La visione onirica di Clay
L’episodio 1×07 si apre con una sequenza di immagini animate realizzate da Jane Samborski e Dash Shaw, il duo che ha creato il film My Entire High School Sinking Into the Sea. Protagonisti di queste vignette sono proprio Hannah e Clay, che si trovano in una dimensione onirica. I due discutono in uno scantinato, che man mano si trasforma in una distesa di ghiaccio in Islanda. Poco dopo invece diventano dune di un deserto in Medio Oriente. I due ragazzi possono trovarsi ovunque, in uno spazio che va oltre il tempo. Il tappeto della taverna diventa un tappeto volante, che li culla e li protegge da ogni sofferenza. Hannah e Clay discutono quindi sul senso della vita. Capiscono che l’uomo è coinvolto in una lotta continua tra la vita e la morte, tutti i giorni della sua esistenza.
Eppure è così piccolo e insignificante di fronte a tutto l’Universo. Come si fa a competere con qualcosa di così grande e sconosciuto se non comprende neanche se stesso? La risposta sta nel presente. Non importa cosa accadrà in futuro né quanto siamo fragili o impotenti di fronte al nostro destino. Ciò che più importa è sapere chi siamo in questo momento. Chi siamo e cosa rappresentiamo. Tutto sarebbe diverso se Hannah e Clay non ci fossero. Il ragazzo ne è convinto ma dubita che la sua mancanza cambi le sorti degli altri. La sua amica però ribatte che è l’esatto opposto. LEI sarebbe diversa se lui non ci fosse e probabilmente si sarebbe comportata in maniera differente.
La reazione a catena

Lui conta proprio perché l’effetto che lei ha avuto su di lui si è riversato su Alex, su Jessica e sugli altri. Tutto è diventato una reazione a catena che si moltiplica infinite volte. A questo punto Hannah ha una rivelazione: è l’amore la chiave per comprendere l’infinito. Solo l’amore nella sua complessità e nella sua magnificenza ci aiuta a darci risposte che altrimenti non avremmo. Per gran parte dell’episodio siamo convinti che questa loro conversazione sia solo un sogno. Pensiamo che l’inconscio di Clay lo abbia indirizzato verso una serie di conclusioni al quale non era ancora arrivato.
In realtà poi scopriamo che tutto questo è realmente accaduto. Hannah e Clay sono stati veramente su un tappeto e hanno parlato di questi stessi argomenti. La loro lunga riflessione sull’infinito e sulle questioni esistenziali sono reali, dimostrano le insicurezze che ognuno di noi ha sulla vita, che è effimera e ci sfugge continuamente. La loro sensazione di pace e di serenità però non è dovuta al sogno ma piuttosto alle pillole che hanno ingerito, che li fanno stare bene e che fanno credere loro che tutto è semplice e bello e realizzabile. Solo quando le stesse scene ci vengono presentate non più come disegni ma come concreti, comprendiamo che tutto è stato reale e che forse, per quanto sbagliato, sia stata la miccia che ha fatto innamorare Hannah di Clay.
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