Call My Agent – Italia 3: intervista a Gianmarco Saurino e Nicolas Maupas (Christian Macaluso e Nicolas Maupas)
In occasione della presentazione della terza stagione di Call My Agent – Italia a Roma del 4 novembre 2025, abbiamo modo di scambiare qualche battuta con le new entry di questo ciclo di episodi. È fissato per venerdì 14 novembre 2025 il debutto di Call My Agent – Italia 3 su Sky e NOW: in questa intervista a Gianmarco Saurino e Nicolas Maupas scopriamo di più sui loro personaggi e sul loro ingresso nel cast.
Trovi il video con l’intervista completa a Gianmarco Saurino e Nicolas Maupas (Christian Macaluso e Nicolas Maupas) all’inizio di questo articolo.
Com’è stato per te entrare a far parte della serie?

Gianmarco Saurino: “È stato abbastanza naturale, devo dire. È strano perché è una serie che avevo visto. È strano entrare a far parte di una serie che hai visto, seguito e amato e che parla di un mondo nel quale, poi, viviamo tutti i giorni. Quindi “ti sembra di conoscerlo”, non solo perché hai visto la serie, ma è stato anche estremamente naturale, perché poi il cast principale è composto dagli agenti, da quelli che hanno fatto anche le passate stagioni. È un cast di attori estremamente aperti, estremamente generosi e molto accoglienti. Quindi è stato naturale ed è stato molto divertente perché poi per la prima volta faccio un agente. Quindi ho capito tutte quelle cose che il mio agente mi dice quando mi dice: ‘Tu non faresti mai il mio lavoro’. Io rispondo che lui non vorrebbe fare il mio. Di conseguenza, è stato estremamente divertente e ‘facile’, molto ‘facile’”.
Cosa ti ha insegnato questa serie sul “dietro le quinte” del tuo stesso lavoro?
Gianmarco Saurino: “Che non vorrei mai fare l’agente. Che gli attori sono una specie protetta, che va protetta ma anche molto pericolosa. Che c’è veramente un mondo che noi spesso – per fortuna – non conosciamo perché ci sono milioni di telefonate, milioni di chiamate, tutte cose che noi spesso ignoriamo perché ci arriva solo l’ultima parte di questo lunghissimo processo di small talking tra le persone ed è appunto una cosa che io non saprei mai fare. Queste poker face continue tra produttori, agenti, attori è una cosa che io non saprei fare, ma che è comunque estremamente affascinante. Quindi, da interpretare è stato molto divertente perché ti fa conoscere una parte del nostro lavoro abbastanza sconosciuta”.
Nicolas Maupas: “Devo dire che sono fan di quello che è tutto il backstage ai tempi [di] altre serie televisive come Boris, che raccontavano queste cose. Già mi appassionavano tanto. Forse dal backstage ho capito che ci coccolano veramente, alla fine, questi agenti. Quindi ogni minimo desiderio, capriccio diventa effettivamente una mole di lavoro per tutte le dinamiche di cui parlava Gianmarco, però – insomma – è divertente. Forse ogni tanto farsi una risata è anche il modo migliore per risolvere problemi o conflitti, ecco!”
Tu interpreti te stesso. Che effetto ti ha fatto?

Nicolas Maupas: “È strano, è divertente. Poi anch’io entro da fan in questa serie. L’ho seguita dagli inizi e sono entrato in punta di piedi. Quindi – come dire – ho ragionato anche in punta di piedi. È stato molto divertente. Sì, il processo è naturale, come diceva Gianmarco, si è accolti fin da subito. Ci si diverte tantissimo. Quindi diventa anche più leggero – forse – farlo.
Un’anticipazione veloce veloce su questa nuova stagione?
Gianmarco Saurino: “Io credo che sia una stagione molto divertente come lo sono state anche le altre. Credo che questa stagione abbia – forse – un nemico più evidente e cioè qualcuno al quale addossare tutte le colpe delle cose che non vanno, che sono io. Quindi, credo che sia più facile anche per il pubblico capire da che parte stare, in qualche modo. Questo – secondo me – la rende probabilmente ancora più interattiva da certi punti di vista.”
Nicolas Maupas: “Finché c’è da dare la colpa a Gianmarco, mi accodo sullo scarico di colpe. È un gioco di ruoli vero e proprio, al di là di quello che è il ruolo di agente e di attore, ma si dovranno stabilire dei ruoli, delle posizioni, delle situazioni. Quindi, non si può dire che sia una conferma di quello che è successo nella scorsa, però è il prosieguo”.

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