Outlander 3×05 “Freedom & Whisky”
Eccoci alla quinta puntata! Già non vedo l’ora della prossima per assaporare la tanto agognata riunione tra Claire e Jamie; ma iniziamo da questa. Bellissimo episodio come tutti quelli di questa stagione. Piango ogni volta come se non ci fosse un domani ed esulto come se fossi una bambina di quattro anni in un negozio di caramelle e la cosa è ridicola in realtà perché ho letto i libri, quindi so anche come andranno le cose.
Vorrei quindi dare un gran merito alla recitazione di Caitriona, Sam e di tutti gli altri perché sanno davvero toccarmi nel profondo, e credo sia lo stesso per voi. Ma torniamo alla puntata che è stata bella carica di emozioni. Riprendo la frase iniziale: quante vite si possono vivere in una vita? Quante vite può vivere una donna?
Abbiamo conosciuto Claire come infermiera di guerra, moglie giovane e spensierata, amante focosa, moglie avventuriera, madre coraggiosa, partner tradita e medico capace. Qui, per la prima volta, la vediamo molto confusa, una donna dalle mille sfaccettature, complessa, sexy, dolce, materna, amica, professionale, tenace, altruista ed egoista insieme e alla fine la vediamo per quella che ha tentato di nascondere per vent’anni… sé stessa, la vera Claire, quella innamorata di Jamie che non ce la fa più a vivere senza di lui e lo raggiunge.
Abbiamo vissuto le mille emozioni che hanno attraversato la mente dell’inglese da quando Roger le ha comunicato di aver trovato Jamie sotto le mentite spoglie di Alexander Malcolm; è dapprima impaurita perché non vuole cedere nuovamente alla speranza di poter rivedere Jamie, vedendola poi andare in fumo come successo in Scozia, poi, quando si rende conto che quello è realmente Jamie, è confusa perché cuore e mente le suggeriscono di prendere due strade differenti.
Se da una parte, infatti, vorrebbe subito correre dal suo amato scozzese, sa anche molto bene quali siano i suoi doveri come medico e come madre. Decide, quindi, di non dire nulla a Bree della scoperta, ma la ragazza, così come pure il fidato amico Joe, capisce che la madre le tiene nascosto qualcosa e vuole sapere tutta la verità. Claire le racconta tutto e Brianna la persuade a partire per ricongiungersi con il padre mai conosciuto.
A questo punto scopriamo il lato più femminile di Claire, quello che per venti anni aveva celato, e viviamo con lei le preoccupazioni legate all’aspetto fisico. Si chiede, infatti, come possa reagire Jamie alla sua vista, come possa valutare il suo cambiamento negli anni, se si ricordi ancora di lei o se l’abbia dimenticata. Anche in questo caso viene rassicurata da Brianna che la incita a organizzare i preparativi per la partenza e rivediamo Claire negli abiti che, a mio parere, più le si addicono, quelli del passato, quelli di moglie di un Highlander.
Le ansie di Claire aumentano mano a mano che si avvicina il giorno della partenza, così come la tristezza e l’angoscia per dover lasciare l’amata figlia, ma alla fine riesce a superare le sue paure e la vediamo tuffarsi a capofitto nella nuova vita.
Bellissima, a questo proposito, la scena in cui sta per scendere dal taxi e improvvisamente ci si ritrova nel passato e la vediamo calpestare fiera una pozzanghera mentre scende dalla carrozza, metafora dell’abbattimento delle barriere mentali che l’avevano condizionata e trattenuta per tanti anni.
Siamo, quindi, nella Scozia del 1766, non abbiamo visto il passaggio attraverso le pietre e devo fare un appunto sulla tempistica. Claire, infatti, attraversa i megaliti all’equinozio perché bisogna sempre tenere conto dei momenti ottimali per far sì che il cerchio si apra.
Ma poco male. Quello che conta è che finalmente i nostri amati si siano ritrovati. Aspettavo con ansia questo incontro, ma ancora di più la reazione bellissima di Jamie quando sente la voce di Claire, si irrigidisce, si volta, la vede e sviene. Nel libro è un pezzo veramente divertente e anche qui, malgrado le lacrime di gioia scorressero copiose, non sono riuscita a trattenermi.
Roger e Brianna
Parliamo un attimo dell’altra coppia che sembra si stia formando, ossia quella di Brianna e Roger.
Roger è un personaggio stupendo, adoro la sua calma, la sua dolcezza, l’amore che prova nei confronti di Brianna e la naturalezza e la volontà con cui fa tutto ciò che è in suo potere per farla stare bene.
Anche il libro che le regala a fine puntata, palese riferimento alla madre (e a Frank) è stato davvero un pensiero carino e l’occhiata che le ha lanciato mentre apriva il regalo è stata molto intensa, tipica di qualcuno che ama nel profondo.
Non mi ero espressa sul timido bacio della scorsa puntata (molto poco degno della figlia di due amanti focosi come Jamie e Claire, a mio parere) perché sarebbe risultato troppo lungo il tutto, ma questa volta mi devo per forza esporre. Purtroppo, da ciò che ho letto nei libri, non mi piace per niente il personaggio di Brianna. Scusatemi, so che molti di voi la amano, ma non la sopporto e quindi, nonostante la presenza di quell’anima stupenda di Roger, non mi piace molto la coppia. Cercherò, tuttavia, di fare un grande sforzo di volontà e di considerarla per come la mostrano nel telefilm e non per come è descritta nel libro.
Nonostante i miei pregiudizi, infatti, ho adorato come si è comportata con la madre, i tentativi di rassicurarla, di sorridere nonostante le stesse cadendo il mondo addosso e mi è piaciuta anche come si è relazionata a Roger. Si potrebbe pensare che sia lei quella più innamorata, da come lo guarda, come gli parla, come lo abbraccia e lo bacia e questa versione di Bree (molto, ma molto più dolce e delicata di quella del libro) non mi dispiace. Certo, dovrà farne di strada perché possa rivalutarla, ma se me la mostrano sempre così ce la può fare.
In ogni caso, per queste differenze dal libro, Roger e Brianna sono molto carini insieme e decisamente shippabili.
Durerà questa relazione? Jamie sarà solo svenuto o gli sarà passato un bell’infarto nel rivedere Claire? Riusciranno a capirsi com’erano soliti fare dopo essere stati separati per vent’anni? Stay tuned!
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