The Walking Dead 8×07 “Time for after” – Recensione
Settima puntata incentrata sulla figura di Eugene, scienziato arrogante ed egoista che non è sicuramente il personaggio più amato della serie. Il doppiogiochista per eccellenza di The Walking Dead, tuttavia, non è il solo a catturare l’attenzione nel corso dell’episodio: un cambiamento strategico lascerà Rick in una situazione per nulla semplice.
“L’unica cosa che mi importa è la mia sopravvivenza”
Faresti qualsiasi cosa per sopravvivere? Tradire i tuoi amici, voltare le spalle a chi ti ha difeso e uccidere chi mette la tua vita a rischio? Eugene lo farebbe, senza pensarci due volte. Nonostante Dwight abbia cercato di convincerlo ad aiutare i suoi amici, arrivando persino a minacciarlo di morte, lui non vuole tradire Negan per il semplice fatto che pensa di avere maggiori chance di sopravvivere al suo fianco. Quando il capo dei Salvatori chiede di liberarli dalla prigione di zombie, Eugene costruisce una delle sue macchine. E avrebbe anche funzionato se solo non fosse intervenuto Dwight.
Seguire il piano? No, grazie
L’idea di attaccare tutti coloro che si trovano nell’edificio è ancora ben ancorata nella mente di Daryl che, dopo aver litigato ferocemente con Rick, riesce ad ottenere l’aiuto di Morgan e Tara. Si organizzano in modo da far entrare la schiera di zombie esterna all’edificio al suo interno così da uccidere più persone di quanto le loro stesse pistole avrebbero mai potuto fare. Questo implica la morte di indifesi, coloro che sono costretti a servire Negan senza averne colpa. Rick aveva cercato di impedire una inutile strage di innocenti. Ma Daryl sembra non aver più interesse ad interpretare il ruolo del bravo e diligente soldato.
A proposito di doppiogiochisti…
Il completo stravolgimento dei punti stilati da Rick prima che la battaglia iniziasse è ancora oscuro allo sceriffo che, come ricordiamo dalla puntata precedente, è prigioniero di Jadis. Rinchiuso in un container viene liberato solamente per esser giustiziato da uno degli zombie-gladiatori creati dai macabri componenti della Discarica. Dopo otto stagioni di certo non penseremmo che Rick possa essere ucciso da un semplice non-morto con lo scudo…
In poco tempo riesce ad abbattere zombie, Jadis ed i suoi aiutanti. A questo punto la leader rivaluta la proposta di Rick e accetta di unirsi alla sua causa. C’è solo un piccolo piccolo problema: quando Rick si reca presso una vedetta per osservare la situazione si accorge, finalmente, che gli zombie non sono dove li aveva lasciati. Come farà ora a convincere Jadis a battersi al suo fianco? Ma, soprattutto, ora che il piano è andato a rotoli come rimedierà all’iniziativa di Daryl? Appuntamento alla prossima settimana con “How It’s Gotta Be”.
Un saluto alle pagine amiche:
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