The Mandalorian 2×07 “Il Vendicatore”
The Mandalorian 2×07: col ritorno di Migs Mayfeld, la seconda stagione si prepara al gran finale.
A partire da venerdì 11 dicembre su Disney+ è disponibile il settimo episodio della seconda stagione di The Mandalorian diretto da Rick Famuyiwa.
ATTENZIONE: quello che segue è la spiegazione integrale del sesto episodio di The Mandalorian 2 e include grossi spoiler su tutto quello che succede. Se non avete ancora concluso la visione del quarto episodio o non volete guastarvi le sorprese, vi consigliamo di non proseguire la lettura.
Dopo il rapimento di Grogu avvenuto su Tython, Boba Fett (Temuera Morrison) e Fennec Shand (Ming-Na Wen) hanno promesso di onorare il debito nei confronti del Bambino e di Din Djarin (Pedro Pascal) restando al suo fianco nella missione di salvataggio del piccolo.
A bordo della Slave I (RIP Razor Crest), Cara Dune (Gina Carano), ora sceriffo della Nuova Repubblica, raggiunge i campi di prigionia di Karthon dove Migs Mayfeld (Bill Burr) sta scontando una condanna per cinquant’anni di lavori forzati. In quanto ex tiratore scelto Imperiale, Mayfeld può aiutare Din Djarin a localizzare l’Incrociatore del Moff Gideon (Giancarlo Esposito).
Dal canto proprio, Mayfeld è riluttante ad aiutare Mando: l’ultima volta che si sono visti sulla nave prigione di Bothan-Five, Migs aveva cercato di ucciderlo. Tuttavia non ha scelta come gli fa notare Cara, che lo disillude rispetto alle sue speranze di libertà. La Slave I fa rotta verso Morak, dove si trova una base dei Resti Imperiali all’interno della quale è localizzato un terminale: soltanto da lì, Mayfeld potrà usare le sue credenziali per localizzare l’Incrociatore di Gideon.
Din Djarin acconsente ad accompagnare Mayfeld all’interno della base dedicata alla raffinazione del Rhydonium, una sostanza estremamente esplosiva. Soltanto Mando non rischierà di essere riconosciuto dai database Imperiali, non avendo mai mostrato il suo volto ad anima viva.
Per mimetizzarsi tra le truppe imperiali, Mando si trova costretto a smettere la propria armatura per indossare l’elmetto di uno Stormtrooper: questo sarà motivo di sbeffeggio da parte di Migs, il quale sostiene che lui e Din non siano poi così diversi.

I due partono alla guida di un carro corazzato che trasporta Rhydonium verso la base: Fennec e Cara restano di sorveglianza come cecchine, mentre Boba è pronto ad intervenire per l’estrazione di Din e Migs a bordo della Slave I. Il convoglio viene attaccato da diversi veicoli di pirati Shydopp. Nonostante Mando riesca a sventare i loro abbordaggi, si rende presto conto di essere accerchiato. L’arrivo dei Caccia TIE è, per una volta, benvenuto: la flotta Imperiale disintegra i pirati e consente a Mayfeld e Mando di entrare nella base.
Quando Migs si appresta a raggiungere il terminale per reperire le informazioni sull’Incrociatore di Gideon, l’ex galeotto si blocca. Ha riconosciuto Valin Hess (Richard Brake), sotto al quale ha servito in qualità di agente operativo. Mayfeld vuole annullare la missione, ma per Mando non se ne parla: “Non riavrò più il Bambino” gli spiega, facendosi consegnare la penna dati e offrendo di essere lui a recarsi al terminale.
Perché lo scanner biometrico di riconoscimento gli consenta l’accesso, tuttavia, Din Djarin dovrà togliersi il casco: pur di rivedere Grogu, Mando è pronto persino a rinunciare alle sue posizioni manichee riguardo al Credo Mandaloriano. Per la prima volta dopo quindici episodi, vediamo il volto di Pedro Pascal.
Tuttavia l’ufficiale Imperiale Valin Hess, assistendo alla scena di Din al terminale, si insospettisce e gli chiede le sue informazioni di riconoscimento. Sarà allora che Mayfeld giunge in suo soccorso, giustificando il suo silenzio come la conseguenza di una missione su Tanaab. Migs e “Occhi Bruni” sono costretti da Hess a brindare: loro sono stati gli unici carristi a consegnare il carico di Rhydonium alla base.
Mayfeld, tuttavia, non riesce a nascondere il proprio disgusto: sotto Hess fu costretto a prendere parte alla missione Operazione Cenere su Burnin Konn, che provocò la distruzione di un’intera città di almeno cinquemila, se non diecimila persone. L’ufficiale imperiale, con cieca follia nei suoi occhi, ambisce a portare ancora più sterminio nella Galassia. “Tutti pensano di volere la libertà, ma ciò che davvero vogliono è l’ordine. E quando lo capiranno, ci accoglieranno di nuovo a braccia aperte. All’Impero.”
Il brindisi è destinato a durare poco: Mayfeld sparerà un colpo al petto di Hess, che muore all’istante. Mentre lui e Mando si districano da quella situazione (“Non dirò a nessuno che ti ho visto in faccia” promette Mayfeld) fendendo i blaster delle truppe che si riversano in mensa, Cara e Fennec offrono supporto nella loro fuga. Boba interviene in tempo per portarli in salvo, e Mayfeld con un solo, azzeccatissimo colpo, farà saltare in aria l’intera base. “Voglio dormire la notte”, si giustifica con Cara.

Per ripagarlo del proprio impegno, Cara offrirà la libertà a Migs, sostenendo che il prigioniero sia morto durante l’esplosione dell’impianto. Adesso che Din è in possesso dell’ubicazione di Moff Gideon, la prima cosa che fa è raggiungerlo con un messaggio olografico.
La trasmissione appare al cospetto di Gideon, che dal ponte di comando è sorpreso di ritrovarsi davanti il Mandaloriano, seppur olograficamente. “Lei è in possesso di qualcosa che voglio” dice Mando in tono eloquente, concludendo con: “Forse pensa di avere un’idea di quello che hai in mano, ma si sbaglia. Presto sarà di nuovo con me. È più importante per me di quanto lei pensi.”. Che la battaglia abbia inizio.
The Mandalorian 2×07 in streaming
The Mandalorian 2×07 in streaming è disponibile in esclusiva assoluta su Disney+, il servizio video on demand lanciato lo scorso marzo in Italia.
Ogni venerdì su Disney+ in streaming fino al 18 dicembre è disponibile un episodio inedito della seconda stagione di The Mandalorian, composta da otto capitoli come la precedente.
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