Buon May The 4th, arriva la Bad Batch
Per celebrare “May the Fourth”, la giornata mondiale che celebra la saga di Star Wars la cui data richiama all’orecchio “May the Force (be with you)”, Disney+ e Lucasfilm lanciano il primo episodio di “Star Wars: The Bad Batch”.
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Della durata di ben settanta minuti, la puntata di apertura della nuova serie animata riporterà il pubblico nelle atmosfere di “The Clone Wars”, l’amatissima saga di Dave Filoni che si è conclusa lo scorso anno con la settima stagione.
Chi è la Bad Batch

“The Bad Batch” segue le vicende della squadra d’élite sperimentale che compone la Clone Force 99, introdotta nella stagione finale di “The Clone Wars”.
La serie costituisce a tutti gli effetti un sequel di quest’ultima e segue la Bad Batch intenta a farsi strada in una Galassia in rapido cambiamento subito dopo la fine della Guerra dei Cloni, con la caduta della Repubblica, lo sterminio dei Jedi introdotto dall’Ordine 66 e l’ascesa dell’Impero.
Ormai ben abituati a lavorare insieme, Hunter, Wrecker, Tech e Crosshair sono un comando delle forze speciali potenziati da alcune variazioni genetiche che li hanno resi dei super-soldati rispetto ai loro fratelli nell’Esercito dei Cloni realizzato su Kamino per ordine del maestro Sifo-Dyas.
Hunter è il capo, Tech è lo specialista informatico, Wrecker è il forzuto e Crosshair il cecchino. I quattro hanno accolto nelle loro schiere anche Echo, soldato dotato di impianti cibernetici, dopo averlo salvato dalla prigionia separatista in “Star Wars: The Clone Wars”.
Il team di The Bad Batch

A produrre “The Bad Batch” troviamo Dave Filoni (The Mandalorian, Star Wars: The Clone Wars), l’autore e produttore esecutivo che George Lucas ha designato come suo successore. La popolarità delle sue serie animate “The Clone Wars”, “Rebels” e “Resistance” ha consentito a Filoni di compiere il salto verso il live-action con “The Mandalorian” e le prossime “Ahsoka”, “The Book of Boba Fett” e “Rangers of the New Republic” in arrivo su Disney+.
Il team che realizza “The Bad Batch” è lo stesso di “Resistance”: Athena Portillo, il supervising producer Brad Rau (già supervising director di “Star Wars Forces of Destiny”) e la head-writer Jennifer Corbett sono i produttori esecutivi della serie.
“Lavorare con Dave Filoni in Star Wars Resistance è stata un’esperienza fantastica” ricorda Jennifer Corbett, che in passato è stata produttrice di NCIS – Unità Anticrimine, nel corso della conferenza stampa globale a cui ha preso parte anche Tvserial.it. “Quando mi propose di sviluppare The Bad Batch con lui mi è sembrato di essere in una masterclass di scrittura Star Wars” ha aggiunto.
“Dire quale dei cinque membri della Bad Batch è il mio preferito da doppiare sarebbe come scegliere tra i miei stessi figli” scherza Dee Bradley Baker, celebrato voice-artist americano e interprete dei protagonisti della Clone Force 99.
“In questa serie assistiamo alla transizione tra la Repubblica e l’Impero, e la Galassia viene irrigidita da una struttura di potere gerarchica” anticipa Bradley Baker, che spiega: “La Bad Batch è una squadra di cloni, ma a differenza dei loro fratelli non prendono ordini da nessuno”.

“Sono entusiasta di portare in scena questo periodo della linea temporale di Star Wars” ammette Brad Rau, che continua: “Non abbiamo visto molto di quegli anni”. In effetti, i due decenni tra “Episodio III: La vendetta dei Sith” ed “Episodio IV: Una nuova speranza” restano per la maggior parte un mistero nel folklore di Star Wars, specialmente gli anni in cui l’Impero dovette stabilirsi in una Galassia stravolta dalle guerre.
“I soldati della Bad Batch rappresentano il meglio del meglio, e improvvisamente si ritrovano ad essere l’anomalia in un sistema che non riconoscono più” dice Rau, che rivela l’arrivo di Omega, il primo clone femminile di Jango Fett ad essere introdotto nell’universo di Star Wars. “Si ritroveranno a dovere crescere questa bambina, quasi come se fossero dei genitori” sostiene il produttore Rau, che specifica: “Il legame sarà biunivoco, e anche loro saranno cambiati da quest’esperienza”.

Spazio anche per i volti noti dell’universo di Star Wars. Come svelato dal trailer della serie, oltre al diabolico Grand Moff Tarkin, il gerarca imperiale interpretato da Peter Cushing nel film del 1977, pare rivedremo anche Fennec Shand, la cacciatrice di taglie introdotta in “The Mandalorian” e interpretata da Ming-Na Wen, e un altro veterano di “The Clone Wars”: il Capitano Rex, il quale potrebbe rappresentare ulteriore tessuto connettivo tra “The Bad Batch” e “Rebels”.
Tra cameo e sequenze adrenaliniche, la storia della Clone Force 99 si apre su una guerra civile galattica per raccontare la storia, più intima, di una famiglia alle prese col cambiamento.
Prima di intraprendere una carriera come sceneggiatrice, Jennifer Corbett ha servito con orgoglio come ufficiale della Marina degli Stati Uniti durante l’Operazione Enduring Freedom. “Quando lessi l’arco narrativo originale per The Bad Batch previsto per l’ultima stagione di The Clone Wars,” ricorda Corbett, “Capii immediatamente la dinamica che univa quella squadra. Conosco bene il modo in cui le persone nell’esercito diventano fratelli e sorelle quando vengono mandati in missione insieme”.
La produttrice Jennifer Corbett ha voluto sottolineare l’aspetto più umano che contraddistingue i protagonisti di “The Bad Batch”. “Sebbene restino soldati di élite, loro sono innanzitutto una famiglia. Non sono sempre concordi su tutto, ma è questo a tenerli uniti: ciascuno contribuisce a modo proprio” aggiunge Jennifer Corbett.
Sul futuro della serie, i produttori non si sbilanciano. “Abbiamo un’idea precisa di quando e come finirà” anticipa Brad Rau, che ribadisce, con fare da Jedi: “C’è sempre un piano”.
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