Reign 4×16 “All It Cost Her”
È davvero difficile trovare le parole giuste per dire addio a Reign dopo tutte le emozioni che ci ha regalato negli ultimi quattro anni. Una serie tv storica un po’ fuori dagli schemi, spesso criticata per le incongruenze storiche, ma con carattere da vendere. Si è distinta grazie ad un cast giovane e talentuoso che ha donato freschezza alla vicenda e fatto innamorare chiunque.
La notizia della cancellazione è arrivata quando le riprese della quarta stagione erano vicine alla conclusione e quindi gli autori si sono ritrovati con tante storyline da concludere e troppo poco tempo per farlo. Così siamo giunti al series finale con oltre vent’anni di storia ancora da raccontare e solo 40 minuti a separarci dal triste finale.

Vediamo allora qual è stato l’epilogo di Reign.
In Francia lo scontro tra Henry e Charles sembra essere arrivato alla battaglia finale.
Henry è ancora inconsapevole di aver perso il sostegno della Spagna e Charles aspetta solo l’occasione giusta per chiudere la vicenda. Ma mentre Henry e Nicole sono bloccati fuori dal porto francese, la ragazza viene avvelenata per mano dell’incantesimo compiuto dalla strega al servizio di Catherine.
A questo punto Henry disperato ritorna a corte e quando Charles vede la sua amata senza vita sta per attaccare suo fratello. È Catherine a fermarlo e a mettere in atto il suo piano: la regina madre accusa la Spagna dell’uccisione della ragazza e finalmente riesce a far schierare i due ragazzi dalla stessa parte.

Ma la magia ha sempre uno costo e Catherine sarà costretta a pagarlo: la strega infatti gli rivela che entrambi i suoi figli non sopravvivranno a lungo e che la sopravvivenza della stirpe dei Valois sarà solo nelle mani della principessa Margherita. Personaggio storicamente interessante la cui vicenda però non verrà mai sviluppata.
Ed è così che diciamo addio alla corte francese, primo importante scenario all’interno della serie.
In Inghilterra Elizabeth si trova tra due fuochi: da una parte vuole svincolarsi da un fidanzamento che è diventato un enorme peso e dall’altra ha la Spagna che si avvicina sempre più minacciosa. Così la regina riveste i panni della grande sovrana che ha fatto di Elisabetta I Tudor il mito che tutti noi conosciamo: veste l’armatura e sfida i suoi nemici.
Quando riceve la lettera di Mary, in cui sua cugina le comunica che ha avuto un erede e che rinuncia al suo diritto sul trono inglese, Elizabeth accetta le sue condizioni e accetta il piccolo James anche come suo erede, sarà lui l’unico sovrano che ricongiungerà i due regni.

La regina quindi coglie al balzo anche l’occasione per liberarsi dal fidanzamento con l’arciduca d’Austria e rivendicare il suo potere come donna e come sovrana, che non ha bisogno di nessuno al suo fianco per poter governare.
In Scozia Mary è disperata per la scomparsa del piccolo erede per opera di Darnley e tutti i suoi uomini corrono per le città in cerca del principe. Nel frattempo il re, perso nei deliri della sifilide abbandona il bambino nel bosco e continua il suo viaggio senza meta per le terre scozzesi, fino a trovare rifugio in una residenza abbandonata appartenente alla sua famiglia.
Nel mentre le ricerche vanno avanti, ma sarà solo James, tornato a corte su richiesta della stessa Mary, a ritrovare e a riportare il piccolo tra le braccia di sua madre: per mostrargli tutta la sua gratitudine la regina decide di dare il suo nome al piccolo principe.
Ancora accecata dal dolore e dalla paura di aver perso per sempre il suo bambino, Mary accetta la proposta di Lord Bothwell e dà all’uomo il consenso di organizzare l’assassinio del re. Ma i piani non vanno come previsto, Bothwell inscena un incendio però Darnley riesce a fuggire dalla casa in fiamme e così i due si sfidano a mani nude fino a che il re non ha la peggio. Un testimone però ha assistito alla scena e riporta tutto a John Knox che coglie la palla al balzo e accusa Bothwell e Mary dell’omicidio del re e li fa arrestare.
Così giungiamo agli ultimi momenti dell’episodio, con un salto temporale di 21 anni Mary è prigioniera di Elizabeth e aspetta di conoscere il suo destino.
La sua condanna è nelle mani di Elizabeth, che appare come una sovrana logorata dal peso del suo ruolo, e di suo figlio James che vede profilarsi davanti ai suoi occhi il suo futuro come sovrano di Scozia e Inghilterra riunite.
La storia deve compiersi e così Mary a testa alta affronta la sua condanna.

L’8 febbraio 1587, il giorno fissato per l’esecuzione, presso il castello di Fotheringhay, Mary, come riferiscono le fonti, entrò nel salone con aria tranquilla, indossando un abito scuro e un lungo velo bianco, simile a quello di una sposa. Quando il boia le presentò le sue scuse, ella gli disse: «Vi perdono con tutto il mio cuore, perché spero che ora porrete fine a tutte le mie angustie».
Si conclude così la storia di Mary Stuart, Queen of Scots.
Gli ultimi minuti della serie sono stati un crescendo di emozioni, con le lacrime agli occhi abbiamo assistito alla morte della grande regina che abbiamo imparato ad amare ma siamo stati ricompensati comunque con un lieto fine che lascia con il sorriso sulle labbra.
Dopo la sua morte, Mary riapre gli occhi nel suo paradiso accanto al suo unico grande amore: Francis. Finalmente possono essere solo un ragazzo e una ragazza, liberi di amarsi.

In un susseguirsi di scene bellissime che ripercorrono la vita di Mary, tra gioie e dolori, ma sempre accanto alle persone che le hanno voluto bene, cala il sipario sulla storia di Reign.
È stato un finale dolce-amaro, uno di quegli epiloghi che ti lascia una strana sensazione. Sei ancora distrutto dall’esecuzione della regina di Scozia, ma nella scena successiva lei corre libera e serena al fianco del suo unico grande amore. La cosa curiosa è che queste scene sono state girate nel 2015 prima che Toby Regbo lasciasse per sempre i panni di Francis e quindi questo sarebbe stato il finale in ogni caso.

Credo fortemente che le serie tv siano un mezzo potentissimo per mandare dei messaggi, soprattutto alle nuove generazioni, e credo che nel suo piccolo anche Reign abbia contribuito a questo. Ci ha trasmesso e fatto affezionare a tre grandi donne, che da sole hanno difeso il loro regno, il loro trono e la loro famiglia. Donne forti e determinate che rispecchiano alla perfezione dei valori attuali ancora oggi.
Reign è stato il trampolino di lancio per un gruppo di giovani attori che si sono messi in gioco e hanno mostrato tutto il loro talento. Ho apprezzato tantissimo l’estrema cura nella creazione delle ambientazioni e dei costumi che ci hanno fatto sognare ad occhi aperti.
Anche se non è stato esente dalle critiche, credo che Reign sia giunto a testa alta alla sua degna conclusione e che resterà per sempre nei cuori di ognuno di noi.
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Il finale non mi è piaciuto