The Affair 2×01
Showtime sa regalarci sempre grandi serie, ma The Affair era la vera scoperta della scorsa stagione televisiva e continua a tenermi incollata allo schermo, specialmente dopo l’ultima scena di questa prima puntata della seconda stagione.
Aspettavo questo momento da mesi, perchè bramavo questa puntata, volevo capire bene come e perchè il Detective Jeffreis fosse giunto alla conclusione che Noah è il responsabile dell’omicidio di Scotty e sono stata accontentata perchè la narrazione torna indietro, ancora prima che la polizia faccia irruzione nella nuova casa di Noah e Alison… così avremo modo di capire in questa stagione come mai il dito sia stato puntato contro Noah (che secondo me tutto è tranne un omicida).
La prima puntata della prima stagione ci mostrava subito il punto di vista di Noah, che viveva felice e contento a New York con la moglie Helen e i figli… dimenticatevi l’idillio familiare di un tempo…
Part One: Noah
Il futuro lavorativo del protagonista è appeso a un filo: deve finire il suo secondo libro e per farlo si è rifugiato in un cottage a Cold Spring (solo dopo vedremo che vive lì con Alison, che fa solo una comparsata in questo episodio). Noah sembra solo, lasciato al suo destino… e soprattutto tormentato da un incubo, nel quale sembra guidare una macchina a forte velocità tra i boschi e per poco non investe una donna…… A parte quest’angoscia che credo voglia solo farci insospettire ancora di più sulla sua innocenza, Noah ha dei seri problemi con Harry, il suo editore, che non apprezza il cambio del finale del nuovo libro. Ricordate come voleva concludere la sua storia molto simile a quanto gli è accaduto realmente l’estate scorsa a Montauk? Un uomo sposato e con figli s’innamora di un’altra e alla fine…la uccide! Stando a quanto dice Noah l’omicidio è “volgare e scontato” per il suo racconto (penserà lo stesso anche nella vita?), ma Harry non la pensa allo stesso modo e gli chiede di riflettere seriamente sul finale…
In questa prima parte Noah esce sconfitto sotto tutti i punti di vista: già nella prima scena rompe la catenella del water… (ma poveretto!), il suo lavoro non viene pienamente apprezzato, duro lavoro e zero riconoscimenti, il trasloco dalla casa coniugale con tanto di suocera che gli vomita in faccia tutto il suo disprezzo, il rapporto con i figli palesemente incrinato (Martin non lo vuole vedere e soffre di mal di stomaco – dopo la figlia anoressica, non ditemi che lui diventa bulimico pls – e Trevor che gli tira pure un cazzotto in faccia quando lui gli spiega che sta divorziando da Helen) e l’incontro con Helen e l’avvocato mediatore per discutere la divisione dei beni e infine salto temporale dove lui è rinchiuso in una cella con Jeffreis che gli consiglia di patteggiare perchè altrimenti rischierebbe di farsi più di vent’anni in carcere!
L’unico momento vincente per Noah in questa puntata è quando rincasa dopo essere stato a New York e trova Alison che cucina per lui. I due cenano con una vista incredibile, ballano senza musica (che romanticone Noah)… ma tutto fa pensare alla calma prima della tempesta, che riusciamo a scorgere in lontananza quando Noah resta da solo sul molo a riflettere… Un’inquadratura che dice tutto senza neanche una battuta.
Ah….giusto per dare ancora più credito alle accuse mosse nei confronti di Noah sul fatto di poter essere o meno un omicida… cosa ne pensate di quando ha dato in escandescenza contro Margaret dicendole addirittura che l’avrebbe fatta cadere dalle scale uccidendola, facendo poi crede che si sarebbe trattato di un incidente? … Ha semplicemente sbottato contro la suocera invadente e petulante o c’era seriamente la possibilità che le desse una spintarella..?
Part Two: ….Helen
Per un attimo ho temuto che la seconda parte dell’episodio potesse essere generica, poi appare lei: Helen.. a letto con Max (il vecchio amico del college.. che sniffa sempre di più…).
