Su Rai 2 arriva Mare fuori che è la “speranza di superare la linea d’ombra”
Venerdì 18 settembre 2020 a Roma e in diretta streaming si tiene la conferenza stampa di Mare fuori. Partecipano Carolina Crescentini, Carmine Recano, Valentina Romani, Nicolas Maupas e Massimiliano Caiazzo per quanto riguarda il cast. Per presentare Mare fuori su Rai 2 dal 23 settembre 2020 in prima serata, però, non manca il regista Carmine Elia.
Ludovico Di Meo, direttore di Rai 2 definisce questa serie “una storia forte e interessante”. Mare fuori su Rai 2 arriva dal 23 settembre 2020 e in anteprima su RaiPlay dal 19 settembre 2020.
Francesco Nardella, Vicedirettore di Rai Fiction, sottolinea la lunga genesi di questa serie “che viene da lontano”. Il progetto esiste già da sedici, diciassette anni, ma è adesso che la tv è pronta per accoglierlo. Mare Fuori su Rai 2 approda con la parvenza di una fiction di genere carcerario, ma secondo Nardella, il mono-genere è qualcosa di superato. Sulla dimensione carceraria si innesta anche il “coming of age”, il passaggio dall’adolescenza all’età adulta.
La molteplicità di prospettive di questo progetto è la sua forza. Siamo a Napoli e questo istituto carcerario minorile si affaccia sul mare. È un mare che si può vedere, ma che resta lontano per lungo tempo. È questo il significato del Mare fuori: “la speranza di superare la linea d’ombra” per rientrare nella vita quotidiana dopo il carcere.
Mare fuori su Rai 2 vuole raccontare di come sia possibile crescere grazie all’amore. D’altro canto Nardella avvisa che non si tratta di una storia buonista. “Qualcuno finirà male, ma quelli che si salveranno avranno fatto un grande salto” e saranno uomini migliori.
Il regista Carmine Elia: “anche attraverso le sbarre si può vedere il mare”
Nel corso della conferenza stampa il regista Carmine Elia racconta di quanto sia “stata una serie complicata”. Ha, però, la fortuna di fare “questo viaggio” sia con attori conosciuti sia con giovani attori “davvero straordinari che si sono messi in gioco”. Per alcuni di loro quella portata sul piccolo schermo è una realtà molto vicina.
Mare Fuori su Rai 2 è, quindi, la scommessa di “raccontare l’inconsapevolezza della giovinezza” in un mondo in cui “gli adulti dovrebbero essere degli specchi” di comportamento, ma spesso non è così. Nonostante la brutalità della vita e delle esperienze, Mare fuori vuole lanciare un “messaggio di speranza e di positività: anche attraverso queste sbarre si può vedere il mare”.
Carolina Crescentini: “la leggerezza, l’incidente è una colpa”

Degli attori conosciuti a cui fa riferimento Carmine Elia – oltre a Carmine Recano – una è sicuramente Carolina Crescentini. Nella fiction Mare fuori su Rai 2 interpreta la direttrice dell’istituto, a volte rigida e antipatica. “Un istituto penitenziario minorile si spera essere un luogo di passaggio” racconta l’attrice in conferenza stampa. Il problema è che la convivenza forzata può anche portare a disastri dettati da atti di bullismo. Per questo il suo personaggio ribadisce tre concetti fondamentali: “responsabilità, regole, azioni e conseguenze”. Senza questi tre pilastri il rischio è di uscire – quando si esce – dall’istituto di carcere minorile e di ricadere negli stessi errori.
Mare fuori su Rai 2 dal 23 settembre 2020 e su RaiPlay in anteprima da sabato 19 settembre 2020 vuole veicolare un messaggio chiaro e sottovalutato: “la leggerezza, l’incidente” sono “una colpa”. Queste sono le parole di Carolina Crescentini, attrice consapevole che quelli come l’istituto di detenzione minorile “sono luoghi che la società tenta di dimenticare”. Invece bisogna parlarne, bisogna sapere che esistono perché “ci si può finire, purtroppo anche facilmente”.
È Cristiana Farini, una degli sceneggiatori di Mare fuori, a dare, però una chiave di svolta a questo quadro generale. “Dietro un minore che sbaglia c’è un adulto che sbaglia”. Se i ragazzi finiscono in un carcere minorile sono in cerca di risposte, nel tentativo di trovare una via per uscire e diventare adulti. In quanto tali, è proprio chi è già adulto a avere la responsabilità di indicargliela.
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