Grey’s Anatomy 15×13 recensione
In questa puntata di Grey’s Anatomy posso dire che finalmente siamo tornati un po’ alle origini. I casi della settimana sono attuali e interessanti e si intrecciano benissimo con le storyline dei nostri medici e mettono le basi per quella che sarà la seconda parte della stagione.
Meredith vuole uscire con Andrew
Abbiamo visto tutti che tra la Grey e DeLuca c’è del tenero, ma prima di potersi lasciare andare, Meredith ha bisogno della benedizione di Maggie. Ricordiamo infatti che prima di lei, la sorella usciva con Andrew ed era rimasta abbastanza scottata dalla fine della loro relazione. Maggie poi ha intrapreso un’altra strada che l’ha portata a Jackson, perciò… perché mai dovrebbe mettersi in mezzo tra Andrew e Meredith?
Inizialmente Maggie è presa da altro: la bulla della sua facoltà di medicina, Kimberly Thompson, è oggi una sua paziente! Kiki sembra incurabile, ma dopo l’aiuto di super Meredith, Maggie riesce a salvarle la vita.
Solo a fine giornata e fine intervento, Maggie dà a Meredith la sua benedizione per poter uscire con Andrew.
Resto ancora molto perplessa da questa scelta narrativa di voler far nascere questa coppia. Per me Meredith e Andrew non c’entrano nulla l’uno con l’altra. Il bidone che Meredith ha tirato a Link è stato solamente accennato a inizio episodio da Jo, ma poi l’ortopedico non ci è visto per tutta la puntata. Non vedo Meredith neanche con Link, a dirla tutta, non la vedo bene con nessuno dei due. Vivo questa sua storiella amorosa come una parentesi e non come il lieto fine che mi aspetto per lei. Entrambi non penso siano alla sua altezza e non credo abbiano il bagaglio di esperienze utili al fine di poter far nascere davvero una nuova storia d’amore.
Certo, nessuno sarà mai come Derek, e per fortuna aggiungerei! Derek era LA storia d’amore, il grande amore. Da qui a pensare che qualcuno possa prendere il suo posto è assurdo, ma neanche sminuire in questi termini un futuro amoroso di Meredith mi sembra corretto. Con Andrew o con Link, Meredith vivrebbe un’avventura, una storiella, non vedo nessuno dei due come il punto fermo da cui ripartire.
A tal proposito invece, io continuo a pensare al Dottor Marsh… prima o poi sono certa che lo rivedremo! Bisogna solo avere pazienza…
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