Gotham 4×10 “Things That Go Boom” – Recensione

Regolamento di conti
Pyg è in carcere e, per quanto con i supercriminali antagonisti del pipistrello non si possa mai dire, sembra che al situazione si sia calmata. Ma a Gotham, si sa, la serenità non è di casa e per un problema che si risolve ce ne sono almeno dieci che si creano.
In verità chi ha tanti grattacapi per la testa è il Pinguino che, tramite il bambino, Martin, ha scoperto il doppio gioco di Sofia Falcone, che, intanto, è stata liquidata da Gordon.
Se ai piani alti della criminalità di Gotham si piange, ai piani bassi di certo non si ride. Nei Narrows, Lee Thompkins, in un per lei atipico ruolo di boss della Mafia locale, deve vedersela con i vecchi antagonisti di Cherry, il capobanda che l’ha preceduta.
In tale contesto si inseriscono le girls di Gotham, Selina, Tabitha e Barbara, sempre alla ricerca di un loro ruolo di potere.
Risoluzione e soluzione

Il decimo episodio della quarta stagione di Gotham inizia a dare le prime risposte al pubblico, portando a compimento alcune delle trame che sono state costruite sin dall’inizio. Da questo punto di vista, l’episodio risulta molto divertente! Una menzione speciale spetta al personaggio di Sofia Falcone, che è al tempo stesso protagonista e vittima delle sue azioni. In tal senso non si può esprimere un pauso agli autori ed a come abbiano saputo intessere una trama fatta di tradimenti e controtradimenti, con colpi di scena che hanno reso molto gradevole la visione dell’episodio.
Anche la storia di Nygma e di Lee Thompkins risulta piacevole. Anche se dà la sensazione di essere messa lì per dare qualcosa da fare ai personaggi piuttosto che essere strumentale alla loro crescita. Il personaggio della dottoressa è completamente stravolto, ma non è propriamente un difetto. Su questa trama che dovrà trovare un senso necessariamente, meglio sollevare il giudizio.
Come al solito in questa stagione, non tutti i personaggi di Gotham sono presenti in tutti gli episodi. E anche il decimo non fa eccezione: Bruce è fuori dalla storia. A lungo andare, se questo può far risultare molto varia la serie, potrà risultare un’arma a doppio taglio. Magari sarebbe stato meglio diminuire il minutaggio della storia del Pinguino e di Sofia Falcone, per fare spazio alla crescita del futuro Uomo Pipistrello.
Giudizio finale
Gotham, anche nella quarta stagione, prosegue la sua strada fatta di una trama ben costruita ed episodi divertenti, con personaggi peculiari ed un’alternanza di generi che vanno dal poliziesco all’horror. Meglio dimenticare, però, picchi qualitativi che potrebbero dare una scossa alla serie, ma, in sostanza, ormai lo zoccolo duro sa cosa aspettarsi, e difficilmente, se il livello resta questo, abbandonerà Gotham.
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