
Tristezza e talvolta anche lacrime. La cancellazione della serie tv preferita lascia un vuoto difficile da colmare. Si creano petizioni on-line, gruppi di protesta sui principali social network e si pensa ad azioni che concretizzano allo stesso tempo la protesta per la cancellazione e la speranza per una resurrezione. La storia di Jericho è unica nel suo genere e proprio per questo motivo, secondo People Magazine, merita un posto d’onore nella storia della tv.
Un fungo nucleare appare all’orizzonte e la vita nella piccola e tranquilla cittadina immaginaria di Jericho è completamente sconvolta. La serie racconta la storia dei suoi cittadini isolati da tutto e da tutti e come persone normali, davanti alle difficoltà, si possano trasformare in degli eroi. Scopriranno che la loro Nazione non combatte contro un nemico straniero, ma che è scoppiata una sanguinosa guerra civile che ha messo in ginocchio il Paese. Trama interessante, ma non è la storia che vi voglio raccontare oggi.
Nonostante le recensioni positive dalla sua prima messa in onda, Jericho non ottiene una audience sufficiente per essere confermata e la Cbs ne annuncia la cancellazione a fine 2007 dopo la prima stagione e soli 22 episodi. In questi casi la prima cosa che si fa è cercare una nuova serie tv, ma non è quello che fecero i fans della serie. Alla sede della Cbs arrivava di tutto. Petizioni firmate da migliaia di persone, messaggi video e lettere. Come se gli appassionati fossero diventati parte della comunità di Jericho e lottassero con loro per sopravvivere, come se Jericho fosse una città reale. La storia di quelle persone era rimasta in sospeso, secondo i fans Jericho era stata bombardata dalla stessa Cbs. La campagna di protesta prese il nome di “Are you Nuts?” (Siete Matti?), il cui significato è ben spiegato da uno dei tanti fan:
” N.U.T.S. – Not Understanding Term Surrender – In World War II, when General MacAuliffe was asked to surrender at the battle of the Bulge, he simply replied “NUTS!” In Jericho, the main character, Jake replied “NUTS!” when New Bern’s commander asked him to surrender. We’re saying N.U.T.S. to CBS – we do not want to surrender our favorite show!”
I fan giocarono con il doppio significato del termine (matti/noccioline) e inviarono alla sede della Cbs 20 tonnellate di noccioline. Il risultato di tutto questo? Serie rinnovata per sette episodi con la promessa del rinnovo per una terza stagione in base agli ascolti. Nel 2008 Jericho morì nuovamente, questa volta senza speranze di rinnovo. Si susseguirono altre iniziative di protesta, nacquero addirittura siti per raccogliere fondi finalizzati alla pubblicizzazione della serie.
Nel 2009 quando tutto sembrava perduto, il team di produzione di Jericho si dedicò alla scrittura di un fumetto, che venne pubblicato in 6 numeri grazie all’aiuto della Devil’s Due Publishing, per raccontare la fine della storia. Un volume totale di 144 pagine raccolte sotto il nome di Jericho Season 3: Civil War.
Un fumetto, avete capito bene. La morale di questa storia? Quando la vostra serie preferita sta per essere cancellata, non arrendetevi, ci sono migliaia di persone come voi che farebbero di tutto pur di salvarla! Mobilitatevi!