Il terzo film ispirato alla serie televisiva Downton Abbey approda al cinema da giovedì 11 settembre 2025. Così, per i fan dello show che hanno seguito le puntate dal 2010 al 2015 o che le hanno recuperate successivamente, ci sono nuovi risvolti da scoprire in quel di Downton. La delicata e gentile narrazione del piccolo schermo si è conquistata anche il grande (schermo). Nel 2019 è uscito il primo film (Downton Abbey), seguito – tre anni dopo – da Downton Abbey – Una nuova era. Eccoci, all’appuntamento con la terza pellicola: Downton Abbey – Il gran finale.
La nostalgia a Downton Abbey
Il titolo parla da sé. Questo capitolo è intriso di nostalgia. Quello che è stato deve lasciare il passo al presente, in modo che tenda la mano al futuro che – per quanto spaventi – è inevitabile. Il presente è difficile da sopportare: vedere Mary messa all’angolo per il suo divorzio fa soffrire da un lato, ma – da spettatori nel 2025 – fa anche sorridere. Quanto è cambiato il mondo in meno di un secolo! Non possiamo facilmente identificarci in una giovane considerata poco di buono, indegna e anche un po’ volgare in quanto divorziata. Eppure, come sempre, anche questa volta Mary affronta con determinazione, coraggio e consapevolezza la sua condizione. In questo film emerge anche la sua fragilità. Proprio in virtù del momento difficile che sta vivendo, si lascia abbindolare da un poco di buono, che sta anche raggirando suo zio, sperperando i soldi della sua famiglia materna.
La stretta di mano tra generazioni
È qui che si innesta un altro filone della storia. Questo film parla direttamente e indirettamente di eredità. Lo fa sia in termini di risorse economiche in quanto il patrimonio della famiglia di Cora è in pericolo, sia in senso più ampio. Il passaggio di testimone generazionale è il vero cuore pulsante di questo film. In maniera evidente Richard e Cora si fanno da parte per lasciare spazio a Mary e ai giovani. Anche a Mary toccherà – un giorno – ritirarsi nelle retrovie per concedere margine di manovra a George. Questo cambiamento non è vissuto con leggerezza, anzi. Richard fa molta fatica ad accettarlo. Ha sempre spinto la primogenita a prendere le redini di Downton, ma adesso che il tempo è giunto è difficile agire in tal senso. Ciononostante, la vita prosegue e i fatti lo portano a rendersi conto che procrastinare è inutile, oltre che dannoso. Mary avrà il trono e anche il potere.
Ecco che una delle scene più toccanti è una delle ultime. I coniugi Crawley escono da Downton, con tutta la servitù disposta “come ai vecchi tempi” davanti all’ingresso, aprendosi al loro passaggio. È un commiato della coppia a Downton, è l’addio a un’era giunta al termine. Dopo uno sguardo nostalgico a quelle mura e una mano sulla parete, Richard è pronto per dedicare il resto della vita a sua moglie, con la quale si allontana mano nella mano.
Violet Crawley veglierà sempre su Downton Abbey
È tutto perfetto, se non fosse che c’è una grande assente, in apparenza. La scomparsa di Violet Crawley, Contessa madre di Grantham si fa sentire, ma del resto noi non ci siamo ancora abituati all’idea che Maggie Smith non ci sia più. Tuttavia, questo film dimostra che Violet Grantham/Maggie Smith c’è lo stesso. Fin dall’inizio, quando vediamo il quadro austero e regale troneggiare in salone, ci rendiamo conto che c’è eccome. In chiusura, poi, quando Mary si ritrova da sola nell’immensa villa, tra le sequenze di ricordi più toccanti – oltre al dolce sorriso di Sybil – non si può non menzionare quello sguardo, quello che era proprio di Violet Grantham (ma anche della professoressa McGranitt e, quindi, di Maggie Smith in definitiva), un po’ di rimprovero con un tocco di ironia. Sarà anche il gran finale, sarà anche un cerchio che si chiude, sarà anche il trionfo del futuro, ma non temete: la Contessa madre di Grantham veglierà sempre su Downton Abbey.
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