Al WonderCon a Los Angeles di qualche giorno fa, la controversa morte di Lexa ha tenuto banco nell’interazione tra produzione/cast di The 100. Il triste evento accaduto nella 3×07 ha suscitato lo sdegno dei fan che hanno portato lo stesso creatore della serie a scrivere una lettera per spiegare i motivi della sua scelta.
Durante il WonderCon, ha preso la parola anche Eliza Taylor che ha affrontato la questione per poi superarla e cercando di fare chiarezza su quel che attende il suo personaggio. Clarke non avrà molto tempo per piangersi addosso la speranza, però, è l’ultima a morire: Clarke pensa ancora di poter proteggere Lexa:
C’è qualcosa che aiuta Clarke, il fatto che sia convinta che Lexa sia nel chip. Deve credere che Lexa sia lì e, fino a quando lo protegge, il chip protegge Lexa. Perciò il trucco è assicurarsi che Ontari non si appropri del chip.
Anche Javier Grillo-Marxuach, produttore di The 100, ha parlato della morte di Lexa, dopo le durissime critiche dal fandom.
Dal suo Tumblr, Javier Grillo-Marxuach rivela che gli sceneggiatori di The 100 discussero a lungo del rischio di incappare nel “dead lesbian trope“ mentre stavano scrivendo la storia della terza stagione a cui anche lui ha preso parte, e che la decisione di far morire Lexa era stata presa prima che Javier si unisse alla serie.
Questo conferma che gli autori di The 100 erano consapevoli delle implicazioni – e soprattutto delle critiche – che questo colpo di scena avrebbe avuto sul fandom e sul futuro della serie. Un altro fan ha chiesto a Javier se ritiene che Clarke e Lexa fossero anime gemelle: “si capivano e rispettavano come nessun altro – c’era qualcosa di speciale tra loro che migliaia e migliaia di fan hanno riconosciuto“.
In queste settimane, in cui The 100 era in pausa, ci sono state tante rivelazioni da parte di Jason Rothenberg, tra cui anche la possibilità di avere uno spin-off della serie, ma soloforsepotrebbe se i fan lo chiederanno a gran voce.
Lascia un commento