
This Is Us 2×15 “The Car” – recensione
Dopo lo straziante episodio dedicato alla morte di Jack, la serie propone un episodio triste, nostalgico e che inizia un percorso di ripresa per i personaggi non ancora completato venti anni dopo. Le linee temporali di riferimento sono solo nel passato e vedono i Peason in momenti distinti della loro vita collegati da un unico filo conduttore: la macchina. Uno degli aspetti più interessanti e curiosi della serie è il fatto che la scrittura riesce, molto spesso, ad esaltare e rendere simboli di una vita vissuta veramente, oggetti molto semplici e normali. In quest’occasionel’oggetto è proprio la macchina dei Peason, che attraverso gli anni riesce a raccontare la storia della famiglia, proprio come dirà Jack alla fine dell’episodio.
Da una parte troviamo i Big Three e Rebecca che devono affrontare con il dolere della perdita di Jack e dall’altra si va indietro nel tempo a diversi momenti della vita di questa straordinaria famiglia collegati sempre da quell’unico filo conduttore rappresentato dalla macchina. Rebecca è disorientata, devastata e incapace di reagire alla perdita dell’uomo che amava e per tutto l’episodio ogni sua azione, anche se silenziosa, non fa altro che gridare l’immenso dolore presente nel cuore della donna. Servirà il ritorno del dottor Katowski per riaccendere la fiducia negli occhi di Rebecca e in sostanza a riportarla in vivere per continuare a crescere i propri figli. Il dottor K. è un personaggio comparso solo in un paio di occasioni, ma scritto talmente bene da diventare uno dei più amati della serie perché ogni volta che compare le sue parole sono come un pugno nello stomaco che riesce a insegnare preziose lezioni di vita. This Is Us è stata e continua ad essere una serie grandiosa proprio perché riesce ad esaltare non solo i protagonisti, ma anche i personaggi secondari, che in particolari situazioni, riescono ad emozionare allo stesso modo dei personaggi che vediamo in ogni episodio.
Per quanto riguarda i tre fratelli, ognuno di loro affronta la perdita del padre in maniera diversa con Kate che si incolpa della morte del padre e Randall e Kevin che litigano perché entrambi vogliano diventare “l’uomo di casa”. Come per Rebecca, anche loro tre non riusciranno a superare realmente la morte del padre e queste prime reazioni sono il punto di partenza che permetterà ai ragazzi di diventare i personaggi che conosciamo nel presente.
Come detto in precedenza, spesso si torna indietro a diversi momenti della vita dei Pearson. Vediamo, quindi, Jack che compra una macchina al di sopra delle possibilità economiche della famiglia per amore dei figli; Jack che accompagna Kate dalla cantante che lei tanto ama e la incoraggia a intraprendere la carriera di cantante; Jack che incoraggia Randall e Kevin restando uniti ricordando il fratello e infine Jack che accompagna Rebecca al “suo albero preferito” in attesa di sapere se Rebecca abbia il cancro o meno. Appare chiaro che lo scopo di tutte queste scene è quella di sottolineare le qualità di Jack che più che mai appare come un uomo che non ha paura di affrontare le sue paure e che ha sempre la battuta pronta per incoraggiare, difendere o sgridare i propri figli. Il fatto di voler mettere ancora in luce le grandi qualità di questo personaggio ha un grandissimo significato perché tutto viene contrapposto alle scene del funerale e quindi fanno comprendere la reale portata della perdita subita dai Pearson. Scrittura e montaggio si fondono e vanno avanti all’unisono mettendo in scena situazioni che emozionano in maniera diversa rispetto alle emozioni che si erano provate fino a questo punto. This Is Us, quindi, riesce ad emozionare ancora di più rispetto all’episodio precedente, perché in fondo si sapeva cosa sarebbe successo, ma qui tutto è imprevedibile accrescendo ancora di più lo sconforto e la profonda tristezza.
Gli ultimi due episodi rappresentano in pieno la grandezza di questa serie perché gli autori hanno sfruttato tutti i punti di forza della serie per regalare al pubblico uno delle storie più belle ed emozionanti che questa serie potrà mai raccontare. La seconda stagione è quasi terminata, quindi, con gli occhi rivolti già alla terza stagione, non si può che essere fiduciosi nell’ottima riuscita di una serie che non smette mai di stupire.
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