Grey’s Anatomy 13×08 – The Room Where It Happens
Episodio introspettivo e dal sapore amaro, la 13×08 di Grey’s Anatomy mi ha fatto arrabbiare. Una lacrima, tante domande, ma alla fine vince Shonda Rhimes perchè questa puntata è una delle migliori dell’intera serie.
Sono arrabbiata. Sono molto arrabbiata. Sarà per questo che, vedendo la puntata, mi sono venuti gli occhi lucidi, ma sono riuscita a trattenere le lacrime… perchè, cara Shonda, puoi farmi di tutto, puoi uccidermi i miei personaggi preferiti, puoi far andare via la mia persona, puoi far finire storie d’amore epiche, ma non puoi ridarmi Derek quando me l’hai tolto in quel modo. Non puoi ridarmelo per poi togliermelo nuovamente. Non si scherza con i sentimenti dei fan, non si fanno queste cose… perchè poi io cado nel baratro più totale e non capisco più niente… mi sento come estraniata dalla realtà, ma nonostante tutto (dannazione!), devo batterti le mani perchè questa è stata una signora puntata. La regia, la sceneggiatura, la fotografia, la recitazione (Ellen Pompeo si è superata!) era tutto curato nei minimi dettagli. Davvero, WOW. Ma sono comunque ancora arrabbiata, eh!
Siamo in sala operatoria e sul tavolo operatorio c’è uno sconosciuto. Non sappiamo chi sia fino a poco più di metà puntata. Richard Webber ritiene opportuno fare un gioco: dare allo sconosciuto l’identità di una persona cara, in modo da poter fare di tutto per salvargli la vita, in modo da dargli dignità. Quello che è successo dopo è stato traumatico per alcuni, liberatorio per altri.
Richard ha iniziato questo “gioco”, consapevole del fatto che un tempo anche lui operava sui pazienti come un “meccanico” fa con le sue auto, ma si è poi reso conto che quel metodo era sbagliato. Un chirurgo non dev’essere una macchina priva di emozioni, ma deve immedesimarsi in chi è in sala d’attesa e dare più del meglio per salvare la vita dei suoi pazienti; per questo motivo chiama il paziente sconosciuto come Gail. Da ciò che racconta e dal modo in cui lo fa, ci metto poco a capire che Gail è una persona importante per Richard e la somiglianza con Maggie è impressionante… no?
Quindi azzardo subito e penso “sarà sua madre” e poi a fine puntata scopriamo che Gail è la madre di Webber, morta molto giovane per un tumore al pancreas.
Stephanie invece ripensa alla sua infanzia trascorsa sui libri e lontana dagli altri bambini per via della sua malattia autoimmune, che però le è servita durante questo intervento per comprendere quale fosse il problema del paziente, che stava rigettando qualsiasi tipo di trattamento.
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