Per tutta la durata della puntata ho pensato: ” The 100 è davvero sottovalutato”. Posso dire che è quasi perfetto? In tutte e due le stagioni non ho mai trovato una puntata che mi annoiasse, e anche la terza stagione per ora non da cenno di delusione.
Mi sento di iniziare questa recensione, con questo momento davvero bellissimo. No, non perché è Bellamy, non perché è Bellarke.. Perché è la prova che Clarke è super amata dal suo popolo.
Alla fine della scorsa stagione, la Princess lascia Camp Jaha perché non può pensare di vivere insieme a quelle persone, quelle che l’hanno vista uccidere centinaia di Grounder e sterminare un interno popolo (Uomini della Montagna). Ma loro, per tre mesi, non hanno fatto altro che cercarla. Sì sono messi nelle peggiori situazioni, hanno rischiato di rompere ogni alleanza pur di trovarla.
Quando Bellamy è a un passo da salvarla, si sente dire che non può, che deve aspettare. Ma non è possibile, sappiamo tutti che Clarke è in grande pericolo. Bellamy si espone a un grandissimo rischio, decide addirittura di scambiare i suoi vestiti con un Grounder Azgeda (Nazione di Ghiaccio), così da poter avvicinarsi a lei.
Clarke è prigioniera del Principe Roan di Azgeda, il figlio della Regina dei Ghiacci, che sorprende Bellamy mentre prova a salvare la nostra amata Princess.
Ovviamente non glielo permette, e Bellamy viene messo k.o
Kane non gli permette di inseguirla, così dovranno iniziare da capo le ricerche.
Questo vuol dire che passerà ancora tanto tempo prima che riescano a ritrovarla, e con la pace molto precaria non è nemmeno sicuro girare per la Terra. E’ stato, comunque, un momento davvero significativo. Sia Bellamy che Clarke hanno fatto di tutto per salvarsi, lei ha promesso di assecondare il volere del Principe, Bellamy non si è difeso per paura che le venisse fatto del male. L’ennesima riconferma che Clarke metterà sempre davanti gli altri, prima di lei.
Comunque, ho fatto la seria fino ad ora, ma in realtà sto ancora gioendo per questo piccolissimo momento Bellarke .. che, poi, tutti noi stavamo aspettando.
Anche perché, sicuro come l’oro, non ce ne saranno più.. ormai Jason lo conosco.
E’ stata una puntata importante anche per Monty, che finalmente si ricongiunge con la madre. Scopriamo che ci sono altri superstiti dell’Arca, circa 63, che stanno riuscendo a vivere tra i Terrestri, anche se il loro obiettivo è totalmente differente dai loro compagni: uccidere ogni singolo Grounder.
Questo perché sono stati loro ad uccidere parte dei superstiti, e tra questi c’è anche il padre di Monty.
Incontriamo quello che sicuramente sarà uno degli antagonisti di questa terza stagione: Pike. E’ lui il leader del gruppo, ma quando decidono di accettare riparo ad Arkadia, Pike deve mettersi da parte visto che in quel momento comanda Kane. Ma riuscirà? O l’odio per i Terrestri sarà così forte che non potrà contenerlo?
Abbiamo capito che una guerra è in arrivo. Solo non sappiamo se gli Skaikru ne faranno parte. Ma quasi sicuramente..
E sicuramente dovranno allearsi con qualche popolo Grounder, se vogliono sopravvivere.. Questo scatenerà una rivoluzione interna? Potrebbe succedere, Pike è un uomo forte, determinato, e si troverà faccia a faccia con Abby che sicuramente ascolterà i consigli dei suoi fidati. Probabilmente Pike è il vero pericolo.
A proposito di Abby, si trova a dover compiere una decisione davvero dura. E’ ancora vista come un leader insicuro, visto che deve pensare soprattutto a curare i suoi pazienti, essendo anche il medico ufficiale di Arkadia.
La persona da salvare è Nyko, ferito dalla Azgeda. L’unica soluzione è quella di entrare a Mount Weather, usare le scorte di sangue e l’apparecchiatura medica molto più avanzata della loro. Abby si trova davanti a un bivio: rimanere a M.W e rischiare di rompere un accordo, o tornare ad Arkadia rischiando di perdere ulteriori pazienti? Ovviamente sceglie la prima possibilità, sapendo comunque di rischiare moltissimo.
