La nuova serie prodotta da Greg Berlanti, Legends of Tomorrow, ha debuttato giovedì scorso negli Stati Uniti e, anche grazie alla spinta delle altre due serie forti della The CW, The Flash e Arrow, ha raggiunto l’ottima media di 3,2 milioni di telespettatori. I parallelismi con le due serie da cui questo show è nato si sprecano, ma siamo proprio sicuri che non si ispiri anche a qualche altra serie di successo?
La trama di Legends of Tomorrow è abbastanza semplice: un gruppo di eroi (e ladri) viaggiano nel tempo guidati da un Signore del Tempo, per cercare di sconfiggere Vandal Savage, uno spirito immortale che vuole distruggere i suoi eterni nemici e la Terra intera. Se avete immediatamente pensato a Doctor Who, forse non avete proprio tutti i torti!
Il paragone con le altre due serie di Greg Berlanti è subito chiaro, anche solo per la presenza di personaggi che per intere stagioni hanno arricchito le avventure di Flash e Arrow, ma siamo convinti che il nostro caro Greg abbia trovato grande ispirazione dalla serie più longeva della storia. Esaminiamo la trama di Doctor Who: la serie narra le avventure di un viaggiatore del tempo, un Signore del Tempo, razza aliena proveniente dal pianeta Gallifrey, noto come il Dottore che, con il suo TARDIS, viaggia nel tempo insieme ad alcuni suoi aiutanti terresti, con i quali affronta nemici, salva intere città aiutando chi è in difficoltà e, intanto, esplora l’universo.
Anche solo la trama sembra dare ragione a tutte quelle ipotesi, circolate soprattutto via Twitter durante la premiere di Legends of Tomorrow, che le due serie abbiano molti più elementi in comune di quanti ne ha con The Flash o Arrow. Benchè il velocista abbia comunque compiuto alcuni salti temporali, si è trattato sempre di eventi più o meno casuali, in cui Barry Allen, grazie alla sua velocità, è riuscito a viaggiare attraverso il tempo, anche se solo di poche ore. In queste due serie, invece, i viaggi nel tempo sono chiaramente voluti e, soprattutto, necessari per poter combattere una forza avversa e salvare persone che hanno bisogno di aiuto. Un piccolo appunto, se mai, lo possiamo fare sul titolo di “Signore del Tempo”: mentre Rip Hunter appartiene al gruppo dei Time Master, il Dottore è invece uno dei Time Lords.
Agli spettatori più attenti, inoltre, non è di certo sfuggito un piccolo particolare: chi si ricorda il ruolo che Arthur Darvill interpretava prima di diventare Rip Hunter? Esatto, era proprio Rory Williams, marito di Amy Pond che, nel corso della quinta stagione, si unisce all’Undicesimo Dottore. Sebbene i due personaggi svolgano ruoli completamente differenti all’interno delle due serie, possiamo comunque trovare una caratteristica comune: in entrambi i casi, infatti, interpreta un personaggio in grado do fare qualsiasi cosa per le persone che ama. Mentre in Legends of Tomorrow decide di opporsi alla decisione dei Signori del Tempo, sottraendo una nave e partendo da solo per cercare di distruggere Savage, in Doctor Who arriva a nascondere la sua fidanzata Amy all’interno della “pandorica”, una prigione perfetta in cui nessuno, nemmeno la morte, può entrare, così da poterla vegliare per duemila anni ed evitare che venga uccisa.
Non vogliamo certamente dire che Legends of Tomorrow sarà il prossimo Doctor Who, soprattutto non dopo la visione di un’unica puntata: la nuova serie dell The CW è ancora agli inizi e ha una stagione intera per svilupparsi al meglio, prendendo magari le distanze dalla prima (e più famosa) serie che parla di viaggi nel tempo. La possibilità di imparare da una serie ormai così rodata e che ha riscosso un così grande successo è comunque una grande opportunità: basandosi su Doctor Who, infatti, sarebbe possibile trovare sempre ottimi spunti e valide teorie con cui spiegare tutti i viaggi che il Signore del Tempo Rip Hunter farà fare ai nostri eroi.
Credo, comunque, che Greg Berlanti possa ritenersi soddisfatto: se la tua nuova serie, dopo solo una puntata, viene paragonata a uno show di successo come Doctor Who, probabilmente stai facendo un ottimo lavoro!
Lascia un commento