La quarta puntata di questa stagione di Glee, Fine di una storia (in inglese The Break Up) è forse una delle migliori puntate di sempre. Anche se Glee è una commedia, dà il meglio di sé quando si trasforma in dramma. E di lacrime i fan di Brittana, Klaine, Finchel e Wemma (rispettivamente: Brittany e Santana, Kurt e Blaine, Finn e Rachel, Will ed Emma) ne hanno versate tante.
Ma cosa succede nella puntata? Semplice, tutte le coppie di Glee si lasciano. La puntata precedente, Makeover, si chiude con Finn alla porta di Rachel. Ma lei aveva appena baciato Brody (anche lui studente al NYADA). Fine di una storia riprende proprio da lì. Dopo mesi di latitanza, scopriamo che Finn si è arruolato, ma – un genio – mentre puliva il suo fucile (Rachel!) si è sparato ad una gamba. E via con la solita storia: “non so fare niente, non servo a niente, cosa faccio? Dove vado?”. Per tirarlo su, Rachel lo invita a trascorrere una giornata al NYADA con lei (a me è sembrato piuttosto un modo per glorificare il suo ego).
Back in Lima, Ohio, ritroviamo Santana che sistema i vestiti con Brittany. La prima battuta è, ovviamente, una cattiveria ed è indirizzata a Kurt: “non sono gelosa, ma penso che sia assurdo che l’unica cosa che Porcellana abbia dovuto fare per ottenere uno stage a Vogue.com è stato scattare foto ai suoi vestiti ridicoli abbinati ad un cosacco o ad un impermeabile trasparente e poi si presenta ad un colloquio e viene considerato visionario perché i suoi pantaloni da cavallerizzo fanno pendant col frustino”. Brittany le ricorda che, se vuole, può sempre andare a New York, ma Santana si dice felice del college, anche perché può tornare a casa spesso e stare con la sua fidanzata (e per questo ancora non ha imparato a fare il bucato).
Intanto Blaine si sente solo. A Vogue.com il telefono squilla di continuo e Kurt non ha nemmeno il tempo per sentirsi dire “ti amo” dal fidanzato. Così, Blaine accetta l’invito a casa di un certo Eli. Il tempo di una canzone, “Barely breathing” cantata da Finn e Blaine, che li ritroviamo tutti e quattro (Kurt, Blaine, Finn e Rachel) al bar dove si ritrovano gli studenti del NYADA. Dopo il duetto di Rachel e Brody, “Give your heart a break” (sotto lo sguardo ingelosito di Finn), sale sul palco Blaine. “Questa è la canzone che ho cantato quando ho incontrato l’amore della mia vita, Kurt questa è per te”. “Teenage dream” in versione acustica. Ecco, lo ammetto senza vergogna, mi sono commossa. Darren Criss è a dir poco perfetto nel cantare con le lacrime che si fermano in gola. Esibizione finita, tra i quattro c’è aria di burrasca. Mentre passeggiano per Central Park, Kurt chiede a Blaine cosa davvero stia succedendo: “possiamo smettere di far finta che sia tutto normale?” e Blaine gli dice la verità: è andato con un altro. “Tu mi mancavi. Ma non è niente di speciale, solo l’avventura di una notte”. Pochi metri più in là, Finn chiede a Rachel di Brody. E Rachel gli confessa che si sono baciati. 3, 2, 1, parte “Don’t speak” cavallo di battaglia di tutte le sofferenze amorose dagli anni ’90 in poi.
Altra coppia, altro litigio. Will Schuester annuncia a Emma Pilsbury di essere stato stato ammesso al Blue Ribbon Panel, una commissione per migliorare l’educazione artistica, e le chiede di trasferirsi a Washington con lui. Ma Emma non ha nessuna intenzione di abbandonare il suo lavoro: “Non voglio rimanere da sola in qualche stanza di albergo, mentre tu cerchi di raggiungere i tuoi sogni”. Con questo, dichiaro il mio amore per Emma: poche parole, e con lei abbiamo rispolverato anni e anni di femminismo.
Arriva la rottura tra Brittany e Santana. Stanza del Glee club, in fondo c’è Santana: “durante il secondo anno ero seduta in questa fila e ti guardavo di nascosto. Contavo tutte le volte che mi sorridevi, e morivo nei giorni in cui non lo facevi. Questo posto mi manca tanto, è dove ci siamo innamorate. Dove potevo dire le cose con la musica, quando le parole non erano abbastanza”. Ed ecco che canta “Mine”, di Taylor Swift (ci mancava sentire la voce di Naya Rivera) e decide di affrontare la cosa da persona matura: “non voglio che la nostra storia finisca come le solite relazioni a distanza che vanno avanti qualche mese e poi le persone si lasciano quando qualcuno tradisce o le cose si mettono male”. “Non ti avrei mai tradita”, risponde Brittany”, “lo so, e nemmeno io ti avrei mai tradita, ma se devo essere sincera, devo dirti che ho avuto, non so quale sia il modo migliore per definirlo… uno scambio di energia?” Insomma, Santana lascia Brittany perché ha provato un’attrazione per un’altra donna che legge libri di Virginia Woolf.
Lasciata finale: Finn e Rachel. Finne è sul palco dell’auditorio, perso tra spartiti e pensieri, arriva Rachel (che a vedere com’è cambiata dalle scorse stagioni somiglia sempre più a Lea Michele). Lungo dialogo, tanti pianti e alla fine Rachel lascia Finn (a onor di cronaca, Lea Michele e Cory Monteith stanno assieme nella vita). Il motivo, però, non è Brody. Ma sono i mesi di latitanza di Finn, e la sua incapacità di affrontare le cose: “non importa quanto ricca, famosa o impegnata potrò essere, per te sarò sempre la ragazzina dall’aria stralunata e gli occhi grandi che ti ha spaventato il primo giorno alle audizioni per il Glee club”, ma così non può andare. L’amore non basta: non puoi sparire per 4 mesi, senza rispondere al telefono, senza rispondere ad un messaggio, e quando le cose si mettono male, scappi senza nemmeno dire una parola. “Questo non è comportarsi da uomo”.
Esibizione finale, The Scientist dei Coldplay. Bella, un po’ esagerati gli acuti di Rachel, ma toccante, come la canzone, e come il dolore che si prova quando finisce una storia.