
Qual è il prezzo da pagare per essere eletto leader del mondo libero onestamente?
La vita di tuo figlio, secondo Eli Pope, istituito nuovamente Comando dell’inarrestabile B613.
“Olivia voleva un altro mandato per lui, e mi ha fatto promettere che non gli torcessi un capello. Ma lui si è preso mia figlia, e quindi io mi sono preso il suo”.
Questo agghiacciante ragionamento è il culmine del sanguinario piano ordito da Rowan per tornare al potere, scalzando Jake e Fitzgerald Grant stesso – e soprattutto, tradendo definitivamente la fiducia di Olivia.
Ripercorriamo insieme il finale di stagione per assistere al dispiegarsi della malvagità di Pope senior.
La bomba piazzata da Maya Lewis scoppia durante il funerale del senatore Hightower.
In quello che rimane ad oggi l’atto più spregevole di Cyrus, il Capo dello Staff decide di non rivelare a Fitz la minaccia terroristica, disposto a lasciar morire il candidato avversario Langston.
Ad avvisarlo ci pensa Jake, e il presidente si ritira in un bunker di emergenza con i vertici dello Stato.
Pochi attimi prima dell’esplosione le autorità fanno evacuare la chiesa, e Leo Bergen capisce che quello è il momento per Sally di diventare l’eroina d’America. Sporcandole il volto con un po’ di fuliggine e strappandole una manica la manda a soccorrere i feriti: “vai e sii Gesù!” le urla lo spin doctor, e la tattica funziona, al punto che tutti i telegiornali preferiscono mandare in onda le gesta di Sally che il discorso di Grant.
A seguito del suo presunto eroismo, i sondaggi danno la vicepresidente Langston in netto vantaggio sul presidente Grant.
Olivia si reca in ospedale a visitare il padre, che è sopravvissuto all’aggressione di Maya Pope; le coltellate l’hanno indebolito notevolmente, ma lo vediamo determinato a voltare pagina e desideroso di avere un bel rapporto con la figlia.
Liv sente il peso della sconfitta imminente: “pensavamo che stavolta avremmo potuto vincere in maniera pulita”, confessa al padre.
Charlie scopre che Quinn e Huck sono tornati insieme, e lascia l’appartamento della ragazza.
Uscendo decide di farle un ultimo regalo: il dossier con le informazioni e l’indirizzo della famiglia di Huck; scopriamo che la moglie Kim e il figlio Javi sono ancora vivi, e non sono stati uccisi dal B613 come era stato fatto credere.
Quinn porta Huck davanti alla casa dove abitano madre e figlio, e gli dice di amarlo, rivelandogli perché sono lì; Huck dal suo canto si infuria e le ringhia di non rivolgergli più la parola. Ahia!
Mentre Fitz è impegnato a scrivere il discorso da presidente uscente Olivia decide di rivelargli la verità su Mellie e sullo stupro che subì per mano di suo padre Big Jerry.
Fitz inizialmente è incredulo, ma poi si reca dalla First Lady, che con uno sguardo capisce immediatamente che il marito sa: “Olivia Pope non è capace di farne una giusta” commenta con amaro sarcasmo.
La tensione iniziale si scioglie in un momento molto tenero tra i due, in cui Fitz bacia la moglie in fronte, timido segnale di una riconciliazione della belligerante First Couple.
Infine scopriamo l’esito del test di paternità che nella scorsa puntata era sigillato di fronte a Mellie: Jerry Junior è figlio di Fitz!
Olivia si rende conto di cosa comporta questo riavvicinamento tra Fitz e Mellie: “non andremo in Vermont, lo capisco”, dice al suo amante, riferendosi al loro sogno di ritirarsi nel famoso chalet di montagna e coronare il loro amore alla luce del sole.
Fitz non se la sente di abbandonare la moglie, non dopo aver scoperto la verità sul padre.
Liv nel frattempo si trova visitare di nuovo Eli, ma al suo posto trova la madre Maya, che le rivela di avere agito per far sì che Olivia avesse la possibilità di essere libera e felice; la madre la mette in guardia da Fitz, “l’uomo che ti ha ferito ti metterà da parte quando avrà finito di usarti”, ed esce indisturbata dall’ospedale sapendo che la figlia non la fermerà.

Mentre la famiglia Grant al completo si presenta ad un comizio elettorale a Springfield, in Virginia, Jerry Jr. inizia a starnutire sangue per poi cadere esanime sul palco.
Portato d’urgenza in ospedale il figlio 15enne del presidente muore di meningite batterica.
Il primo pensiero di Olivia una volta annunciata la morte di Jerry?
“Adesso vinceremo le elezioni perché la First Family ha appena perso il figlio”. “Quando siamo diventati così?” chiede Liv a Cyrus.
Un Eli ancora degente si reca nel corridoio dell’ospedale dove sono stati trasferiti i Fitzgerald per porgere le sue condoglianze al presidente: il ceppo del virus che ha colpito Jerry è lo stesso che è stato trafugato da un laboratorio la settimana precedente, e Fitz è convinto che dietro a tutto questo ci sia Maya Pope. “Lei ha ucciso mio figlio” dice a Eli “e io ucciderò lei”.
Fitz dice a Olivia di non biasimarla per la morte del figlio, ma la donna capisce che questo segna definitivamente la fine della loro storia.

