Questo episodio di Grey’s Anatomy si discosta completamente dalle vicende della scorsa settimana, tutto viene lasciato in sospeso per dare spazio a una puntata completamente dedicata a Callie e Arizona. L’ambientazione della serie si sposta dalla sala operatoria ad un tribunale. Si parla di errori gravi, scuse che non servono a riparare il danno e di una causa. Ma cosa è successo veramente?
“Non lo facciamo apposta, non vogliamo ferire nessuno, ma a volte succede. A volte sbagliamo. E quando sbagliamo ci dispiace. Non che dispiacersi conti qualcosa. Non più. Ora nessuna scusa al mondo conta.” Vi sarà successo anche di stare dall’altra parte però, cioè di ricevere delle scuse da chi vi aveva ferito. Ebbene, sono sufficienti queste scuse? Forse in alcuni casi servono a farci stare meglio, ma non cancelleranno mai quello che abbiamo subito. Questo concetto è amplificato quando è un medico a sbagliare. La maggior parte dei pazienti non capisce quasi nulla di medicina e si affida completamente al suo medico, concedendogli il permesso di prendere decisioni sulla sua vita e, in alcuni casi, di operare. Conferiamo al medico un ruolo quasi divino: lui sa come funziona il nostro corpo e sa come farci stare meglio, lui è in grado di aprirci su un tavolo di sala operatoria, maneggiare i nostri organi con esperienza e richiuderci. Di fronte a tutta questa magia, ci si dimentica spesso che in fondo stiamo avendo a che fare solo con un essere umano, che come tale può sbagliare esattamente come ogni altra persona. Certo, il suo errore non ha lo stesso peso di quello che può commettere il nostro parrucchiere, il cuoco di un ristorante o un commesso. Il suo sbaglio può costarci la vita. Se si aggiungono errori esogeni che il medico non può prevedere e che possono sovvenire durante l’operazione, ci accorgiamo veramente di come questo lavoro dipenda da numerosi fattori fisici del paziente oltre che dalle scelte del medico.
In questo episodio Callie Torres effettua per la prima volta un’operazione con una procedura sperimentale su un paziente atleta olimpico di snowboard. L’operazione si complica a causa di un’infezione e Callie è costretta ad amputare le gambe dell’atleta per non perderlo. L’errore di Callie? Aver lasciato una garza nel corpo del ragazzo durante la prima operazione. L’alternativa però, era rischiare che morisse. Qual è la scelta giusta, allora? Mesi dopo, vediamo il campione di Snowboard farle causa.
Nel frattempo in questo episodio scopriamo una verità che riguarda Callie e Arizona. Con un flashback veniamo portati al momento dell’operazione, 4 mesi prima. Callie e Arizona avevano progettato di avere un bambino! Arizona purtroppo perde il bambino e Callie riceve questa notizia proprio il giorno dell’operazione. Questo aumenta i sensi di colpa e i dubbi nella donna. “Ero distratta? I miei problemi non mi hanno permesso di concentrarmi al 100% sul mio lavoro?”. La verità è che il destino questa volta ci ha messo del suo: durante il processo Callie trova una lettera in cui il team che si occupava della procedura sperimentale le comunica che questa era stata sospesa poiché ad alcuni pazienti erano sorte gravi complicazioni. Il timbro postale risale però a tre settimane prima dell’intervento. Anche se quella lettera è stata trovata troppo tardi, adesso Callie sa che non è stata colpa sua.
Voto per Callie: 8 Questo episodio fa riflettere su come a volte sia più facile incolpare una persona, piuttosto che accettare gli eventi. Vincere la causa per Callie non è stata una vittoria. Mi è piaciuta molto la sua reazione di fronte al verdetto e lo sguardo che si è scambiata con il ragazzo.
Da ammirare anche il suo tentativo di riprovarci con Arizona… anche se spero che scopra di Leah e la rispedisca a calci da dove è venuta!
Voto per Arizona: 4 Non si capisce se vuole fare l’amica o l’ex-moglie premurosa, comunque quando torna a casa si trova Leah nel letto. L’ipocrisia non ha limiti!