Roswell reboot scatena le proteste della Lega Nord
Il reboot di Roswell, recentemente annunciato dal network americano The CW, sembrava essere stato accettato in maniera molto più pacata rispetto a quanto accaduto per il remoto di Streghe che, al contrario, ha suscitato molte polemiche.

Il reboot di Roswell, infatti, sembra aver raccolto molti consensi da parte dei fan, felici di rivedere la storia che ha reso grande la serie realizzata da attori nuovi che reciteranno guidati da Carina Adly MacKenzie, che ha ripreso il suo ruolo originale di sceneggiatrice, e dalla regista e creatrice di The Vampire Diaries e The originale Julie Plec.
Ma le polemiche non hanno tardato ad arrivare: il partito politico della Lega Nord si sta scagliando compatto contro il reboot di Roswell: al grido “basta immigrati” i rappresentanti del partito si stanno fortemente opponendo alla realizzazione della serie, che non solo ha come protagonista una ragazza immigrata, ma che parla anche di alieni arrivati nel nostro Pianeta illegalmente, nascondendosi tra la popolazione e portando via posti di lavoro agli umani.

La trama della serie tv, infatti, racconta la storia di Liz, una ragazza figlia di immigrati messicani che torna a Roswell, il proprio paese d’origine e scopre che il ragazzo di cui era innamorata, Max, è in realtà un alieno che è riuscito a celare la sua identità per tutto quel tempo. La Lega Nord sostiene che una serie di così grande successo potrebbe solo alimentare la voglia da parte di immigrati e alieni di arrivare sulla Terra al solo scopo di approfittarsi della gente comune, facendosi beffe delle regole e rubando il lavoro alla gente onesta.
È davvero possibile che il reboot venga bloccato da queste proteste o le polemiche sono un’esagerazione?

Pesce d’aprile!
Lascia un commento