Nel quinto episodio di Westworld, Contrapasso, Dolores (Evan Rachel Wood) e William (Jimmi Simpson) arrivano nella città di Pariah, che come suggerisce il nome, è un luogo di perdizione, un vero e proprio girone infernale dove piacere e violenza sono raccontati senza veli. La puntata si conclude con un inaspettato incontro tra il Dr Ford e L’Uomo in Nero, che apre la via a nuove possibilità e, soprattutto, a nuovi interrogativi a cui Jonathan Nolan e Lisa Joy hanno provato a rispondere.
Pariah si trova lontano da Sweetwater, in una zona più remota del parco e gli spettatori sanno che più ci si allontana dal centro di Westworld, più l’esperienza si fa intensa. Qui gli Hosts rispondono in una certa misura alle violenze inflitte, senza però lasciare dei segni permanenti sui visitatori. “ Mi ricorda l’andare a Pamplona per la corsa dei tori” ha spiegato Lisa Joy “prima della corsa dei tori, c’è la corsa delle mucche, un’esperienza diversa di cui nessuno parla, perché sono solo un gruppo di mucche che corrono senza corna, per cui non puoi essere incornato.(…) Ma le persone che tornano a Pamplona e che ci vanno per il brivido, non solo vogliono correre con tori reali, ma vogliono aspettare l’ultimo minuto possibile per iniziare a correre perché vogliono sentirsi come se il toro fosse giusto dietro di loro. Vogliono una reale possibilità di pericolo.”
I clienti del parco necessitano della sensazione che l’ambiente circostante non sia sicuro come è in realtà: sono persone danarose, che pagano per una realtà che sia qualcosa di diverso da un’esperienza virtuale da videogioco, che pur essendosi molto evoluta, non offre lo stesso grado di realismo.
Pariah non offre solo violenza, ma anche piacere sensuale. La nudità, che nel backstage del parco ha a che fare principalmente con la condizione di schiavitù degli Hosts e con la possibilità di controllarli senza riserve, qui è connessa principalmente con il piacere sessuale. La scena dell’orgia “enormemente ambiziosa e meravigliosamente girata” non concede nulla all’immaginazione. Quali sono le sensazioni predominanti nel realizzare qualcosa del genere?
Entrambi i gli showrunners non hanno avuto prima particolare familiarità con questo tipo di materiale, ma “Abbiamo seguito le stesse regole che abbiamo applicato in altre scene “- ha spiegato Nolan “- (…) abbiamo voluto che il set fosse il più rispettoso possibile per gli attori e le comparse”. Proprio perché non tutto ciò che è sexy sullo schermo lo è mentre si sta girando la scena, un sessuologo era presente sul set per assicurarsi che nessuno fosse a disagio e che il risultato finale fosse quello sperato. In aggiunta, la prospettiva dello spettatore per la maggior parte del tempo è quella di Dolores, per la quale questa situazione è completamente nuova.
La puntata si chiude con un faccia a faccia tra il Dr Ford e l’Uomo in Nero, che da una parte è un’ottima occasione per far sedere Anthony Hopkins e Ed. Harris uno di fronte all’altro, dall’altra sancisce senza più dubbi che i due si conoscono e che in qualche modo il visitatore misterioso. L’Uomo in Nero arriva a Westworld e indossa i panni di un certo personaggio, mentre gli autori seminano indizi su chi sia in realtà, lasciando lo spettatore libero di congetturare.
Un aspetto interessante è proprio la reazione dell’Uomo in Nero all’incontro con Ford. Ci si potrebbe aspettare che un giocatore abile e esperto come lui si sarebbe emozionato all’incontro con uno dei creatori del parco, che si muove al suo interno con la potenza di un Dio. Invece l’Uomo in Nero sembra più interessato a Arnold e al suo lascito: cerca di aggredire Ford, ma Teddy lo ferma, attingendo al “riflesso del buon Samaritano”.
Nel corso della puntata assistiamo a un’ulteriore evoluzione di Dolores, che il cambio di costume rende tangibile: non esita a sparare e uccidere per proteggere William, ma allo stesso tempo sente una o più voci alle quali obbedisce. Ci si chiede quindi quanto le sue azioni derivino da un’effettiva presa di coscienza e quanto siano imposte dall’esterno. “Lisa e io ci pensiamo spesso nelle nostre vite. Andiamo al lavoro ogni giorno e l’agenda già stabilita per te. Inizi a pensare che la tua vita sia abbastanza programmata, a quanto la tua vita sia frutto del libero arbitrio.”
“Ti ribelli alle regole con le quali ti hanno cresciuto? Quando sei consapevole di agire realmente come te steso e invece che come prodotto del tuo ambiente o del tuo corredo genetico? O devi considerare tutte queste cose come parte di te?”
Passate dalla pagina amica Westworld Italy
Fonte: EW
Lascia un commento