
How to get away with Murder 4×15 finale di stagione: recensione
Il tradimento di Michaela? Inevitabilmente venuto allo scoperto. E Simon? Si risveglia dal coma diffondendo il panico tra Annalise ed i quattro ragazzi. La dolce neo-mamma? Finalmente, dopo aver minacciato il procuratore, riesce a scoprire chi sia il mandante dell’assassino di Wes: entrambi i genitori.
Le premesse sono convincenti quindi non ci resta che proseguire addentrandoci nel tanto atteso season finale.
La scena conclusiva della precedente puntata ci lasciava il dubbio circa l’identità della vittima. Si temeva fosse stata coinvolta Bonnie ma, nel giro di pochi minuti, verremo a sapere che tutt’altro individuo era stato coinvolto nell’incidente: il procuratore Denver. Il timore che i prossimi possano essere i ragazzi spinge Annalise e Nate a cercar una soluzione a questa guerra che, ormai, stava proseguendo da troppo tempo.
Nel frattempo Jorge arriva a minacciare la sua stessa figlia di toglierle definitivamente il piccolo Christopher se non gli avesse rivelato la posizione della madre. In realtà, non sapremo mai che fine abbia fatto Delphine se non per un piccolo indizio svelato solamente nelle ultime scene della puntata: dei graffi sul braccio di Laurel possono ricollegarsi ad una colluttazione con la madre?
Le ricerche di Nate sembrano portare al primo, vero colpo di fortuna per la Keating ed i quattro studenti. L’hard disk contenente i file di Antares è stato ritrovato e non resta che decifrarne i codici per scovare le prove necessarie ad incastrare Jorge una volta per tutte. Nonostante l’impegno di Oliver non è possibile decriptare i file nel poco tempo a loro disposizione ed Annalise sembra demoralizzarsi perdendo le speranze.
Quando quello spiraglio di luce sembra richiudersi, l’avvocatessa decide di chiedere aiuto proprio a colei contro cui hanno lottato fino ad ora: Tegan. Nella speranza di poterla convincere ad incastrare un assassino (Jorge) le assicura totale immunità nel caso in cui avesse confessato tutto all’FBI, ma la donna non cede. Difronte all’ennesimo rifiuto, Annalise si incontra con Jorge proponendo uno scambio: l’hard disk per Christopher. Dopo decine di battaglie e sotterfugi finalmente Laurel può abbracciare suo figlio e tornare a casa.
Annalise poteva lasciar fuggire Jorge così? Colpevole, ma libero? Ovviamente no. Immediatamente l’FBI arresta Jorge e scopriremo solo dopo che a permettere tutto questo è stata proprio Miss Price, decisa a far giustizia. L’unico problema potrebbe risiedere in Simon ma sarà Michaela ad occuparsi della questione. Decisa a salvare i suoi amici e se stessa a qualsiasi prezzo denuncia anonimamente l’ex-collega all’ufficio immigrazione per possesso illegale di arma da fuoco. Questo lo porterà inevitabilmente ad essere rimpatriato in Pakistan.
A questo punto resta una sola porta aperta. Il caso di Annalise presso la Corte Suprema è ancora in attesa di una risposta. Esattamente dopo il servizio televisivo sull’arresto di Jorge verrà confermata la vittoria della Keating. Annalise ha letteralmente cambiato la storia del suo Paese.
Tutto sembra tornato alla normalità, nessuna questione è rimasta aperta e tutti sembrano aver fatto ritorno alla loro vita nel miglior modo possibile. Ovviamente Shonda non ci priverebbe mai di un colpo di scena finale, ma addirittura un possibile figlio vivente di Annalise? Il neonato che tutti credevamo morto?
Un giovane ed affascinante Gabriel Maddox sembra muovere i primi passi verso la Middleton, guarda caso proprio per la facoltà di Legge. Siamo abituati a personaggi che muoiono, spariscono o resuscitano ma è davvero necessario introdurre un figlio apparentemente morto nella serie per permetterne il proseguimento?
Sicuri del fatto che la quarta stagione non è stata travolgente come le precedenti attendiamo il prossimo anno sperando che la trama riprenda una maggiore coerenza evitando una definitiva disfatta.
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