
L’incredibile colpo di scena finale che riguarda Bernard Lowe (Jeffery Wright) rischia di oscurare un’altra scena importante, che senza dubbio contribuisce a rendere indimenticabile “Trompe l’Oeil”, settimo episodio di Westworld in cui è protagonista Clementine, l’attrazione forse più popolare tra quelle del Saloon e del bordello di Marypose.
Charlotte Hale (Tessa Thompson) e Theresa Cullen (Sidse Babett Knudsen) si servono di Clementine (Angela Sarafyan) per dimostrare che gli Hosts possono rappresentare un pericolo per i clienti e che questo dipende dall’aggiornamento installato dal Dr Ford, che permette loro di accedere ad alcuni ricordi. La scelta di un robot armato sarebbe troppo scontata, “il sacrificio di sangue” necessario per espellere Ford dalla gestione del parco deve coinvolgere qualche androide insospettabile.
Clementine, finora protagonista in piccole scene, racconta nel corso dell’episodio la sua storia personale, le sue motivazioni. Pratica la sua professione per amore della sua famiglia “per provvedere a loro, per supportarli. Si vede tutta l’innocenza di Clementine. È l’incarnazione della prostituta dal cuore d’oro” spiega Angela Sarafyan “quando si vede la prima parte di ciò che le succede il cuore si spezza, ma poi le cose cambiano, c’è questo scoppio insano di adrenalina. È veramente forte, anche se l’intera sequenza è manipolata a beneficio di Charlotte. La spingono a questo, lei non è malfunzionante in nessun modo”.
L’attrice racconta parecchi particolari sulle riprese di questa scena: “Il combattimento è stato coreografato” alla presenza di Jonathan Nolan e del regista dell’episodio Fred Toye e studiato in modo che fosse d’impatto, ma non spiritoso come “la caricatura di un supereroe”.
“Mi è piaciuto farlo, perché, essendo una ballerina classica, ciò che è stato divertente è che tutto era coreografato (…) Un approccio da violenza domestica piuttosto che un combattimento tra specialisti delle arti marziali”. Nella prima sequenza, Clementine è una vittima, ma nella seconda parte, quando reagisce “mi sono sentita come se fosse un animale, come una leonessa che caccia la sua preda. Ho cominciato a guardare video per vedere come un animale si concentra su una cosa e come si appresta a distruggerla o attaccarla, ucciderla e mangiarla”. L’insieme rende perfettamente l’idea di quanto gli hosts siano forti, nonostante l’apparenza possa ingannare.
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