I delitti del BarLume libri, quanti sono
La serie televisiva I delitti del BarLume, tratta dai romanzi di Marco Malvaldi, torna su Sky con due nuovi episodi. Il barista Massimo Viviani e la sua “squadra” di vecchietti frequentatori del suo bar cercheranno di risolvere due nuovi casi. La serie televisiva italiana va in onda su Sky Cinema ed è disponibile in streaming su NOW a partire dal 17 gennaio 2022. Vorresti scoprire quanti sono i libri da cui è tratta I delitti del BarLume 2022?

Il mondo letterario creato da Marco Malvaldi, uno scrittore nato a Pisa, è composto da 8 libri. Per quanto riguarda la stagione 9 (quella che va in onda nel 2022), solo uno degli episodi è basato su un libro. La puntata intitolata A bocce ferme è liberamente ispirata all’omonimo romanzo uscito nel 2018 (pubblicato da Sellerio Editore). L’episodio Compro Oro racconta una storia inedita, non essendo ispirato a nessun libro.
I delitti del BarLume libri ordine e cronologia
Ti piacerebbe leggere i libri che hanno ispirato la serie televisiva I delitti del BarLume? Ciascun capitolo segue un nuovo caso. Per scoprire le avventure del barista e della Banda della Magliadilana, ti consigliamo di seguire l’ordine di pubblicazione.
- “La briscola in cinque” (2007), ha ispirato un episodio della stagione 2.
- “Il gioco delle tre carte” (2008), non ha ancora ottenuto una trasposizione televisiva.
- “Il re dei giochi” (2010), ha ispirato un episodio della stagione 1.
- “La carta più alta” (2012), ha ispirato un episodio della stagione 1.
- “Il telefono senza fili” (2014), ha ispirato un episodio della stagione 3.
- “La battaglia navale” (2016), ha ispirato un episodio della stagione 5.
- “A bocce ferme” (2018), ha ispirato un episodio della stagione 9.
- “Bolle di sapone” (2021), la commedia gialla ambientata in pieno lockdown non ha ancora ottenuto una trasposizione televisiva.
Tutti i libri sono stati pubblicati da Sellerio Editore. “A bocce ferme”, il romanzo da cui è tratto uno degli episodi de I delitti del BarLume 2022, racconta di un caso del 1968 riaperto. Massimo Viviani, con il prezioso supporto della Banda della Magliadilana, decide di indagare, aiutando il vicequestore a risolvere il caso.
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