“S.” – scritto da Doug Dorst e ideato da J.J. Abrams:
dalla tv al libro!
Chi non conosce J.J. Abrams, regista visionario di alcune delle serie tv più amate e seguite degli ultimi 15 anni?
L’abbiamo osannato per aver creato vere e proprie serie tv capolavoro, quali Alias, Fringe e la più famosa LOST che ha tenuto incollati gli spettatori con il fiato sospeso agli schermi per ben sei anni.
E’, inoltre, il produttore di Person of Interest, Revolution, Almost Human, Believe, Alcatraz, Six Degrees, A proposito di Brian e Undercovers.
Per quanto riguarda il cinema ha diretto il rilancio della serie cinematografica di Star Trek, ha scritto e diretto il film Super8 e ora si appresta a dirigere il settimo episodio della saga di Star Wars, in uscita nelle sale il 18 dicembre 2015.
Alla regia ha espresso il suo grandissimo potenziale con il film Mission: Impossible III nel 2006.
Attualmente sta scrivendo e producendo un adattamento della serie di romanzi di Stephen King: La Torre Nera.

Considerato da molti un genio e un visionario, Abrams è riuscito, nelle sue due opere maggiori (Lost e Alias) a tenere letteralmente incollati allo schermo gli spettatori grazie ad un mix di esoterismo e di mistero, di riferimenti storici e letterari, di scienza e fantascienza degni di un grande regista che colloca indizi sparsi per ogni dove senza mai dimenticarsi di averlo fatto, riuscendo quindi nell’impresa di strizzare costantemente l’occhio allo spettatore per tutto il corso delle puntate.
Nel caso di Lost (2004-2010), la serie ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui Golden Globe ed Emmys.
Alla messa in onda delle prime puntate ha raggiunto picchi di audience così alti che è entrata di diritto fra le serie tv più importanti che hanno contribuito – insieme ad Alias, Desperate Houswives e Grey’s Anatomy – a riportare al successo il network statunitense ABC.
Tutti i riferimenti storici, letterari e cinematografici che offre Lost hanno coinvolto costantemente gli spettatori, andandola a collocare come una delle migliori serie tv mai scritte secondo i Writers Guild of America, ovvero i sindacati degli sceneggiatori americani.
I fandom si sprecavano, gli eventi anche.
Grandi masse di persone si riunivano per le maratone di Lost alla vigilia dell’uscita della nuova serie in ogni dove.

Non dimentichiamoci, però, dell’altra grande serie che ha avuto molto successo: Alias (2001-2006).
Sarò poco oggettiva, ma ammetto che questa mi ha emozionata molto più di Lost.
Azione, spionaggio e fantascienza la fanno da padrone.
Anch’essa ha ricevuto diversi riconoscimenti come Emmys e Golden Globe e, nel 2003, è stata inserita nella Top Ten delle 10 migliori serie tv dell’anno.
E!, addirittura, nel 2010 l’ha collocata al quarto posto nella top 20 delle migliori serie tv del ventennio 1990-2010.
Come non esser d’accordo?

Alias è intrigante, ha un ritmo incalzante ed è meno “evanescente”, passatemi il termine, rispetto ad una serie come Lost che richiede una sospensione del giudizio da parte dello spettatore molto più alta e rischiosa rispetto alla prima a causa della presenza di elementi fantascientifici ed esoterico/misteriosi (vedi i numeri di Lost che ricorrono per tutta la serie, la vicenda della botola, lo spostamento di un’intera isola da un punto ad un altro dell’oceano, etc..).
Tra organizzazioni terroristiche, spionaggio industriale e intrighi fra agenzie come CIA e SD-6 riesce a collocarsi degnamente anche il filone un po’ più esoterico e riguardante i misteri di Milo Rambaldi, genio e profeta rinascimentale a metà fra Leonardo Da Vinci e Nostradamus, creatore di testi in cui vi erano contenute numerose profezie a cui sono interessate diverse organizzazioni terroristiche.
Ed è così che, dopo questa lunga – ma doverosa – introduzione, arriviamo ad oggi.
Novembre 2014.
J.J. Abrams ha deciso di dare una svolta letteraria alla propria carriera, pubblicando, insieme allo scrittore Doug Dorst, un libro, edito in Italia dalla casa editrice Rizzoli e uscito nelle librerie il 19 novembre.
Potremmo definirlo come un vero e proprio metalibro.

Gli autori reali sono infatti Abrams e Dorst, ma il volume, che esteticamente si presenta come un vecchio tomo pesante da biblioteca rovinato e vissuto, si intitola “La Nave di Teseo” ed è firmato da V.M. Straka.
L’autore, invece, fittizio ed enigmatico del libro, Straka (S – come da copertina rigida che contiene il volume) narra di un uomo senza passato che viene imbarcato contro la sua volontà su una nave dal terrificante equipaggio, verso grandi pericoli di una missione ignota.
Proprio Straka è il protagonista di uno dei più grandi misteri esistenti al mondo anche perché lo stesso Straka è.. scomparso!
Aprendo il volume scopriamo come due ragazzi, Jennifer ed Eric, passandoselo prenotazione dopo prenotazione (ricordatevi che è pur sempre un libro della biblioteca!) lo riempiono di note a margine, comunicando fra loro nel tempo, e scambiandosi pareri e opinioni su quanto successo nelle vicende del libro.
Jennifer è una giovane bibliotecaria della Pollard State University e trova questo romanzo lasciato fuori posto proprio da Eric.
Al loro dialogo, inoltre, si aggiungono anche elementi “esterni” al libro, quali mappe disegnate su tovaglioli, cartoline dal Brasile, ruote nautiche, articoli di giornale e lettere dattiloscritte.
Il tutto, realmente creato e inserito appositamente fra le pagine del tomo.

Guai a far cadere i vari indizi dall’esatto punto in cui si trovano!
Io l’ho fatto ed è stato un momento orribile.
Ogni singolo elemento è stato creato e inserito in quel determinato punto per un esatto motivo.
Fate attenzione quindi. Il libro è stato persino colorato dando l’idea che fosse vecchio e consunto, ma le pagine, essendo comunque nuove, risultano molto scivolose.
Vi immaginate la mia disperazione quando, aprendolo per la prima volta, ho visto cadere impietosamente due degli indizi contenuti.. Disastro!
Un consiglio? Quando lo aprite per la prima volta prendete nota degli inserti e in che pagina si trovano. Eviterete di sacramentare per mezzora in caso dovesse cadervi qualcosa..

La Nave di Teseo è Avventura, Mistero, un Giallo tutto da scoprire.
Degno figlio di cotanto padre, questo libro è un oggetto prezioso capace di chiamare in causa ideali come l’Amore, e ti spinge a interrogarti sull’intero significato dell’Esistenza.
Non esiste un solo piano per leggerlo, ne esistono due? Forse addirittura tre.
Lost insegna, in fondo..
C’è molto più di ciò che appare a prima vista.
Vi lascio al Trailer del libro (sì, ne han fatto persino un trailer!), piuttosto inquietante e misterioso e vi auguro una Buona lettura!
A causa della mancanza di sottotitoli in italiano vi lascio, prima del video, il testo in inglese e anche quello tradotto.
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