David Harbour parla della perdita di peso che ha dovuto conseguire per la parte di Jim Hopper in vista di Stranger Things 4.
Alla fine della terza stagione, lo sceriffo più amato di Hawkins si sacrifica per chiudere il portale che collega il grande magazzino Starcourt al Sottosopra, uno degli esperimenti che i russi – infiltratisi nella cittadina americana – stavano portando avanti in gran segreto. Tutti danno Hopper per morto, ma in verità Jim è stato prelevato dai sovietici e portato in Russia.
Nella quarta stagione di Stranger Things si scopre che Hopper è per l’appunto tenuto prigioniero in Kamkatchka, dove è costretto ai lavori forzati dai russi. Grazie alla complicità di Dmitri , Hopper riesce a mettersi in contatto con Joyce e ad organizzare una fuga che potrebbe portarlo lontano dalla Russia e nuovamente negli Stati Uniti. Per farlo, Joyce dovrà portare 40mila dollari ad un punto stabilito da “Enzo” (questo il nome in codice del complice) che assicureranno ad Hopper un passaggio in aereo.
Per interpretare la versione patita ed emaciata di Hopper, David Harbour ha raccontato all’edizione britannica del magazine GQ di aver perso più di 36 chili in otto mesi facendo ricorso al digiuno intermittente e iniziando a praticare il pilates. “Prima pesavo 122 chili, e poi, quando abbiamo iniziato a girare la quarta stagione, ero attorno agli 86 chili” ha raccontato l’attore, il quale ha anche aggiunto che non pensa di essere disposto a sottoporsi ad un dimagrimento così drastico per un altro ruolo in futuro.
Harbour ha inoltre spiegato di essere poi “ritornato al peso originale” in vista del suo prossimo film “Violent Night”, nel quale veste i panni di Babbo Natale.
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