Gotham si avvicina allo scontro finale! E tutto ruota intorno ad Arkham! Solo che…sono i pazzi a dirigere il manicomio!
Come se la caverà Selina? Bruce compie un passo importante per diventare chi é, mentre inizia a squarciarsi il velo sulle motivazioni di Strange…
Selina è in grossi guai. Pensavamo se la sarebbe cavata come al solito, ma, come un giocatore di scacchi, Strange è sempre tre mosse avanti ai suoi avversari, e sapeva perfettamente cosa stesse succedendo. Cat deve sfuggire alla sua amica Bridget, cui il lavaggio del cervello ha fatto credere di essere una “dea del fuoco” di nome Firefly, e che vuole farla fuori col lanciafiamme. Alla fine Cat ha la meglio nascondendosi in alto per sorprenderla e stenderla con un cazzottone. Ma è ancora chiusa lì dentro…

Bruce è preoccupatissimo, specie quando vede arrivare Ivy (da quanto non la vedevamo!) al posto di Selina: è passato troppo tempo! Sentendosi in colpa, avvisa Jim Gordon, che però, come ci ripetono ogni cinque minuti da cinque puntate, non è più un detective , e non può farci niente nemmeno Bullock, che ormai è ufficialmente il facente funzione capitano di polizia di Gotham.
Strange, intanto, continua a riportare in vita i morti ed a creare mostri, tra cui un tizio cui hanno iniettato del DNA di polipo per rendergli elastico il viso, e poi, per restare in tema di fritture, vuol sperimentare il DNA di seppia…su Fish Mooney! Come confermato dal trailer, Fish era morta cadendo in acqua, ma, come con altri, l’hanno recuperata e conservata per tutto quel tempo! La riportano in vita, cercando di aggiungerle chissà quale superpotere (oltre ad un costume di un certo cattivo gusto...), ma…quando lo fanno, non riescono ad attribuirle la personalità voluta, come Strange fa di solito! Perché Fish, a differenza degli altri, ricorda perfettamente chi è!

Bruce si sente in colpa, e, soprattutto, Alfred gli dice che l’ha deluso! Gli aveva detto di non coinvolgere Selina in tutta la storia. Lucius Fox e Gordon si offrono però di aiutare: Bruce andrà a visitare Arkham con la scusa che ne è uno dei finanziatori, Lucius lo accompagnerà cercando di capire dove facciano gli esperimenti, e Gordon si introdurrà di nascosto nell’edificio. Alfred lascia andare Bruce, nonostante gli ovvi rischi, perché…perché capisce che ci sono cose che deve fare, che sono sua responsabilità. E’ in effetti un certo cambio di atteggiamento rispetto a quando lo voleva solo proteggere, ma lo stavamo notando già da qualche puntata.
Ad Arkham, intanto, le cose proprio tranquille non sono mai: Nygma, punito per il tentativo di fuga, cerca di convincere la Peabody che lui può essere d’aiuto, perché Gordon ormai deve sapere la verità; mentre Strange viene rimproverato dai suoi finanziatori (che secondo la Peabody stanno per farlo chiudere) nella persona di un’anziana donna con una maschera, che gli parla da un televisore. L’obiettivo delle ricerche era “solo” ottenere l’immortalità, non creare mostri! Strange può però obiettare che uno dei pazienti riportati in vita ha mantenuto i propri ricordi, quindi l’esperimento è riuscito. Allora gli viene ordinato di sgombrare il posto, se necessario facendolo saltare in aria, prima che lo scoprano.

Arriva Bruce per parlare con Strange-che rimane colpito dal fegato dal ragazzo-ed iniziano la visita guidata al posto. Jim si infiltra nel manicomio come guardia, ma il tutto sembra un po’ poco credibile…
Selina non riesce ad evadere dalla stanza, ed intanto Firefly si riprende. Cat arriva a spararle col lanciafiamme per salvarsi, ma…è coperta da una tuta ignifuga! Quando tutto sembra perduto, Selina ha la prontezza di spirito di dire a Firefly che se è una “dea”, lei è invece la sua servitrice, è per questo che è stata mandata, il dottore si sarà scordato di dirglielo. E siccome Bridget è pazza, la cosa, per assurdo, funziona pure!
Fish, intanto, rinchiusa in cella, scopre di aver acquisito il potere di costringere gli altri ad eseguire i suoi ordini dopo averli toccati una volta, come avviene con un inserviente che le porta un toast al formaggio: la ragazza non ci mette molto a comprendere le implicazioni di un tale dono…
Strange e Bruce hanno un confronto, ed è stranamente lo psichiatra a voler giocare a carte scoperte: dice a Bruce che lui assomiglia molto a suo padre Thomas, che entrambi hanno questa tensione morale che li spinge a fare ciò che è giusto, e che tuttavia questo è un fardello. Strange come scienziato non si lascia condizionare dalla morale, e tuttavia se Thomas Wayne avesse desistito dai suoi propositi…sarebbe ancora vivo! E’ stato la causa della propria morte! E perciò prega Bruce di fare una scelta diversa, di rinunciare, e continuare a vivere! Bruce, stupito per l’ammissione di Strange, si rifiuta.
E poco dopo lui, Fox e Gordon vengono catturati. Strange aveva sempre saputo che Gordon si era infiltrato nel manicomio.
Alfred è preoccupato perché Bruce e gli altri non tornano, e va ad avvisare Bullock. Ma Bullock è il capitano ad interim della polizia, quindi decide sì di intervenire, ma con tutta la squadra d’assalto della polizia!
Bruce e Fox vengono rinchiusi in una stanza. Bruce si rammarica di aver coinvolto altre persone, ma Fox fa notare che è stata una loro libera scelta. Un altoparlante porta la voce di Nygma: sta collaborando con i suoi carcerieri! Vuole che i prigionieri raccontino quanto sanno, o verrà inondata la stanza di gas velenoso.

Gordon, invece, subisce una sorte diversa: viene sottoposto ad un esperimento, al termine del quale l’uomo-polipo dalla faccia gommosa, di inizio episodio…acquisisce le sue sembianze, ne diventa una copia perfetta!
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