La serie Manhunt: unabomber è andata in onda su Discovery Channel dal 1 agosto del 2017 e ed è arrivata in Italia, su Netflix, lo scorso 12 dicembre. Tutti adesso ci stiamo chiedendo se Manhunt 2 stagione si fa. Scopri le news dalle parole del regista Greg Yaitanes.
Manhunt 2 stagione si fa!
UPDATE 18 luglio 2018: La caccia continua! Manhunt è stato ufficialmente rinnovato per la seconda stagione e non solo, anche per la stagione 3! Il rinnovo arriva da parte di Charter Communications dopo che Discovery aveva cancellato la serie.
Il Docufilm di Discovery Channel è andato in onda in lingua originale dal 1 agosto del 2017 ed è approdato su Netflix lo scorso 12 dicembre. Tutti adesso ci stiamo domandando se potremo vedere la seconda stagione di Manhunt. I fan lo stanno sperando e chiedendo a gran voce! In una intervista a Bustle il produttore esecutivo e showunner della serie, Greg Yaitanes ha rivelato alcuni particolari sul rinnovo della seconda stagione. Manhunt 2 stagione si fa? Scopriamolo insieme!
Non sappiamo quindi se ci sarà una seconda stagione ma, sebbene non ci siano annunci ufficiali Yaitanes ha dichiarato che, se Discovery darà il via libera lui ci sarà e che il materiale su cui lavorare anche. Anche se il produttore non sa se lo show tornerà, infatti, ha qualche piano per il futuro della serie. “Penso ci sia l’opportunità per avere un’altra . stagione di Manhunt, mi piace quando costruisci un piccolo universo con connessioni tra le storie”. Eh si, perché gli anni in cui si svolgono le vicende della prima stagione di Manhunt sono davvero ricchi di casi e storie da raccontare.
Manhunt 2 trama
Sempre nell’intervista rilasciata a Bustle, Yaitanes parla di una possibile trama. Se già ha affermato che di storie da raccontare ce ne sono tante è sicuro che ci sarà sicuramente un protagonista diverso per ogni capitolo della serie.
La storia, poi, dovrà necessariamente essere avvincente, qualcosa che giustifichi la messa in onda di altri episodi.
La prima stagione di Manhunt: Unabomber ha raccontato la storia reale di un terrorista domestico, il più letale di tutti i tempi secondo l’FBI. Negli episodi della prima stagione vediamo infatti gli agenti dell’FBI intenti a seguire il profiler Jim Fitzgerald (Worthington), un pioniere dell’investigazione che utilizza una particolare tecnica, la linguistica forense, per identificare Ted Kaczynsky .
La storia viene raccontata proprio dal punto di vista dell’agente del Bureau, uomo realmente esistito, che al momento si occupa di scrive libri e fare il consulente per programmi di real crime tv.
La figura che ne esce di Unabom è quella di un freddo serial killer con un quoziente intellettivo spropositato e al tempo stesso quella di un uomo fragile che condanna profondamente la società industriale ma nasconde un profondo disagio per il proprio vissuto personale.
Manhunt su Netflix
In attesa della seconda stagione di Manhunt possiamo rivedere gli episodi della prima, imperdibile stagione. La serie tv di Discovery Channel, Manhunt: unabomber arriva finalmente in streaming su Netflix. Dal 12 dicembre sarà possibile vedere gli otto episodi accedendo al canale a pagamento.
Le otto puntate della serie sono firmate dallo sceneggiatore Andrew Sodroski, lo stesso di Holland Michigan e dirette da Greg Yaitanes, che ha diretto un episodio di America’s Most Wanted.
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Manhunt chi è il Theodore
“Una figura che mi ha ossessionato a lungo. Aveva il potere di entrare metaforicamente in casa tua ogni volta che suonava il campanello della posta” ha detto Greg Yaitanes, regista di Manhunt a proposito del protagonista di questa serie di Discovery.
La caccia all’uomo in otto episodi gira intorno al 1996, dopo vent’anni di panico ha posto fine alla minaccia di Unabomber.
La storia è vera, realmente accaduta e ha come protagonista un uomo americano di origine polacca Theodore Kaczynski, un matematico che dal 1976 alla metà degli anni ’90 ha disseminato il panico con una serie di pacchi-bomba recapitati a casa di perfetti sconosciuti. Giustificò i suoi attentati come tentativi di combattere contro coloro che lui considerava dei pericoli e ostacoli per il progresso tecnologico.
L’FBI, prima di identificarlo, lo chiamò “UNABOM” (da University and Airline Bomber), da quel momento si è diffuso sui media il nome. Ma chi era il terrorista tanto temuto?
Un ragazzo brillante che ha vissuto una vita molto difficile che, secondo alcuni, lo ha segnato al punto da farlo diventare il terribile killer che abbiamo conosciuto nella serie.
Nato il 22 maggio del ’42 a Chicago, il giovane Theodore si è mostrato fin sa subito un ragazzo brillante e geniale. Non si trovava bene con i suoi compagni a scuola ed è sempre stato vittima di bullismo. Sua madre, preoccupata per il suo comportamento lo iscrisse anche ad una scuola per autistici.
In realtà il ragazzo è sempre stato più che brillante al punto che riuscì a terminare il liceo due anni in anticipo. Al college fu sottoposto ad un test psicologico tenuto dalla CIA. In realtà i risultati del test per Tehodore risultarono positivi e il ragazzo sembrava stabile.
Proseguì brillantemente i suoi studi, conclusi con una laurea ad Harvard a vent’anni e la sua carriera come professore di matematica alla Berkeley fino al 1978 quando spedì la prima bomba al professor Buckley Crist della Northwestern University. Da quel momento l’uomo ha colpito 26 persone prima dell’arresto avvenuto il 3 aprile del 1996 nella sua capanna tra i boschi in Montana.
Quando è stato scovato l’uomo viveva lì senza elettricità e acqua corrente e la maggior parte del suo tempo era impegnato a costruire pacchi bomba.
Rifiutando l’idea della difesa di farsi passare per schizofrenico, Ted Kaczynski ha ammesso la sua colpevolezza e ha ricevuto una pena di otto ergastoli senza possibilità di condizionale da scontare nel carcere di massima sicurezza di Florence in Colorado.
Solo un anno prima era stato pubblicato sul Washington Post un suo saggio di 35mila parole intitolato “La società industriale e il suo futuro”. In cambio di questa pubblicazione Ted aveva promesso di smetterla con l’attività terroristica. Nel manifesto sostiene la necessità di distruggere la società industriale dalla radice così da consentire all’uomo di ritrovare il contatto con la natura e la vita primordiale.
L’uomo sperava che la diffusione di questo suo manifesto avrebbe posto le basi per una reale rivolta anti tecnologica.
Manhunt 3 stagione si fa!
Sembra sia stata confermata anche la terza stagione della serie Manhunt. Dopo la cancellazione di Discovery, infatti, pare che Charter Communications abbia deciso di acquistare i diritti della serie e realizzare non solo una seconda stagione ma anche una terza. Al momento, però, non ci sono notizie ufficiali a riguardo.
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