Gaumont approda in Italia. Aprirà una struttura produttiva nel nostro Paese, con sede a Roma, la società di produzione già presente negli Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Francia si è affermata grazie al successo di serie tv come la francese Lupin, la tedesca Barbari e il kolossal Narcos, alcune delle quali sono diventate i titoli più visti nella storia di Netflix. L’obiettivo è uno: realizzare serie tv in lingua italiana, ma non si esclude la possibilità di avventurarsi anche nel campo cinematografico.

Con il suo approdo in Italia, Gaumont annuncia la nomina di Marco Rosi a General Manager. Sarà suo compito dirigere la struttura che punta a rafforzare Gaumont nella sua espansione sui mercati internazionali ricomprendendo nel proprio bacino produttivo anche all’Italia.

Manager di esperienza pluriennale nell’ambito della programmazione e della produzione, Rosi ha ricoperto il ruolo di Head of International Co-productions in Lux Vide, contribuendo in qualità di produttore associato alla realizzazione di drama come I Medici, Diavoli e Leonardo. Prima di Lux Vide ha lavorato in media company internazionali quali Fox International Channels Italy e Turner Broadcasting Italy come responsabile programmazione di diversi canali, lineari e non lineari.
Rosi guiderà un team dedicato allo sviluppo e alla produzione di contenuto locale e riporterà direttamente a Christophe Riandée, Vice CEO di Gaumont.

“Siamo emozionati – dichiara Christophe Riandée – di espandere la nostra presenza anche in Italia e di diventare una casa per i talenti di questo Paese. Conosco Marco da diversi anni e ne ho sempre apprezzato l’altissima qualità del lavoro, la solida esperienza e la capacità di individuare e sviluppare progetti di rilievo e di guidare autori e artisti di assoluto livello. Rappresenta un incredibile valore aggiunto per tutto il team di Gaumont a livello internazionale”.
“Sono onorato – aggiunge Marco Rosi – di entrare a far parte di un gruppo così prestigioso, che ha fatto e sta facendo la storia del cinema e della tv: da sempre Gaumont si contraddistingue per la creazione di contenuti autentici ed innovativi, unita alla passione per uno storytelling in grado di conquistare il mondo intero. Sono certo che l’arrivo di Gaumont nel nostro Paese contribuirà alla valorizzazione della creatività dei tanti talenti presenti nel settore dell’audiovisivo italiano, dando contemporaneamente un ulteriore impulso alla crescita economica del comparto”.
Le serie tv italiane prodotte da Gaumont
Si accende ancora di più la contesa tra le case di produzione italiane determinate a capitalizzare questo momento d’oro della serialità a livello globale.
Come emerso dalla terza edizione del “Rapporto sulla Produzione Audiovisiva Nazionale” promosso e curato dall’Apa, l’associazione dei produttori audiovisivi e pubblicato nel corso del MIA 2021, la fiction italiana è il genere che produce i maggiori investimenti nell’audiovisivo, con circa 615 milioni di euro. Sono stati investiti 135 milioni di euro in più nel 2020 rispetto all’anno precedente.
Aumenta anche l’arena delle piattaforme streaming, tra SVOD (ad abbonamento) che si affacceranno nei prossimi mesi – da Peacock su Sky a Paramount+ -, senza dimenticare l’incombente approdo di HBO Max nel 2024, così come il debutto di esperimenti AVOD (piattaforme ad-supported) come l’italiana Serially.
Il valore della produzione di serie tv destinate a piattaforme di video on demand è cresciuto nel 2020 del 28 %, con un 15% del totale costo di produzione coperto dai vari Netflix, Prime Video, Disney+.
Passiamo allo slate di progetti in cantiere: sono già diverse le serie tv italiane allo studio. Non si conoscono i titoli tale è lo stato prematuro di lavorazione, ma a questi progetti in fase di sviluppo se ne aggiungeranno altri che verranno presto annunciati da Gaumont Italia.

La prima è un murder mystery ambientato all’interno delle mura vaticane, sviluppato in collaborazione con Elsinore Film e scritto dal regista Fausto Brizzi (Notte prima degli esami; Ex; Maschi contro femmine; Forever Young) e dalla sceneggiatrice e scrittrice Paola Mammini (David di Donatello come miglior sceneggiatura per Perfetti Sconosciuti; Mio fratello, mia sorella; Tutta colpa di Freud – Il film).
La seconda serie tv è tratta da “E verrà un altro inverno”, romanzo di Massimo Carlotto edito da Rizzoli. Carlotto è uno dei massimi esponenti del noir italiano, e firma la serie insieme a Claudia De Angelis, che ha sceneggiato il film La Belva (Netflix), Giovanni Galassi, Tommaso Matano e Ivano Fachin, autori di Sopravvissuti – Survivors (Rai) e Curon (Netflix).
Il terzo progetto di serie tv è una dramedy LGBTQIA+ ideata dall’esordiente Alessandra Maffiolini e scritta insieme a Paola Randi (La Befana vien di notte II – Le origini; Tito e gli alieni; Luna Nera e Zero su Netflix).
L’acquisizione dei diritti internazionali dei progetti italiani di Gaumont è negoziata da Marco Rosi in collaborazione con lo studio legale Bellettini-Lazzareschi-Mustilli.
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