottoposto, un Guardiano della Notte. “Chi pronuncia la sentenza deve essere colui che cala la spada”.
Arriviamo alle scene che riguardano l‘Alto Passero. L’attuale Alto Septon, nominato da Tyrion quando egli era Primo Cavaliere del Re, viene trovato in un bordello a fare quello che si fa nei bordelli: circondarsi di prostitute che interpretano i ruoli dei Sette Dei. Tutto normale, è HBO. Ciò suscita grande scandalo, specie per i numerosi devoti che si trovano per le strade della Capitale, tra cui Lancel, cugino di Cersei. L’evento non passa inosservato, infatti l’uomo del culto dei Sette, viene condotto davanti al Concilio ristretto e poi imprigionato. Cersei decide allora di recarsi da questo Alto Passero di cui tutti parlano, facendogli implicitamente capire che vuole lui come nuovo Alto Septon.
Nella serie, il motivo di tanto interesse di Cersei per l’Alto Passero non è molto chiaro, ma nei libri sì: ella vuole infatti sbarazzarsi del vecchio Septon perché nominato da suo fratello, quindi convinta che possa rappresentare una qualche sorta di impiccio. Il septon, nei libri, non viene imprigionato, ma subisce una sorte meno allegra: a corte giunge la voce della sua improvvisa morte, a quanto pare durante il sonno. Come ben intuibile, l’uomo non muore per caso, ma per ordine di Cersei che lo fa soffocare con un cuscino da Osney Kattleblack (fratello di un cavaliere della Guardia reale).
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