Una svolta non tanto inaspettata per Helen, che ha bisogno di certezze nella sua vita e ora che il suo matrimonio sta cadendo a pezzi e la lascia vuota come la parete della sua camera da letto senza il quadro che Noah si è portato via, Max sembra l’unico svago che la donna può permettersi al momento: sesso, droga e party noiosi con la madre.
Se nella prima parte, Noah ci presentava una Helen sicura di sè e con una famiglia solida alle spalle pronta a proteggerla; il punto di vista di Helen diventa più sottile, più introspettivo e più problematico.
La donna deve affrontare l’abbandono del marito che viene ben espresso in un’inquadratura con una sedia vuota, mentre lei è a tavola con i figli e non sa in che modo tirare su il morale a tutti… Ha Trevor che piange ininterrottamente dopo che Noah gli ha parlato del divorzio, Martin che mangia a stento e Whitney che non si smentisce e pensa a sè stessa e alla sua ammissione al college, con tanto di racconto di come ha schivato la morte la scorsa estate quando Cole le puntava contro una pistola. In tutto questo aggiungiamoci la madre, che in questa parte della storia più che un’aiutante, risulta quasi invadente e pesante… con il suo gran galà al quale la figlia deve assolutamente partecipare, per non parlare di quello che deve affrontare con le altre mamme, quando va a riprendere la figlia minore dalla lezione di danza, le che coglie sul fatto mentre sparlano della sua situazione… Non ditemi che non vi sta uscendo spontaneo un “Povera Helen“…
Durante l’incontro con l’avvocato Helen sembra spaesata, mentre Noah qui appare sicuro di sè e quasi scocciato da questo appuntamento. Già la disposizione dei posti mostra drasticamente una spaccatura rispetto alla Part One: se l’avvocato era seduto in mezzo tra Noah e Helen, mettendoli quasi sullo stesso piano, vederlo ora seduto accanto a Noah, segna un insolamento nei confronti di Helen che, per tutta la durata del colloquio, sembra non capire come poter gestire la separazione. Helen vorrebbe aiutare Noah procurandogli un appartamento magari vicino a casa, in modo che lui possa vedere i figli come e quando vuole, ma lui rifiuta… Noah qui è orgoglioso, Helen tutto sommato tenta di essere comprensiva e di fare ciò che è giusto.. tutto l’opposto ovviamente della prima parte.
Ma arriviamo al punto, alla scena madre di tutta la puntata…il momento che dobbiamo fissarci nella testa in modo che possa essere il monito di questa stagione: Helen procura un avvocato a Noah.
Ci colleghiamo alla scena già vista nella Part One: Noah è in cella con Jeffreis, che cerca di convincerlo a dichiararsi colpevole, mentre fuori ci sono Jon Gottlief, un avvocato, e Helen, molto taciturna… lui la farà entrare in cella anche se le visite sono riservate agli avvocati “è una mia collega” dice Gottlief…
I due entrano in fretta nella cella e l’avvocato zittisce Jeffreis addirittura accusandolo di aver chiuso il caso troppo velocemente e che quindi ha preso in custodia la persona sbagliata… Non è tanto l’astio che si percepisce fin dalle prime battute tra l’avvocato e il detective a incuriosirmi, quanto lo scambio di sguardi molto complici tra Noah e Helen, che oltretuttto pagherà l’avvocato per far scagionare l’ex marito dalle accuse di omicidio. Quegli sguardi lasciano intendere tutto e niente.. Noah è davvero colpevole e Helen lo vuole aiutare perchè in fondo lo ama ancora? Oppure lo vuole aiutare perchè crede nella sua innocenza? I due stanno nascondendo un segreto ben più grande? Stanno coprendo il vero colpevole? …
Esattamente come la première della scorsa stagione, The Affair mi lascia con mille domande e io ADORO questa cosa, perchè se una serie tv (specialmente negli ultimi anni) non ti lascia con dubbi e riflessioni su come potrebbe evolversi, allora non credo valga la pena guardarla….
Showtime, grazie, ti superi ogni volta!
Vi saluto con il promo della prossima puntata che vede il ritorno di Cole e Scotty… e un piccolo sneak peek con i due Lockhart ?
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