Che fine ha fatto Beth?
La domanda che ha tormentato i fan di The Walking Dead finalmente trova risposta!
Il quarto episodio della quinta stagione risponde alla domanda che tutti ci eravamo posti, dopo averla vista sparire al termine del quarto ciclo. Ci consola vederla in un ospedale, il Grady Memorial Hospital di Atlanta, soccorsa da alcuni poliziotti, tra cui la ferrea capogruppo Dawn (Christine Woods, che gli spettatori di FlashForwards ricorderanno di aver già visto alle prese con pistole, ordini e cazzotti) e medicata dal rassicurante dottor Steven Edwards (Erik Jensen), intenzionati poi a continuarle a dare un tetto, cibo e abiti puliti.

Solo che, a quanto la ragazza scopre ben presto, si inizia a contrarre debiti che vanno continuamente estinti. Beth non ci sta, ricordando al pubblico di non essere più da tempo la fanciulla continuamente bisognosa di aiuto e protezione che nella seconda stagione arrivò addirittura a tentare il suicidio, ed elabora un piano con l’aiuto di Noah (Tyler James Williams: fino a 5 anni la star di Everybody Hates Chris), un ragazzo conosciuto lì e desideroso come lei di scappare.
L’impresa riesce per metà, visto che è solo il giovane a fuggire, mentre Beth è catturata nuovamente. Ma non è tutto: subito prima della fine della puntata, la ragazza vede entrare nella struttura ospedaliera una nuova paziente, ovvero una Carol (Melissa McBride) piuttosto malridotta. Ancora una volta un episodio monotematico, a tratti decisamente horror, niente affatto noioso come se ne sono visti nella passata stagione, ma che, anzi, rende finalmente giustizia ad un personaggio che ha sempre faticato a trovare il suo spessore. E che, cosa non meno importante, continua a mostrarci quali orrende forme riesce a prendere l’umanità di fronte ad un cataclisma come quello della serie. Sicuramente diverse, con regole e priorità ancora differenti dal villaggio del Governatore o dalle barbarie di Terminus, ma non meno folli e criminose.

Un dipinto del Caravaggio, La Negazione di San Pietro (1610), trova magnificamente posto nella trama: è il dottor Edwards ad averlo raccolto tra gli oggetti andati persi del Museum High di Atlanta (ma nella realtà è al sicuro al Metropolitan di New York) e si sofferma sul soggetto, la negazione di Pietro di fronte alla “accusa” di essere amico di Gesù. Così come il Santo dichiarando il falso cercò di proteggersi, anche Steven cerca di proteggere se stesso, se serve, ammazzando altri eventuali medici nella struttura, in modo da rimanere l’unico necessario e non sacrificabile.