Supergirl 2×08 “Medusa”
Il nuovo episodio di Supergirl si rivela essere ben più del primo capitolo del crossover tra le serie CW/DC, portando sensibilmente avanti la trama e aprendo nuovi scenari con cui Kara e la DEO dovranno presto fare i conti.
L’episodio di questa settimana è forse il migliore di una seconda stagione che continua a mantenersi all’altezza delle aspettative. Vengono mostrate diverse sfaccettature dei protagonisti dimostrando che, oltre alle botte da orbi tra alieni, la serie riesce a offrire anche una soddisfacente caratterizzazione dei personaggi.
Vediamo infatti una Kara che, quando scopre che il creatore del virus Medusa altri non è che suo padre, arriva a mettere in discussione se stessa riflettendo sul fatto che, per certi aspetti, questi non era poi così diverso da Lillian Luthor e da Cadmus.
La leader della malvagia organizzazione non esita infatti a sfruttare il virus kryptoniano per provare a eliminare tutti gli alieni presenti a National City. In questa occasione viene fuori anche la vera natura di Lena Luthor che sembra intenzionata ad aiutare la madre salvo poi tradirla e consegnarla nelle mani della polizia. Insomma lo stile Luthor è stato perfettamente assimilato da Lena che però sembra intenzionata a percorrere la strada inversa rispetto alla sua famiglia.
A fare le spese di questo attacco alla civiltà aliena è Mon El che resta vittima dell’attentato messo in atto da Cyborg Superman (da cui viene facilmente sconfitto) al bar per alieni venendo esposto al virus. Essendo però il DNA del daxamita il medesimo dei kryptoniani, la DEO ha il tempo per cercare creare una cura per salvargli la pelle.
Anche Alex ne passa di tutti i colori, affrontando sua madre in merito alla sua omosessualità ma soprattutto accettando quella lei stessa definisce “la sua nuova normalità”. Contemporaneamente arrivano novità anche dal fronte Alex che si lascia andare con la sorella di Kara.
E non pensiamo certo che a J’onn vada tanto meglio, almeno per i primi trenta minuti di puntata. La trasformazione in marziano bianco è ormai completa e il nostro protagonista sembra rassegnato al peggio. Nella sfortuna però, la mutazione permette a J’onn di sovrastare in combattimento il suo alter-ego terrestre e di sconfiggerlo (senza però farlo fuori per sempre). Alla fine anche lui beneficerà di una cura ideata dalla madre di Kara, creata grazie allo stesso isotopo che ha permesso di curare Mon El, e tornerà ad essere un marziano verde.
Con i nostri eroi tranquilli, sereni e innamorati (in questo episodio c’è anche spazio per un bacio tra Kara e Mon El) e il leader di Cadmus dietro le sbarre la serie potrebbe anche finire qui, se non fosse che iall’improvviso la CW da finalmente seguito all’alone di mistero che era stato creato con l’arrivo di Mon El. A pochi minuti dal termine dell’episodio vediamo infatti una misteriosa astronave con degli alieni intenti a dare la caccia al daxamita, che forse non ha raccontato tutta la verità sul suo passato.
E come può tutto questo ricollegarsi alle avventure di Barry Allen, Oliver Queen e dell’equipaggio del Waverider? Si capisce sin dai primi minuti che qualcuno da un altro universo sta cercando di arrivare a National City quando durante il pranzo del Ringraziamento a casa Danvers -e poi nella sede della LCorp- appare un portale dimensionale da cui però non esce nessuno. Al termine dell’episodio vediamo Barry e Cisco arrivare finalmente a casa di Kara per chiederle aiuto. Pertanto non perdete gli episodi di The Flash, Arrow e Legends of Tomorrow, in modo tale da poter assistere al tanto atteso crossover diviso in quattro serate. E in ogni caso con Cadmus momentaneamente fuori gioco, e dei misteriosi cacciatori sulle tracce di Mon El, anche il resto della stagione di Supergirl si prospetta molto interessante.
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