Dopo aver convinto Huck a tornare dalla sua famiglia, Olivia telefona al padre per chiedergli se l’offerta del jet privato che lui le fece nel 1° episodio è ancora valida. Abby è fortemente contraria all’idea che Liv molli tutto per una vita più facile, ma la Gladiatrice sembra decisa.
La Olivia Pope & Associati viene informata della partenza, e che Eli si occuperà finanziariamente di loro.
Nel frattempo Eli esce dall’ospedale e mette i suoi uomini sulle tracce di Maya Lewis; per trovarla usa Harrison, che aveva scoperto il suo covo attraverso la sua ex Adnan Salif.
Harrison non ha intenzione di cedere a Comando, ma Eli gli estorce una confessione mostrandogli le foto del cadavere di Adnan, lasciando intendere che ad ucciderla sia stata Maya.
Jake si reca all’appartamento di Olivia per dissuaderla dal partire, ma Liv è estremamente lucida e determinata:
“Ho cambiato diverse prospettive, e ho sperato e pregato di sbagliami.
Ho finto di non sapere quale fosse la risposta, ma non è così. Adesso è ora di affrontare la verità.
Sono io l’anello debole, sono io la cosa a cui bisogna trovare una soluzione. Io sono lo scandalo.
E il miglior modo per gestire uno scandalo è stroncarlo.”
Jake vuole partire con Olivia verso una vita migliore, ripetendo il suo leitmotiv della stagione: “salvami”.

Eli informa il neo eletto presidente Grant che Maya è stata catturata e uccisa, e Fitz lo istituisce nuovamente capo del B613.
La verità è che Maya giace nella botola, e la vediamo sorridere con una strana complicità al marito prima che questi dia ordine di coprire la grata.
A collegare tutti quegli eventi è Harrison, che capisce che il mandante di tutto è sempre stato Eli Pope.
Su ordine di Comando, la guardia del corpo presidenziale Tom ha infettato Jerry Junior con il virus della meningite, e ha ucciso Adnan Salif per ottenere le informazioni da Harrison.
La vendetta verso Grant è il movente: a Fitz Eli non ha perdonato di avere minacciato la prosperità del B613, ma soprattutto di essersi preso sua figlia Olivia.
Il fato del Gladiatore rimane incerto a fine puntata, ma la sua annunciata dipartita dal cast della prossima stagione ci conferma che Harrison è l’ultima vittima dello spietato piano di Eli.
Nelle ultime scene della stagione lo staff presidenziale è in festa, e Cyrus informa un tetro Fitz che gli exit poll lo danno vincitore.
Il presidente si ritira nello Studio Ovale, e il peso della campagna presidenziale diventa troppo per lui: tremante, cade in ginocchio mentre ripercorre con la mente tutti i momenti tragici, tra cui le morti di James e di Jerry, e le discussioni con Olivia. Disperato, Fitz le telefona, ma Olivia e Jake stanno decollando a bordo del jet privato messo a loro disposizione da Eli.
Di fronte alla chiamata Liv decide di spegnere il cellulare presidenziale, chiamandosi fuori dalle nefandezze di Washington, pregustando un futuro roseo con Jake al suo fianco.

Il commento:
La 3° stagione di “Scandal” si conclude esattamente come era iniziata, con Olivia a bordo di un aereo per volere del padre.
L’ennesimo colpo di scena in casa Pope delinea i coniugi Eli e Maya al pari di due cattivi da operetta, molto probabilmente in combutta.
Questo season finale è frastornante e caotico, e invece di concludere gli archi narrativi opta per ucciderne i personaggi associati: è il caso di Jerry Junior e Adnan Salif, entrambi espedienti narrativi che a conclusione della stagione hanno apparentemente cessato di avere rilevanza per la serie.
I risvolti più interessanti della puntata sono quelli tra Olivia e Fitz, e non è un caso che gli episodi migliori della serie sono quelli incentrati su di loro. Spettava davvero a Olivia rivelare la verità su Big Jerry e Mellie?
E soprattutto, a che pro, considerando che ciò avrebbe comportato la fine della sua storia con Fitz?
“Scandal” inizierà la sua 4° stagione questo autunno, ma le sue storyline stanno invecchiando male, e la supercouple “Olitz” ne è la cartina tornasole.
Gli ostacoli creati per tenere separati Fitz e Olivia sono sempre più improbabili e frustranti, e sebbene la serie si erga su di loro, è il caso che Shonda Rhimes li ricongiunga una volta per tutte.
Per fare un parallelismo con la sorella maggiore “Grey’s Anatomy”, Meredith e Derek alla fine della 3° stagione si sono finalmente messi insieme, e già la stavano tirando lunga. Personalmente ho perso il conto delle volte che Liv e Fitz si sono lasciati in questa stagione, e i piagnucolosi intermezzi di Jake non costituiscono un’alternativa positiva per la serie (e il fandom).
Mi auguro che in occasione della prossima stagione “Scandal” ritorni al suo massimo splendore, lasciandosi alle spalle gli scandali personali degli attori (l’allontanamento dal cast di Columbus Short), e tornando a mettere Olivia nell’occhio del ciclone, specie in seguito alle limitazioni che ha comportato la gravidanza di Kerry Washington.
Riassumendo il tutto in una parola: DAJE!
Voto: 8/10