Adesso che la prima stagione di Noi si è conclusa, non possiamo fare a meno di chiederci: il pubblico di fedelissimi di This Is Us è partito prevenuto nei confronti della versione italiana?
Paragonare i due prodotti ha poco senso. Da una parte, l’originale è stato concepito per la televisione statunitense, la quale segue delle regole ben precise che sono finalizzate a compiacere il gusto del pubblico americano. Dall’altra, Noi è pensato per il pubblico di Rai 1, il quale è sicuramente molto diverso e molto lontano dai telespettatori di NBC.
Abbiamo parlato a lungo delle differenze tra This Is Us e Noi – differenze inevitabili, giacché l’adattamento prevede che alcuni elementi siano declinati in favore della cultura del Paese in cui il remake è prodotto – eppure c’è ancora chi polemizza per la decisione di realizzare una versione italiana di This Is Us.
Dare un’opportunità a Noi è imprescindibile per chi si considera appassionato o appassionata di serie tv. Innanzitutto perché c’è un certo snobismo, che deriva da provincialismo insito nella nostra cultura, nei confronti delle produzioni fiction e seriali italiane. Per capire come si sta muovendo il settore audiovisivo italiano, l’industria cinematografica e soprattutto che cosa chiedono e cercano le emittenti e le piattaforme streaming è fondamentale guardare serie come DOC, L’amica geniale, Blanca e anche Noi.
Una volta abbattuto il nostro pregiudizio esterofilo, bisogna guardare – ed eventualmente giudicare – Noi come un prodotto a sé stante, ovvero non costantemente comparato all’originale This Is Us. Può piacere o non piacere, ma la storia di Noi racconta un pezzo d’Italia che conquista un pubblico piuttosto ampio che va dai più giovani ad un pubblico maturo.
Di questa operazione va applaudita la capacità di intercettare diverse fasce demografiche per riunire gli spettatori attorno allo schermo in quella che è considerata la event television, cioè i grandi eventi televisivi ai quali una persona sente di voler prendere parte come un rituale. Noi è riuscita, al netto delle osservazioni di chi l’ha più o meno apprezzata, a portare in televisione una grande saga famigliare che si distacca dalla traiettoria dei Pearson per tracciare il proprio cammino.
Se la fiction avrà una seconda stagione o meno resta al vaglio dei piani alti di Rai, ma chi scrive ritiene che Noi si meriti più di una chance, ma per dargliela bisogna imparare a non cercare continuamente parallelismi con la serie originale. Che la fiction sia tratta da This Is Us è un dato di fatto, pertanto le accuse di essere “una copia” non stanno proprio in piedi.
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