A Mount Weather va anche Jasper, che viene spronato più volte da Abby ad affrontare i suoi sentimenti. Il ragazzo torna nel posto dove Maya morì, e questo evoca tanti ricordi e tanta malinconia. Jasper,finalmente, si sfoga con Octavia, che gli promette che smetterà di soffrire.
Octavia è sicuramente una delle più forti del gruppo, ha deciso di diventare una Grounder, riuscendoci tra mille sfide e fatiche. Anche se “sul campo” è una tosta a sangue freddo, con le persone a cui vuole bene si mostra disponibile con parole di conforto e altrettanti gesti.
Sicuramente un personaggio che continuerà a cambiare, e sono quasi sicura che tra qualche stagione potrebbe diventare la leader di un popolo.
Il rapporto con Lincoln è diventato molto strano; al contrario di lei, sembra che l’uomo abbia deciso di abituarsi alla vita ad Arkadia, togliendo gli abiti da Grounder e indossando quelli da Skaikru. Questo non piace ad Octavia, che a volte sembra davvero restia a continuare la loro relazione. Secondo voi, come andrà a finire? Lincoln dirà addio alle sue origini?
Spendo due parole su Jaha che, sarò sincera, potrebbe anche sparire nella prossima puntata e probabilmente non me ne accorgerei. Non mi è molto chiaro cosa è successo, questa storyline della City of Light è molto confusa. Probabilmente è giusto che sia così, anche perché se ci rivelassero tutto adesso, che senso avrebbe continuare a guardarlo. Però mi manca qualcosa, un passaggio.. quindi mi sorge spontanea una domanda:
Ma che cosa stai facendo, THELONIOUS!?
Ok, la City of Light in pratica non esiste fisicamente, è una specie di mondo parallelo dove ci arrivi con la meditazione (ma soprattutto con una .. pillola?!), dove non provi sentimenti negativi, non provi dolore fisico e soprattutto non puoi morire. Ma si parla di morte fisica? O di morte spirituale? Cioè, una volta presa questa “pastiglia” (così la chiama Murphy, e gli è stata consegnata da Jaha nella scorsa puntata), può la tua anima “staccarsi” dal corpo? O mi sto facendo delle pippe mentali allucinanti? Anche qui, aiutatemi voi!
Arriviamo a Clarke. Anche questa volta ha combattuto fino all’ultimo, dove però ha dovuto cedere per salvare Bellamy.
Clarke è veramente ricercata da tutti i popoli, il che rende difficile il suo trasporto. Roan deve stare molto attento ai territori che varca, per arrivare a destinazione, e si imbatte nel suo popolo (Azgeda). Quattro Grounder cercano di prendere Clarke, ma Roan li uccide.
Trova un nascondiglio, mentre aspettano che l’esercito Azgeda attraversi il territorio, e qui scopriamo perché l’ha rapita: visto che è stato bandito dal suo villaggio, se porta Wanheda alla sua regina (sua madre), l’ordine verrà rievocato.
Peccato sia una bugia. Roan, infatti, porta Clarke da Lexa, che si è stabilità con la sua tribù in un vecchio grattacielo. Lexa fa rinchiudere il Principe Roan, visto che la madre sta avanzando verso di loro per iniziare una guerra, e per questo Lexa ha bisogno di Clarke, per vincere una guerra. Clarke, ovviamente, ha una reazione molto negativa.. sputa in faccia a Lexa, promettendole che la ucciderà per quello che ha fatto.
Dico solo… Lexa, che passo falsissimo. Ormai si era capito che il suo personaggio fosse inaffidabile, ma dopo tutto quello che ha fatto passare alla Princess, ha ancora il coraggio di chiederle aiuto. Io sto con Clarke, tiferò per una vecchia e sana vendetta!
Come sempre, il promo del prossimo episodio, che sono molto molto curiosa di vedere!
E se sapessi un saluto in lingua Grounder, ve lo farei!
Lascia un commento