I viaggi nel tempo sono difficili da raccontare.
Spesso i film che trattano di questo argomento sono pieni di incongruenze ed errori che sfuggono a chi li guarda superficialmente, ma non all’occhio dei più esperti.
Basti pensare che Ritorno al Futuro è ancora oggi in grado di generare diatribe tra fan più accaniti, che ciclicamente ne assaltano la pagina Wikipedia!
Ebbene, adesso che si appena conclusa la prima metà del ciclo di episodi della 1° stagione possiamo dirlo: la scommessa dei salti temporali di Outlander, la nuova serie del network americano Starz iniziata lo scorso 9 agosto negli Stati Uniti, sembra stia funzionando, e anche egregiamente.
La serie è la trasposizione televisiva di una serie di romanzi scritti da Diana Gabaldon, (scrittrice statunitense, plurilaureata in Biologia Marina, in Zoologia e in Ecologia, sessantadue anni portati benissimo) amante della Serie Doctor Who, da cui infatti ha ripreso il tema dei viaggi nel tempo e l’ispirazione per il personaggio maschile protagonista delle vicende da lei raccontate: Jamie MacCrimmon, scozzese diciassettenne del 1745, incontrato nell’episodio 50 della Sesta Stagione del Dottore più famoso degli ultimi 50 anni: “War Games”.
Ma torniamo alla nostra Serie TV.
Protagonista indiscussa della saga è una donna, Claire Beauchamp (Caitriona Balfe), di professione infermiera la quale, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, si ricongiunge con il marito, Frank Randall (Tobias Menzies) e decidono di festeggiare la fine del conflitto partendo per le Highlands scozzesi, alla volta di una seconda luna di miele.
Durante il soggiorno, però, esattamente nella notte di Samhain (Halloween!!), Claire e il marito assistono ad un ballo notturno di alcune donne di Inverness, luogo in cui soggiornano, intorno ad un cerchio di pietre chiamato Craigh Na Dun, che ricorda tanto quello di Stonehenge.
Il giorno dopo, rimasta colpita dallo spettacolo a cui ha assistito, Claire decide di tornare al cerchio di pietre e, posando una mano sulla pietra centrale, viene investita da una luce fortissima che la porta indietro nel tempo… più precisamente nel 1743!
La donna si ritrova così catapultata in un’epoca totalmente diversa e, una volta superati lo shock e l’incredulità a fronte a ciò che le è capitato, non fa in tempo a imprecare (“Dio Cristo d’un Roosevelt!”) che si ritrova sequestrata da una banda di scozzesi rudi e bifolchi che la portano con sé fino al castello del Laird Colum (Gary Lewis), ovvero il Signore delle Highlands.
Durante la permanenza di Claire nella tenuta dei MacKenzie, la donna stringe un’amicizia sincera con Jamie (Sam Heughan), giovane scozzese parecchio aitante e parecchio fisicato (sigh!), nipote del Laird, il quale le si affeziona fintanto da sposarla nel momento in cui corre il rischio di essere arrestata, torturata e seviziata da Black Jack Randall (interpretato sempre da Tobias Menzies), avo del marito Frank nonché ufficiale sadico e violento della Corona inglese (da lì il soprannome Black).
La tensione sessuale tra Claire e Jamie è palpabile sin dal loro primo incontro, in cui lei, appena scampata allo stupro da parte di Black Jack Randall, viene portata in salvo da uno degli uomini del Laird MacKenzie, clan di scozzesi che risiedono a Castle Leoch, e si propone di rimettere la spalla slogata a posto a Jamie mezzo nudo, con mosse da ortopedico specializzato. E noi la ringraziamo per questo!
La prima serie di Outlander, titolo originale anche della serie cartacea nella versione statunitense, riprende le vicende del primo libro e sarà composta da 16 episodi divisi, però, in due parti.
La prima parte è andata in onda a partire dal 9 agosto fino al 27 settembre.
La seconda sarà trasmessa nella prima metà del 2015, a partire dal 4 aprile.
I motivi di questa assurda e stramba suddivisione delle puntate sono ignoti a noi Outlander-addicted, che preferiremmo spararci l’intera stagione tutta in una volta (o notte!).
La scelta di palinsesto è in linea col trend di molti network americani via cavo, che non avendo la stessa possibilità di raggiungere il pubblico dei “Big 5” network generalisti, preferiscono spezzare le stagioni delle serie più forti per massimizzare la suspence e rendere ogni ritorno un evento. Ma che fatica aspettare!
Negli Stati Uniti la serie sta ottenendo ottimi ascolti: dai 720mila telespettatori del primo episodio si è arrivati a superare 1 milione di spettatori con la 1×07, che ha , ha finalmente accontentato tutte le fan della coppia Jaire (o Claimie?), portando sullo schermo la loro notte di nozze.
Se avessero girato un film l’avrebbero intitolato “Sotto il kilt, niente”!
L’autrice Gabaldon ha iniziato a scrivere questa saga nel 1991 e, come il suo amico di bevute George R. R. Martin, non ha ancora finito!
Per il momento, quindi, si accontenta di continuare a scrivere, lavorando anche come consulente per la Serie Tv.
Ebbene sì, ha pubblicato ben 13 volumi della saga, con il quattordicesimo in uscita nel 2015 e la storia è ben lungi dall’essere conclusa.
Tra viaggi nel tempo, figli illegittimi, mariti che prima dati per morti ma che non sono davvero morti e spostamenti tra vecchio e nuovo continente, la cara Gabaldon ci ha offerto tantissimo materiale da leggere e parecchie lacrime da versare.
Se non riuscite ad aspettare i tempi della serie tv ci sono una dozzina di libri da poter leggere, ma poi non dite che non vi ho avvisato – Outlander crea dipendenza!
Nel frattempo Claire, Jamie e la loro banda di scozzesi per metà barbari e metà modelli di Abercrombie vi salutano e vi augurano una buona pausa invernale!
Stay tuned e non dimenticate di rimanere con noi anche nel 2015 per parlare dei nuovi episodi!