The Boys spinoff: a scuola di giovani supereroi
The Boys spinoff: Amazon Studios and Sony Pictures Television sono al lavoro sullo sviluppo di una serie spin-off della fortunatissima The Boys, già riconfermata per la terza stagione.
Lo spin-off sarà ambientato all’università dei supereroi ed è scritto da Craig Rosenberg, già produttore esecutivo della serie madre. Sebbene il progetto fosse in cantiere da un certo periodo, è stato il successo della seconda stagione di The Boys a renderlo prioritario. I nuovi episodi rappresentano il lancio di una serie Amazon Original più visto nella storia del servizio streaming.
Nel corso delle prime due settimane, quando sulla piattaforma erano disponibili quattro degli otto episodi della seconda stagione, The Boys 2 aveva quasi raddoppiato l’audience globale rispetto a quello della prima stagione grazie al flusso settimanale di spettatori che attendono il venerdì per seguire l’episodio inedito.

Di che cosa parlerà lo spin-off di The Boys
La cautela è d’obbligo: lo spin-off di The Boys non è ancora stato commissionato ufficialmente da Amazon Prime Video. Il progetto si trova in stato embrionale: soltanto una volta che sarà stato rifinito, lo streamer potrà ordinarne una prima stagione anche se si tratta di un pro forma a giudicare dalla crucialità del franchise di The Boys per Prime Video.
Ambientato nell’unico college degli Stati Uniti gestito dalla Vought International e rivolto esclusivamente a giovani dotati di superpoteri, lo spin-off si preannuncia sboccato e irriverente come la serie madre, ed esplorerà le vite di questi Supereroi in erba descritti come ‘competitivi’ e ‘ormonali’. I protagonisti si ritroveranno ad affrontare delle prove che li spingeranno ai loro limiti fisici, sessuali e morali, mentre si contendono i migliori contratti nelle città più ambite.
Lo spin-off di The Boys sarà in parte una serie sul college, e in parte uno show sulla sopravvivenza in stile The Hunger Games, senza mai rinunciare al caustico marchio di fabbrica della serie madre.
Basata sul fumetto best-seller del New York Times creato da Garth Ennis e Darick Robertson, The Boys è stato sviluppato dallo showrunner Eric Kripke (Supernatural), la serie ha esordito il 26 luglio dello scorso anno su Amazon Prime Video, avendo ottenuto il rinnovo per la seconda stagione ancor prima del debutto.
Al via dal 4 settembre con un episodio alla settimana, la stagione 2 di The Boys vede il gruppo eponimo in fuga dalla legge, con i Supes a dargli la caccia dopo la morte di Translucent (Alex Hassell), mentre cercano disperatamente di riunirsi e combattere la Vought. Hughie (Jack Quaid), Mother’s Milk (Laz Alonso), Frenchie (Tomer Capon) e Kimiko (Karen Fukuhara) rimangono nascosti e cercano di adattarsi a questa nuova normalità, mentre Butcher (Karl Urban) sembra introvabile.
Nel frattempo, Starlight (Erin Moriarty) deve trovare il suo nuovo ruolo nei Seven ora che Homelander (Antony Starr) punta ad acquisirne il controllo completo. Il suo potere è minacciato dall’arrivo nel team di Stormfront (Aya Cash), una nuova Supe esperta di social media, anche lei con le proprie mire. Per giunta, la minaccia dei Supervillain diventa cruciale con la Vought che prova a sfruttare a proprio vantaggio la paranoia della nazione.
Tra i Supes dei Sette si annoverano anche Queen Maeve (Dominique McElligott), A-Train (Jessie T. Usher), The Deep (Chace Crawford) e Black Noir (Nathan Mitchell). Si uniscono al cast della seconda stagione Claudia Doumit, Goran Visnijc, Malcolm Barrett, Colby Minifie, Shantel VanSanten, Cameron Crovetti, PJ Byrne, Laila Robbins e Giancarlo Esposito, che ritorna nel ruolo del capo della Vought, Stan Edgar.
Lo spin-off di The Boys è una serie prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures Television Studios in collaborazione con Point Grey Pictures, Kripke Enterprises e Original Film. Sono produttori esecutivi Seth Rogen (Preacher) ed Evan Goldberg (Preacher), e James Weaver (Preacher) di Point Grey Pictures, Neal H. Moritz (Prison Break), Pavun Shetty (New Girl) e Ori Marmur (Preacher) di Original Film, come anche Ken Levin e Jason Netter.
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