Una delle innumerevoli teorie intorno alla vera identità dei protagonisti di Westworld ha trovato finalmente conferma in Trompe L’Oeil, settimo episodio della serie: Bernard Lowe è un androide, la sua toccante vicenda personale non è che una trama ideata da Ford, che se è in grado di creare robot indistinguibili dagli esseri umani, certamente non ha nessuna difficoltà a creare una moglie in una chat per Bernard.
“Bernard è stato pensato come Host fin dall’inizio” spiega Nolan “ma ci siamo andati piano con Jeffrey (Wright, l’attore che impersona Lowe). “Ci siamo andati piano perché volevamo che fosse amabile, umano e credibile, ma nello stesso tempo che facesse capire che stava recitando qualcos’altro” aggiunge Lisa Joy.
Jeffrey Wright rivela che quando è stato girato il Pilot non sapeva di impersonare un robot. “Successivamente, quando siamo tornati in produzione e cominciato il secondo episodio ho avuto una conversazione con Lisa Joy, dove ha sganciato la bomba”. Gli showrunners avevano chiarito precedentemente a Wright le complessità del personaggio, “ma è diventato necessario (rivelare la vera natura di Bernard) in modo che potessi essere consapevole di alcune sfumature sulla direzione, sulla storia – non tanto per influenzare la mia recitazione, ma per sottolineare alcuni momenti rilevanti, dove sono stati lasciati indizi per gli spettatori”.
La rivelazione non ha colto tutti di sorpresa e l’intento non era nemmeno quello: non è la sostanza a stupire, ma la modalità con la quale emerge la verità che fa inorridire Bernard e gli spettatori nello stesso momento. “E’ un tradimento di tutto ciò in cui lui credeva, come l’uomo che pensava di essere. Nutriva un sentimento autentico per Theresa, L’orrore e la tristezza che scaturiscono dalla sua manipolazione sono resi più reali dal prezzo che deve pagare.”
La meticolosità con la quale Bernard esegue gli ordini di Ford è resa appieno nel gesto di togliersi giacca e cravatta, oltre che rendere perfettamente l’idea del distacco emotivo con cui sta agendo. La velocità con la quale Ford mette a tacere il suo lato emotivo squarcia il velo sulla vera natura del personaggio di Hopkins, sul livello profondo di controllo che ha sugli Hosts e quindi sul mondo che ha creato.
Lo stesso laboratorio segreto è progettato come un “buco nero all’interno del parco”. I robot sono “programmati per evitarlo” e i tecnici “sono condotti lontano da quell’area”, che è “un meccanismo nel meccanismo”. Gli Hosts che riproducono la famiglia di Ford sono programmati per non rispondere ai comandi vocali di nessun’altro, il che suggerisce che i tecnici possano interloquire con gli androidi solo perché Ford lo permette. I robot sono gli occhi e le orecchie del loro creatore, come la citazione della frase che Charlotte dice a Theresa “è necessario un sacrificio di sangue” pronunciata davanti a un Hector apparentemente in stand by sembra suggerire.
Un altro aspetto fondamentale in questa puntata riguarda Clementine Pennyfeather, che viene brutalmente aggredita da un altro Host, a livello dimostrativo. “stranamente mi emoziono di più quando vedo lei reagire, perché mi sento come se dicessi – Clementine uccidi tutti, uccidi tutti” dice Lisa Joy. Del resto Clementine è l’attrazione perfetta per dimostrare la pericolosità degli Hosts, perché nessuno sospetterebbe di lei “È la più innocente, la più amabile tra tutti loro. È come un coniglietto delicato. E Angela è come questa creatura gentile, dolce e eterea, con un senso incredibile della grazia e del movimento”.
I tecnici rimuovono una parte della personalità di Clementine. “La mente degli Hosts è organizzata come quella umana, con il lobo frontale che contiene la maggior parte del codice della personalità. La Clementine che abbiamo conosciuto finora non esiste quasi più” spiega Jonathan Nolan.
Un’ultima osservazione riguarda la natura fisica del parco: si è detto che tutto il suo valore è nella programmazione, ma anche la proprietà, nella sua immensità non è di poco conto. “Siamo stati abbastanza rigorosi nello stabilire le dimensioni, circa 500 miglia quadrate” rivela Nolan. Non è certamente impossibile che un parco del genere possa esistere davvero. Dice Nolan “Se guidate attraverso gli Stati Uniti Occidentali – non penso che sia la location del parco, ma se lo fate…”
Fonte: EW
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