Sleepy Hollow: Stagione 2 Episodio 10 “Magnum Opus”

Abbie ed Ichabod alla ricerca di una mistica spada, mentre l’attacco di Moloch è imminente!
Chi siamo? Questa è, insieme a “da dove veniamo?” e “dove andiamo?”, una delle cosiddette domande fondamentali che ci poniamo tutti, almeno una volta nella vita. E chi potrebbe chiedersi “chi sono?” meglio del buon Ichabod, sospeso com’è tra passato e presente, tra chi credeva di essere (soldato, patriota, spia) e chi si trova ad essere (un Testimone)? Ebbene, Ichabod se lo chiede eccome…ma giocando a Chi Sono? con Abbie. Ironicamente, la carte che ha in fronte reca proprio il nome di George Washington, passato alla storia americana come “l’uomo che non sapeva dire bugie”, mentre Crane, sulla base della sua esperienza di prima mano, può affermare che
quell’uomo era il capo di una rete di spie; certo che era un bugiardo!

Tuttavia, il tema dell’identità, tornerà prepotente nel corso dell’episodio. Katrina riesce a comunicare con i nostri eroi incantando uno specchio, e li informa che Moloch sta crescendo di ora in ora, e che non è più in grado di ucciderlo. Abbie ed Ichabod si mettono allora alla ricerca di uno strumento per fermarlo, consultando il diario di Grace Dixon, amica di Katrina ed antenata di Abbie, che hanno recuperato nello scorso episodio. Scoprono così l’esistenza di una mistica Spada (come nella migliore tradizione Fantasy, d’altronde), che fu in possesso di Enoch ed è chiamata Spada di Matusalemme, in grado di uccidere i demoni. Questa spada, in virtù delle “solite” strane coincidenze, si trova nascosta a poca distanza da Sleepy Hollow.
Ma…c’è sempre un “ma“, ovviamente: Henry non è fesso come può sembrare, ha capito benissimo il doppio gioco di Katrina, ed ha spiato tutte le mosse dei Testimoni dallo stesso specchio che la strega ha usato per comunicare con loro. Perciò ordina ad Abraham/Cavaliere della Morte di trovare la spada e fermarli. Questi ubbidisce, non prima di aver minacciato Katrina che, viste le sue bugie, al suo ritorno, la legherà a sé con il Rituale di cui si parlava nelle scorse settimane.

Ichabod ed Abbie giungono presso delle rovine che Abbie ha già visto in sogno, ma durante la notte, il Cavaliere attacca. E’ sempre un piacere vedere Morte, vestito da Giubba Rossa, e senza la testa, sparare con il fucile a pompa come Terminator, ma fa un po’ ripetitivo. Come nella migliore tradizione, però, il sorgere del sole (in circa 5 secondi), lo mette in fuga. E scopriamo che Ichabod l’aveva previsto, perché ha imparato ad usare l’app del meteo sul telefono. Grande.
I due Testimoni approfittano del giorno per scovare ed esplorare il nascondiglio (un tunnel sotterraneo), ma qui trovano statue di persone, tra cui quelli che sembrano Conquistadores Spagnoli, e la stessa Grace Dixon, che sono state tramutate in pietra dallo sguardo di una Gorgone: come Medusa della mitologia Greca, per intenderci. Messisi in salvo, Abbie intuisce che devono attirare contro la bestia di guardia proprio Morte, che non può essere ridotto in pietra, perché…non ha gli occhi. La genialità è contagiosa.
Intanto, Jenny sta aiutando Irving a fuggire. Ricordo che nella scorsa stagione c’era stato un accenno, una vaga idea di un possibile “qualcosa” tra di loro. Ma tutto è lasciato sul vago. Poi i due si separano per evitare un posto di blocco, ed Irving scegli di non riunirsi a Jenny per non causarle dei guai: proseguirà la fuga da solo, lasciandoci con un palmo di naso.

Ichabod intanto realizza che tutta la sua vita è stata basata sulle scelte degli altri: apprendiamo che fu Abraham a spingerlo ad arruolarsi per l’America, sempre lui lo convinse della bontà della causa dei rivoluzionari, ed infine conobbe Katrina perché, in origine, era fidanzata con lui. In ragione di ciò, Crane è sfiduciato.

devi decidere, amico mio, se vuoi insegnare la Storia, o contribuire a farla
Ma non c’è tempo per le indecisioni: al calar della notte Morte arriva di nuovo, entra nel tunnel ed affronta la Gorgone, come previsto. Intanto, Abbie deve scegliere la giusta Spada in mezzo ad una dozzina di false: prendere quella sbagliata potrebbe ucciderla. Il che fa tanto Indiana Jones e l’Ultima Crociata. Abbie, da buona americana, se ne accorge e dice:
se non prendo quella giusta, prenderò a calci qualche Templare, nell’Aldilà
Divina. Intanto Morte taglia la testa alla Gorgone, ed Ichabod affronta il suo passato. Convince Abraham (che ora anche lui può vedere com’era un tempo, in virtù della Maledizione che li lega) a risolverla con un duello all’arma bianca, come ai vecchi tempi. Spada contro ascia: e mentre combattono, da veri uomini, discutono del loro destino.

Abraham accusa Ichabod per tutto quello che gli è capitato, ma Crane reagisce e ne ricava la Morale Finale: ciascuno di noi è il risultato delle proprie scelte, così uno di loro ha scelto di imbracciare il sentiero del rancore, l’altro, quello della giustizia. Sconfitto, Abraham sta comunque per uccidere Crane con il fucile, ma rinuncia e si ritira quando ode la chiamata di Moloch, per l’imminente Apocalisse: preferisce tormentare Ichabod lasciandolo vivo per il momento, facendogli sapere che Katrina sarà sua per sempre. Le spade, intanto, si sono rivelate tutte false.
Rimasti soli, Abbie ed Ichabod realizzano che solo chi “conosce sé stesso” può trovare la vera spada: e loro, ora, lo sanno. Perciò, insieme svelano l’incanto ed ecco che Ichabod si erge maestoso con la mistica arma fra le mani.
Che dovrà usare molto presto: a Sleepy Hollow, Moloch è diventato adulto, sta radunando i suoi seguaci, e tutto è pronto per il Rituale di Katrina. L’Apocalisse è ormai imminente.

E bisognerà affrontarla presto:
il prossimo episodio andrà in onda Lunedì 1° Dicembre, subito prima della pausa invernale.
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